<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Guerra in Ucraina

Mosca: «Colloqui al via domattina, sul tavolo il cessate il fuoco». L'Onu condanna l'invasione, la Cina si astiene

Guerra in Ucraina (Foto Ansa/Epa)

ORE 21 - L'ONU CONDANNA LA GUERRA DI PUTIN, CINA E INDIA ASTENUTE. Il mondo si conta all’ Onu e una maggioranza schiacciante (141 sì, 5 no e 35 astenuti) approva la risoluzione contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina chiedendo a Mosca un ritiro «immediato» delle truppe e condannando le minacce nucleari. Una mossa che isola ulteriormente sull’arena mondiale Vladimir Putin, «il dittatore russo» cui Joe Biden ha promesso di far pagare un caro prezzo per la sua aggressione, riunendo le democrazie nella battaglia «della libertà contro la tirannia» e mettendo ora nel mirino anche gli oligarchi russi per sequestrate i «loro yacht, le loro ville e i loro jet privati».

India e Pakistan uniti con la Cina sul fronte degli astenuti: trentacinque Paesi del mondo hanno scelto di non prendere posizione sulla risoluzione dell’Assemblea generale che ha «deplorato» la Russia per l’attacco all’Ucraina. Tra gli astenuti alcuni «stan» - Kazhakstan, Tajikistan, Kyrgizstan - e l’ex repubblica sovietica di Armenia, mentre la Georgia ha votato a favore. Sulla linea della Cina anche Cuba e numerosi africani: Angola e Mozambico, Burundi, Repubblica Centrafricana, Congo, Guinea Equatoriale, Tanzania, Uganda, Zimbabwe, Namibia, Mali, Madagascar, Senegal, Sudan, Sud Sudan, Sudafrica. A nord del Sahara si è astenuta l’Algeria, in Medioriente Iran e Iraq, in America Latina, Salvador e Nicaragua e Bolivia. Tornando in Asia, Mongolia, Bangladesh e Sri Lanka, Laos e Vietnam. Molti di questi Paesi appartengono al cosiddetto Gruppo degli Amici della Carta dell’ Onu di cui fanno parte anche Russia e Bielorussia, e poi Algeria, Angola, Bolivia, Cambogia, Cina, Cuba, Corea del Nord, Eritrea, Guinea Equatoriale, Iran, Laos, Nicaragua, Palestina, Saint Vincent e le Grenadines, Siria e Venezuela. Nei giorni scorsi alcuni Paesi tra cui l’Italia avevano fatto appello al Gruppo perché sostenessero da co-sponsor la risoluzione.

 

ORE 17.30 - NUOVO NEGOZIATO DOMANI MATTINA: SUL TAVOLO IL CESSATE IL FUOCO. Non si ferma l’offensiva dei contingenti russi all’Ucraina con attacchi missilistici nel centro di Kharkiv, mentre le forze filo russe circondano Mariupol priva di acqua e con centinaia di persone bloccate. Gli Stati Uniti stimano che i morti russi nei sette giorni di invasione dell’Ucraina siano circa 2.000. In questo clima si svolgerà domattina il secondo round dei colloqui tra Russia e Ucraina, in un luogo nella foresta Belovezhskaya Pushcha della regione di Brest, in Bielorussia, al confine con la Polonia. Mentre una delegazione russa arriverà in serata gli ucraini raggiungeranno il luogo dell’incontro domani mattina attraverso un corridoio di sicurezza fornito dai russi. Kiev ha accettato l’incontro a patto che non vi sia alcun ultimatum di Mosca. Il capo negoziatore russo Medinsky, citato da Interfax, assicura che l’ipotesi di un cessate il fuoco è sul tavolo dei negoziati.

Il clima rimane tesissimo con l’ambasciatore ucraino all’ Onu Kyslytsya che accusa la Russia di «genocidio» nel suo intervento all’assemblea straordinaria e la Russia che non esclude "rischi di scontro" e "una escalation di incidenti" con l’Alleanza Atlantica. Kiev ha chiesto alla Nato di valutare l’ipotesi di una no-fly zone sui cieli dell’Ucraina, ma l’Alleanza, interpellata dall’Ansa, rimanda alle parole di ieri del segretario generale Stoltenberg: «Il Patto Atlantico è al fianco dell’Ucraina, ma non vuole essere parte del conflitto in corso. Non manderà il suo esercito e non manderà aerei nello spazio dell’Ucraina». L’irritazione russa era scattata nelle parole del ministro Lavrov: «Una Terza Guerra Mondiale sarebbe nucleare e devastante», ha avvertito. E poco prima dell’inizio dei negoziati precisa: «Se non fosse stata annessa alla Russia nel 2014, la Nato avrebbe collocato le sue basi militari in Crimea». Mentre il premier britannico Johnson alla Camera dei Comuni ha accusato Putin di «crimini di guerra» pronto a sostenere l’accusa di fronte a un tribunale internazionale. L’amministrazione Biden annuncia d’aver creato una task-force composta da dieci procuratori per perseguire gli oligarchi russi «corrotti».  

 

Ucraina, Johnson: "Putin e' un criminale di guerra"

 

ORE 16.30 - 500 MILA IN TRAPPOLA A MARIUPOL. La città portuale di Mariupol, situata sulla costa settentrionale del mar d'Azov, al centro di un assalto delle forze russe, non ha più acqua mentre 500 mila persone sono rimaste bloccate. L'allarme arriva dal sindaco della città, Vadym Boichenko, come riporta il Guardian. «Le forze di occupazione della Federazione russa hanno fatto di tutto per bloccare l'uscita dei civili dalla città, bloccando mezzo milione di persone», ha affermato precisando che «non possiamo nemmeno prendere i feriti dalle strade, dalle case e dagli appartamenti oggi, poiché i bombardamenti non si fermano». Il vice sindaco di Mariupol, Sergiy Orlov, ha poi sottolineto che un distretto lungo il fiume, normalmente abitato da 130.000 persone, è stato «quasi completamente distrutto. L'esercito russo qui sta mettendo in campo tutte le sue armi: artiglieria, sistemi di lancio di razzi, anche tattici e aerei. Stanno cercando di distruggere la città».

Sono almeno 15.000 le persone attualmente rifugiate nella metropolitana di Kiev che funge da riparo anti aereo fin dal primo giorno dell'attacco russo. Lo riferiscono i media locali, citando il capo della metropolitana di Kiev Viktor Brahinskyi. «Le stazioni sono dotate di acqua, bagni, cibo e, dove possibile, medicinali. Molte persone non hanno un posto dove andare. Pochi metri sul pavimento e una coperta sono diventati la loro unica casa. Ora abbiamo fino a 15.000 residenti di Kiev. Il nostro personale è esausto, ma stiamo facendo tutto il possibile per salvare la vita di civili innocenti» ha aggiunto.

 

Il video, il premier Draghi si schiera con gli alleati«Okall'invio di armi» 

 

«Di fronte a un’aggressione che ci riporta indietro di 80 anni, l’Italia non intende voltarsi dall’altra parte». Il premier Draghi ribadisce in Parlamento la solidarietà all’Ucraina, attacca «il disegno revanscistà di Putin e il ricatto nucleare e sottolinea la necessità di una reazione ferma e unitaria. «Per cercare la pace bisogna volerla e chi ha 60 km di carri armati alle porte di Kiev non vuole la pace». Senato e Camera approvano una risoluzione sull’invio di armi all’Ucraina.

 

ORE 14.25 - KIEV, OLTRE 2 MILA CIVILI UCCISI FINORA. Le autorità ucraine hanno reso noto che oltre 2.000 civili sono stati uccisi dall’inizio dell’invasione russa. «Bambini, donne e forze di difesa perdono la vita ogni ora», si legge in un comunicato diffuso dai servizi di emergenza ucraini e rilanciato dai media internazionali. Nel comunicato si aggiunge che «durante i sette giorni di guerra, la Russia ha distrutto centinaia di snodi di trasporto, edifici residenziali, ospedali e asili». Mentre i soccorritori hanno spento più di 400 incendi scoppiati dopo i bombardamenti russi in tutto il paese ed hanno disinnescato 416 esplosivi.

I media ucraini e internazionali, citando il servizio statale di emergenza dell'Ucraina, hanno reso noto che «i missili russi hanno di nuovo colpito il centro di Kharkiv». Almeno quattro persone sono morte e 9 sono rimaste ferite, riferiscono i servizi di emergenza ucraini citati dal Guardian. L'attacco avrebbe danneggiato il palazzo del consiglio municipale, il Palazzo del Lavoro e altri edifici. 

 

Leggi anche
Il soldato russo catturato: «Putin pensava di vincere la guerra in 3 giorni»

 

ORE 13.30 -  SECONDO COLLOQUIO E IPOTESI NO-FLY ZONE. Il secondo round dei colloqui tra Russia e Ucraina si terrà nella tarda giornata di oggi. Lo ha detto il consigliere capo dell'ufficio del presidente ucraino Zelensky, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. La Nato starebbe "valutando" l'ipotesi di dar vita a una no-fly zone sui cieli dell'Ucraina su richiesta di Kiev. Lo sostiene il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, citato da Sky News Uk. Questa opzione, esclusa fino a ieri esplicitamente da leader occidentali come Joe Biden o Boris Johnson, contemplerebbe automaticamente la possibilità di dover prendere di mira aerei militari russi e quindi, sulla carta, d'innescare uno scontro diretto con Mosca.

Intanto, l'Ucraina rivendica di aver ucciso 5.840 soldati russi, di aver abbattuto 30 aerei e 31 elicotteri e almeno 211 carri armati. Lo scrive il quotidiano Kyiv Independent in un bollettino giornaliero, la cui attendibilità non può essere verificata. Kyiv Independent parla anche della distruzione di 862 veicoli blindati, 85 sistemi di artiglieria e 9 antiaerei, 60 serbatoi di carburante e 355 non meglio precisati "veicoli" e di aver catturato 40 tubi lanciarazzi.

 

ORE 11 - L'APPELLO DI ZELENSKY. Si avvita la situazione della crisi ucraina. Secondo una fonte interpellata dall'agenzia di stampa Interfax è «improbabile» che un secondo round di colloqui tra una delegazione russa e una ucraina si svolga oggi. Anche se il Cremlino ha fatto sapere che è pronto a continuare oggi i colloqui con l'Ucraina mentre l'invasione del paese filo-occidentale entra nel suo settimo giorno. «La nostra delegazione sarà lì nel tardo pomeriggio e sarà pronta per continuare la conversazione stasera», ha sottolineato il portavoce del Cremlino Dimitri Peskov ma ha rifiutato di chiarire il luogo dell'incontro. L'Ucraina sta ritardando la ripresa dei negoziati con la Russia «su ordine degli Stati Uniti» ha aggiunto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. «Una Terza Guerra Mondiale, se dovesse scoppiare, sarebbe nucleare e devastante», ha detto il ministro. I russi stanno «cercando di cancellare l'Ucraina, il Paese, la sua storia», ha detto ancora una volta il presidente ucraino Zelensky. «L'Europa - dice intanto la presidente della commissione eurpea von der Leyen - è al fianco di coloro che hanno bisogno di protezione». 

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha fatto appello anche agli ebrei di tutto il mondo perché non restino in silenzio di fronte all'attacco russo all'Ucraina. «Mi sto rivolgendo ora agli ebrei nel mondo. Non vedete quello che sta succedendo? Per questo è importante che milioni di ebrei in tutto il mondo non restino in silenzio proprio ora», ricordando come «il nazismo è nato nel silenzio. Quindi gridate la morte dei civili. Gridate per la morte degli ucraini» ha esortato Zelensky, egli stesso di famiglia ebraica. Ieri il razzo che ha colpito la torre della tv a Kiev ha danneggiato anche il memoriale della Shoah di Babyn Yar. 

 

Il video: l'appello di Zelensky,  «I russi stanno cercando di cancellare l'Ucraina»

 

ORE 9 - MOSCA: «CONQUISTATA KHERSON». Almeno 21 persone sono morte e altre 112 sono rimaste ferite nei cannoneggiamenti russi su Kharkiv: lo rende noto il sindaco della città del nord-est dell’Ucraina, dove nella notte sono atterrati paracadutisti russi. Il governatore della regione di Kharkiv, Oleg Synegubov, afferma - sempre citato da Bbc - che «il nemico russo ha subito perdite significative». I militari russi affermano di aver conquistato la città strategica di Kherson, nel sud dell’Ucraina.

 

ORE 7 - È un'alba cupa quella che apre la giornata in cui le delegazioni di Ucraina e Russia si vedranno per la seconda volta per cercare di trovare un punto di incontro nella crisi che sta devastando Kiev. Nella notte a Kharkiv, città nella zona est del Paese pesantemente colpita ieri dai bombardamenti, sono arrivati i paracadutisti dell'esercito russo. Secondo quanto riportato dall'esercito ucraino, i militari avrebbero attaccato un ospedale, mentre per le strade si registrano gli ennesimi scontri a fuoco. Poco prima un missile aveva centrato invece un condominio a Zhytomyr, un centinaio di chilometri ad ovest di Kiev. Secondo quanto riferito dal consigliere del ministero dell'Interno, Anton Gerashchenko, quattro le persone decedute e almeno 3 i feriti. Gli scontri, dunque, non accennano a placarsi anche se la situazione relativamente più tranquilla sembra quella della capitale, dove le truppe russe sono state respinte più volte dall'esercito di Kiev. Una calma apparente in vista del secondo round di colloqui che, secondo le informazioni che arrivano dall'agenzia russa Tass, dovrebbero tenersi in Bielorussia. Informazioni che al momento però non sono ancora state confermate e non è escluso che le due delegazioni possano trovarsi al confine tra Ucraina e Polonia, come riferito ieri dai media russi.

Sono, dunque, almeno 136 i civili che sono stati uccisi finora dall'invasione russa in Ucraina iniziata giovedì scorso. Lo hanno detto le Nazioni Unite, secondo quanto riporta la Bbc, precisando che tra i morti dovrebbero esserci 13 bambini. Ma secondo un portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, Liz Throssell, i morti reali dovrebbero essere molti di più.

Nella notte è arrivato anche l'atteso primo discorso sullo Stato dell'Unione di Joe Biden. Accolto alla Camera da standing ovation e applausi bipartisan, il presidente americano ha mandato messaggi chiari a Vladimir Putin, definendolo un "dittatore" che "pagherà un prezzo alto" per l'invasione dell'Ucraina. Poi l'annuncio anche della chiusura dello spazio aereo Usa alle compagnie russe e l'avvertimento agli oligarchi di Mosca: «Vi sequestreremo yacht, appartamenti lussuosi e jet privati». Tante le bandiere gialloblù esposte fuori e dentro la Camera, dove era presente anche l'ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti, Oksana Markarova. Molte deputate hanno omaggiato il Paese in guerra indossando completi con i colori dell'Ucraina.

Ucraina, Biden: "Putin 'dittatore', ora e' isolato piu' che mai"

Si susseguono, infine, le fughe di società e compagnie dalla Russia. La petrolifera Exxon ha annunciato di aver programmato un ritiro graduale mentre la Boeing ha addirittura deciso di sospendere i servizi di supporto tecnico e manutenzione per le compagnie aeree russe. La Bmw ha deciso di fermare l'impianto di Avtotor a Kaliningrad, mentre Ford ha sospeso la sua attività in Russia con effetto immediato. 

 

Leggi anche
Kiev, colpiti la torre della tv e il memoriale della Shoah. Zelensky a Usa e Ue: «Non è un film, date un segnale»

Leggi anche
Concluse le prime trattative, Putin sente Macron: vuole la Crimea e l'Ucraina neutrale. Negoziatori: «Basi per trattative» ma a Kiev cadono ancora le bombe

Leggi anche
Attesa per i negoziati. Kiev: «352 i civili uccisi, 14 bambini». Putin allerta le difese nucleari

Leggi anche
Mosca annuncia: «Ora offensiva a tutto campo». Kiev colpita ma resiste, scatta il coprifuoco

Leggi anche
Assedio a Kiev. Il presidente Zelensky: «Sabotatori russi entrati nella capitale ma io resto qui». Biden: «Putin la pagherà»

Leggi anche
Gli Usa: «Mosca prepara l'invasione entro 48 ore». Truppe russe verso l'Ucraina

Leggi anche
Putin riconosce il Donbass, precipita la crisi ucraina

Leggi anche
Attacchi nella notte in Ucraina. Zelensky: «Difendeteci o faremo da soli»

   

Suggerimenti