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Guerra in Ucraina

Mosca annuncia: «Ora offensiva a tutto campo». Kiev colpita ma resiste, scatta il coprifuoco

Guerra in Ucraina

ORE 20 -  OFFENSIVA A TUTTO CAMPO SULL’ UCRAINA. La Russia ha ordinato al suo esercito di allargare l’offensiva in Ucraina «da tutte le direzioni». Lo annuncia il portavoce del ministero della Difesa di Mosca. Ha, inoltre, inviato decine di migliaia di truppe in Ucraina nelle ultime 24 ore: lo afferma un funzionario del Pentagono, sottolineando che Vladimir Putin ha chiamato anche i riservisti per l’invasione. Intanto, la Germania sarebbe vicina a una svolta: secondo la Bild, il cancelliere Olaf Scholz autorizzerà la fornitura di armi anticarro all’Ucraina. Il tabloid cita fonti governative.

Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, annuncia il coprifuoco in città dalle 17 alle 8. «Chi sarà trovato in strada sarà trattato da nemico». Ma mentre l'operazione russa in Ucraina continua, tra Kiev e Mosca è guerra anche sul bilancio dell'offensiva: secondo la Russia sono stati colpiti 821 obiettivi militari e nessuno civile. Mentre per Kiev è stato colpito un palazzo residenziale: ancora ignoto il numero di feriti. 

 

Il video: Kiev, il palazzo residenziale colpito da un missile russo

 

ORE 18.30 - BIDEN: «O LA TERZA GUERRA MONDIALE O FAR PAGARE». Il presidente degli Usa, Joe Biden, in un'intervista a Bryan Tyler Cohen, parla esplicitamente di Terza guerra mondiale come alternativa all'imposizione di dure sanzioni alla Russia. «Ci sono due opzioni: o la terza guerra mondiale o far pagare» un prezzo alto alla Russia, afferma Biden. «Queste sanzioni sono le più ampie della storia dal punto di vista economico e politico», aggiunge il presidente americano precisando che il suo obiettivo finora è stato quello di tenere la nato unita. Vladimir Putin sta «producendo l'effetto opposto di quello che voleva», mette in evidenza il presidente americano osservando come Putin pensava di poter dividere gli alleati. 

 

Il video: l'Empire State Building di New York illuminato con i colori della bandiera ucraina

 

ORE 17 - SITI GOVERNATIVI SOTTO ATTACCO. Alcuni siti web governativi russi, compreso quello del Cremlino e del Ministero della Difesa, sono irraggiungibili dopo essere stati oggetti di un attacco hacker. La notizia è riportata da numerosi media internazionali, compresa la Cnn che riporta anche la rivendicazione di Anonymous. «Abbiamo mandato offline i siti governativi - si legge - e girato le informazioni ai cittadini russi in modo che possano essere liberi dalla macchina della censura di Putin». 

Il primo effetto sanzioni. Una nave commerciale che trasportava veicoli a San Pietroburgo, sospettata di appartenere a una compagnia russa presa di mira dalle sanzioni imposte dall'Ue contro Mosca, è stata dirottata a Boulogne-sur-Mer (Passo di Calais). Lo ha detto la prefettura marittima. La barca di 127 metri, intercettata dalla dogana al largo di Honfleur durante la notte da venerdì a sabato. È stato permesso di scendere a terra alle 19 persone che erano a bordo. L'ambasciata russa invierà una nota al ministero degli Esteri francese per il sequestro.

 

Il video. Ucraina, sanzioni Ue: nave cargo bloccata nella Manica

 

ORE 16.30  - DISTRUTTE 6 NAVI UCRAINE. Le forze armate russe rivendicano la distruzione di 6 navi da guerra ucraine in una battaglia navale nel mar Nero al largo dell’isola dei Serpenti, già passata nelle scorse ore sotto il controllo delle truppe di Mosca. Lo riferisce la Difesa russa, citata da Interfax, secondo cui all’azione hanno partecipato 16 mezzi di Kiev ed «è probabile che droni strategici Usa abbiano guidato le navi nell’attacco alla flotta russa nel mar Nero».

L’intelligence ucraina ha ricevuto informazioni su possibili attacchi chimici russi sotto falsa bandiera nelle zone in mano ai separatisti di Donetsk del Donbass, la cui responsabilità verrebbe poi attribuita a Kiev. Lo riferiscono media ucraini. Nel frattempo, gli Stati Uniti stanno valutando sanzioni contro la Banca Centrale russa, in una mossa che farebbe finire nel mirino americano 643 miliardi di dollari di riserve che il presidente Vladimir Putin ha accumulato prima della pianificata invasione dell’ Ucraina. Lo riporta l’agenzia Bloomberg.

 

ORE 14 - LE TRUPPE RIPRENDONO L'AVANZATA. Il Cremlino ha annunciato che nel pomeriggio riprenderà l’avanzata delle forze russe in Ucraina, secondo il piano operativo, a causa dell’assenza di negoziati che Mosca imputa a Kiev. Mosca accusa l’ Ucraina di aver fatto fallire una possibile tregua rifiutando i negoziati. Lo riporta la Tass.  Inoltre, sempre secondo quanto cita la Tass , Il Cremlino è in grado di prendere misure adeguate per mitigare i danni delle sanzioni. Nel frattempo, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato 350 milioni di dollari in nuova assistenza militare all’ Ucraina.

Zelensky lancia appelli a vertici Ue e capi di Stato affinchè il suo Paese venga accolto nell’Unione e le banche russe vengano escluse dalla piattaforma "Swift". Poi chiede
a Berlino e Budapest di avere il «coraggio» di fare la battaglia. Nel frattempo, la stazione centrale di Kiev è presa d’assalto da chi ha deciso di lasciare la capitale. 

 

Il video: le sanzioni colpiscono Putin e Lavrov, il nodo Swift

 

ORE 12.30 -«INFRANTI I PIANI RUSSI».  «Gli occupanti (russi, ndr) volevano bloccare il centro del nostro Stato e mettere i loro burattini qui come a Donetsk. Abbiamo infranto i loro piani». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando alla nazione in un videomessaggio. Il sindaco di Kiev, Vitalii Klitschko, ha annunciato il coprifuoco in città dalle 17 alle 8 «per una più efficace difesa della capitale e per la sicurezza dei suoi abitanti». In un messaggio su Telegram, il primo cittadino aggiunge che il provvedimento resterà in vigore fino alla mattina del 28 febbraio. «Tutti i civili che saranno trovati in strada - conclude - saranno considerati membri del gruppo di sabotaggio del nemico».

 

Il video: il presidente Zelensky per strada a Kiev: «Difendiamo il nostro Stato»

 

ORE 10 - MISSILE COLPISCE UN PALAZZO A KIEV. Continua la guerra in Ucraina senza esclusione di colpi, dentro e fuori il Paese. Il presidente ucraino Zelensky si appella al popolo affinché non deponga le armi e difenda Kiev assicurando che i Russi «sono ancora qui» e che a breve «arriveranno le armi dai partner» anche europei. Ma mentre Zelensky incita alla resistenza via Twitter, dicendo di aver ricevuto rassicurazioni sugli aiuti anche dal presidente francese Macron, parte l’ allarme di un nuovo raid aereo nella capitale e il bilancio si aggrava. Secondo il portavoce del ministero della Difesa russo, Konashenkov, durante la notte sono stati colpiti «821 infrastrutture militari ucraine, di cui 14 piste di atterraggio militari, 19 centri di controllo e nodi di comunicazione, 24 sistemi di difesa aerea missilistica S-300 e Osa, 48 stazioni radar». E sono stati abbattuti 7 aerei da combattimento, 8 elicotteri, 7 droni, 87 carri armati e 28 lanciamissili. Secondo fonti ucraine, si starebbe evacuando un edificio residenziale colpito da un missile tra il 18esimo e il 21esimo piano. Zelensky parla di «momento cruciale» per decidere una volta per tutte sull’adesione dell’Ucraina all’UE e Macron convoca il Consiglio di Difesa perché «questa guerra durerà molto a lungo e dobbiamo prepararci». Anche fuori dai confini ucraini, infatti, il conflitto non dà tregua. Biden ordina che sia immediatamente fornita all’Ucraina assistenza militare per 600 milioni di dollari. E la Russia sospende i lanci spaziali dal cosmodromo di Kourou, nella Guyana francese, per via delle sanzioni imposte dall’Ue a Mosca, richiamando lo staff tecnico. Meta Platforms, la casa madre di Facebook, vieta ai media statali russi di pubblicare inserzioni pubblicitarie e di trarre profitto dagli annunci, in qualsiasi parte del mondo.  «Il bilancio delle vittime finora dell’invasione russa dell’Ucraina è di almeno 198, tra i quali tre bimbi». Lo ha reso noto il ministero della salute ucraino, secondo quanto riporta il Guardian.

 

Il video: palazzo colpito a Kiev da un missile, la telecamera riprende l'impatto

 

ORE 8 - NUOVA ALLERTA RAID.  Nuova allerta raid aerei a Kiev, con la richiesta alla cittadinanza di correre nei rifugi. È l’ennesimo allarme dopo una notte di forti combattimenti e il continuo ruggire delle esplosioni, che si sono udite sempre più vicine al centro della città. Anche verso l’alba di sono sentiti dei colpi, forse di mortaio, provenire da est, nella zona dell’aeroporto di Zhulyany. «Non deponete le armi, continuate a difendere la capitale. Io sono qui, non credete alle fake news». È l’appello lanciato ai cittadini sui social da Vladimir Zelensky, presidente dell’Ucraina. 

 

ORE 7 - TERZA NOTTE DI GUERRA. La terza notte di guerra in Ucraina ha visto le forze di Kiev resistere strenuamente agli attacchi russi giunti fin dentro le mura della capitale, con il presidente Zelensky personalmente alla guida della resistenza che ha respinto l’ipotesi di una fuga negli Stati Uniti chiedendo invece munizioni per respingere il nemico. All’Onu, intanto, la Russia ha posto il veto sulla bozza di risoluzione che chiedeva il ritiro delle truppe: 11 i voti a favore e tre astensioni tra cui quella della Cina, che ha attivato il piano di evacuazione dei suoi connazionali ed esortato al dialogo tra Mosca e Kiev. E mentre si fa strada l’ipotesi di una esclusione della Russia dal sistema Swift, S&P taglia i rating di entrambi i contendenti. Oltre 100 mila gli ucraini in fuga dalla guerra, in migliaia espatriati verso Polonia, Ungheria, Slovacchia, Moldavia e Romania.
Decine di esplosioni, raid aerei e colpi di mitragliatrici hanno seminato il panico anche la notte scorsa nella capitale ucraina e in altre località, mentre Interfax ha riferito di attacchi ucraini nel Donbass con vittime civili, denunciati anche dall’inviato russo all’Onu che ha accusato Kiev di usare i residenti come scudi umani. Di fatto le forze di Mosca sono apparse sotto tiro nelle ultime ore, nonostante le posizioni guadagnate nei giorni precedenti e l’accerchiamento di importanti roccaforti, l’invio di una squadra speciale cecena e l’intervento di sabotatori in divisa ucraina.
«Stiamo fermando l’orda», annuncia all’alba il segretario del Consiglio di sicurezza ucraino Oleksiy Danilov, assicurando che la situazione a Kiev è «sotto il controllo delle forze armate ucraine». Il presidente Zelensky, che ieri sera aveva annunciato gli attacchi russi affermando che nella notte si sarebbe «deciso il destino dell’Ucraina», si è mostrato alla tv di Stato personalmente alla guida della resistenza. E ha respinto una offerta di aiuto da parte degli Stati Uniti per lasciare la città, dove è braccato dai sabotatori russi, affermando: «La battaglia è qui, non voglio un passaggio», e chiedendo «munizioni». Nella notte il presidente ucraino ha anche fatto sapere di avere parlato al telefono con l’omologo francese Emmanuel Macron che avrebbe assicurato il suo appoggio a sanzioni più aspre contro la Russia e Putin, tra cui l’esclusione dal sistema Swift.

Armi ed equipaggiamenti da parte dei nostri partner stanno arrivando in Ucraina. La coalizione contro la guerra sta funzionando!»: lo afferma questa mattina in un tweet il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

 

 

Le forze russe hanno tentato nella notte, secondo quanto riferito dai media ucraini, di entrare a Kiev in ogni modo, anche con aerei e droni. Scontri sono stati segnalati lungo una delle principali arterie della capitale, nel quartiere di Shulyavka, vicino allo Zoo di Kiev e vicino alla stazione della metropolitana Beresteiska, non lontana da una struttura militare ucraina. Alla fine le forze armate ucraine hanno dichiarato di aver respinto gli attacchi. Diversi aerei russi, carichi di paracadutisti pronti a lanciarsi sulla capitale ucraina, sono stati abbattuti e la difesa aerea di Kiev ha fatto sapere di avere avuto la meglio anche nel secondo tentativo di attacco russo a una importante centrale elettrica, al porto di Mykolaiv e alla base navale di Ochakov, vicino al Mar Nero.
Non ci sono nuovi bilanci di vittime, ma testimoni diretti raccontano di bambini terrorizzati dai raid e dalle sirene, come quelli di un orfanotrofio di Leopoli gestito dai salesiani. Una donna ha partorito ieri sera nella metro di Kiev diventato rifugio antiaereo.

 

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