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Il conflitto in Ucraina

Kiev sotto assedio. Zelensky pronto a negoziare il cessate il fuoco. Putin invoca il golpe dei militari ucraini

Guerra in Ucraina

ORE 23:29 ZELENSKY: QUESTA NOTTE ATTACCHERANNO, SI DECIDE IL DESTINO DELL'UCRAINA «Questa notte lanceranno un assalto. ll nemico userà tutto il suo potere su tutti i fronti per spezzare la nostra difesa. Adesso si decide il destino dell'Ucraina». Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo discorso alla nazione in un video. 

 

ORE 22.35 ZELENSKY: PRONTO A PARLARE DI CESATE IL FUOCO E PACE Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si dice pronto a parlare di cessate il fuoco e pace. Lo riferisce Skynews citando un portavoce del presidente e ricordando che Zelensky aveva rifiutato in precedenza la proposta di incontrare Vladimir Putin a Minsk.

Gli ucraini avevano proposto che l'incontro si tenesse in Polonia. Secondo le agenzie di stampa russe, sarebbero in corso discussioni sulla data e il luogo di un eventuale incontro.

 

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ORE 22  L’assedio di Kiev comincia nella notte con una pioggia di missili, mentre i tank russi avanzano, pesanti ma inesorabili. La popolazione è in assetto di difesa, 18 mila fucili sono stati consegnati ai civili volontari, il sindaco-pugile Vitalij Klitschko invoca la resistenza, mentre blindati e missili Grad si schierano tra i palazzi. Ma secondo l’intelligence Usa la caduta della capitale è questione di giorni, forse ore. Una clessidra che scorre a segnare il destino dell’Ucraina, come quello del suo presidente. La testa di Volodymyr Zelensky è sempre più l’obiettivo dichiarato di Vladimir Putin, l’ostacolo al cambio di regime preteso da Mosca per porre fine alle ostilità. Il presidente russo chiama al golpe, facendo appello all’esercito di Kiev a «prendere il potere» e rimuovere il governo dell’ex comico diventato capo dello Stato, etichettato come una «banda di drogati e neonazisti». Così, suggerisce il capo del Cremlino, «sarà più facile per voi trovare un accordo con noi». L’appello all’ammutinamento è il seme della discordia sparso tra una popolazione stremata e terrorizzata, che ha trascorso la notte nelle metropolitane adibite a bunker antiaerei e il giorno a improvvisare trincee con i sacchi di sabbia. 

 

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ORE 20.50 PAPA IN CAMPO, A SORPRESA ALL’AMBASCIATA RUSSA Il Papa scende in campo personalmente affinché si risollevino le condizioni di chi è coinvolto nel conflitto in Ucraina e si eviti la tanto temuta «catastrofe umanitaria». «Papa Francesco si è recato oggi all’Ambasciata della Federazione Russa presso la Santa Sede, in via della Conciliazione. Durante la visita, che è durata più di mezz’ora il Papa ha voluto manifestare la sua preoccupazione per la guerra in Ucraina», sintetizza in prima pagina l’Osservatore Romano l’iniziativa senza precedenti del Pontefice, fuori da ogni prassi protocollare.

 

ORE 20.16 IL TWEET DEL PAPA Papa Francesco ha diffuso questa sera sul suo account Pontifex un tweet con una scritta in russo contro la guerra in Ucraina. Il messaggio riprende un passaggio dell’enciclica "Fratelli tutti": «Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa, una sconfitta di fronte alle forze del male», con la firma "Franciscus" e gli hashtag #PreghiamoInsieme e # Ucraina. È la prima volta che il Pontefice diffonde un tweet in lingua russa.

 

 

ORE 19.30 NATO ATTIVA PIANI DI DIFESA CONTRO OGNI EVENIENZA «Abbiamo attivato i piani di difesa della Nati per prepararci a rispondere ad una serie di evenienze e rendere sicuro il territorio dell’Alleanza, anche ricorrendo alle nostre forze di riposta» rapida. Lo rendono noti i leader dei Paesi Nato nel comunicato dopo il loro vertice, diffuso dalla Casa Bianca, ribadendo il loro impegno «di ferro» verso l’articolo 5 del trattato (quello sulla mutua difesa).

 

ORE 19.10 ZELENSKY, HO PARLATO CON BIDEN, GRATO PER SOSTEGNO «Rafforzamento delle sanzioni, assistenza concreta alla difesa e una coalizione contro la guerra sono stati i temi che ho appena discusso con Joe Biden. Grato agli Stati Uniti per il forte sostegno all’Ucraina». Così su twitter il Presidente ucraino Zelensky.

 

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ORE 18.45 MOSCA LIMITA L'ACCESSO A FACEBOOK Roskomnadzor, l’ente statale russo per il controllo sui media, ha annunciato l’imposizione di una parziale restrizione dell’accesso a Facebook (Meta Platforms, Inc.), secondo il sito web dello stesso ente. Lo riferisce il sito di notizie Rbk. La decisione è stata presa in risposta alle limitazioni poste agli account di media di Stato russi. «In conformità con la decisione della Procura generale in merito al social network Facebook, a partire dal 25 febbraio 2022, Roskomnadzor, in conformità con la legge, adotta misure per limitare parzialmente l’accesso», si legge nel messaggio. Come indicato dal dipartimento, la decisione è stata presa in reazione alla limitazione imposta da Facebook agli account ufficiali di media russi, che è contraria alla legge russa. Roskomnadzor spiega di aver chiesto di revocare le restrizioni ai media russi, tra cui l’agenzia RIA Novosti, il canale televisivo Zvezda, Lenta.ru e Gazeta.ru, e anche di spiegare il motivo della loro imposizione, ma la società ha ignorato queste richieste. Di conseguenza, la Procura generale, d’intesa con il Ministero degli Esteri, ha riconosciuto il social network come coinvolto nella violazione dei diritti e delle libertà fondamentali delle singole persone e dei cittadini russi. 

 

ORE 18 PECHINO SOSTIENE I NEGOZIATI MOSCA-KIEV La Cina dà il suo sostegno ai negoziati tra Russia e Ucraina «per la soluzione dei problemi» esistenti tra i due Paesi, nel pieno dell’attacco delle truppe di Mosca dirette verso Kiev: la telefonata tra il presidente Xi Jinping e l’omologo russo Vladimir Putin diventa una breaking news sui media ufficiali cinesi, a rimarcare la prima  mossa ufficiale del leader comunista dallo scoppio della crisi. Xi, nel colloquio, ha ribadito che «la posizione fondamentale della Cina è di rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale di tutti i Paesi e degli scopi e dei principi della Carta dell’Onu». Pechino, ha aggiunto Xi nel resoconto del network statale Cctv, «è disposta a collaborare con la comunità internazionale per sostenere un concetto di sicurezza comune, globale, cooperativo e sostenibile e per salvaguardare il sistema internazionale con l’Onu al centro», tracciando i contorni di quel nuovo ordine mondiale che vorrebbe promuovere con il «caro amico» Putin.

 

ORE 15.50 PUTIN CHIEDE ALL’ESERCITO UCRAINO DI PRENDERE IL POTERE Putin chiede all’esercito ucraino di «prendere il potere» a Kiev e di rimuovere Zelensky. Il presidente russo ha detto che sta combattendo una «banda di drogati e neonazisti».

«I possibili negoziati a Minsk possono iniziare in qualsiasi momento», ma «non cancellerebbero l’operazione speciale russa in Ucraina». Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri russo, citato da Interfax. Ma prima «Kiev deve decidersi, o parla con il nostro Paese o accusa il nostro Paese», ha aggiunto Mosca, sottolineando che è troppo presto per indicare a che livello una delegazione russa potrebbe partecipare ai colloqui. 

 

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ORE 15.30 BLINDATI UCRAINI ENTRANO A KIEV PER DIFENDERE LA CITTÀ Mezzi militari dell’esercito ucraino stanno facendo il loro ingresso a Kiev con il compito di difendere la città in vista del probabile arrivo delle truppe russe. Lo ha reso noto, come riportano alcuni media internazionali, il ministero dell’ interno ucraino mentre la capitale si prepara a resistere.

«Siamo un popolo pacifico vogliamo la pace e quello che sta succedendo è un incubo. Grazie per il vostro supporto, spero che tutto si possa al più presto risolvere senza ulteriori aggressioni. Saluti e grazie ancora per il vostro supporto e la vostra amicizia». Così il sindaco di Kiev Vitali Klitschko in un messaggio inviato al forum dei sindaci del Mediterraneo in corso a Firenze.

 

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ORE 15 RUSSIA: PRONTI A INVIARE DELEGAZIONE A MINKS PER COLLOQUI CON UCRAINA La Russia è pronta a inviare una delegazione a Minsk per intavolare colloqui con l'Ucraina. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov secondo quanto riporta l'agenzia Interfax. «Come sapete - ha detto Peskov - il presidente ucraino Zelensky si è detto oggi pronto a discutere dello status neutrale dell'Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin ha detto sin dall'inizio che l'operazione aveva lo scopo di aiutare la Lpr e la Dpr (i territori indipendentisti, ndr) attraverso la smilitarizzazione e la denazificazione di Ucraina In effetti, questo è un elemento integrante dello status neutrale». «In questo contesto, in risposta alla proposta di Zelensky - ha aggiunto -, Vladimir Putin è pronto a inviare a Minsk una delegazione russa composta da rappresentanti del ministero della Difesa, del ministero degli Esteri e dell'amministrazione presidenziale per colloqui con una delegazione ucraina».

 

ORE 13 ZELENSKY A PUTIN, SEDIAMOCI A TAVOLO TRATTATIVE  Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha di nuovo invitato l’omologo russo, Vladimir Putin, a sedersi ad un tavolo delle trattative. Lo scrivono le agenzie russe Tass e Interfax.  «Vorrei rivolgermi ancora una volta al presidente della Federazione russa - dice Zelensky in un video pubblicato su Telegram -. Il combattimento è in corso su tutto il territorio ucraino, sediamoci al tavolo dei negoziati e mettiamo fine alla perdita di vite».

 

ORE 11 SI COMBATTE A KIEV  Combattimenti sono in corso in quartiere settentrionale di Kiev, Oblonsky: lo ha constatato un giornalista della Afp, mentre secondo alcuni media internazionali spari sono stati uditi nella zona degli edifici governativi. Secondo alcune testimonianze i carri armati dell'unità Z dell'esercito russo, senza insegne, starebbero avanzando in centro città, dove si susseguono esplosioni. Mentre Kiev si prepara per un possibile arrivo delle truppe russe il governo ucraino sui social incoraggia la popolazione a resistere realizzando anche bottiglie incendiare per respingere gli occupanti. 

«L’Ucraina si aspetta un attacco dei tank russi a Kiev oggi, che potrebbe essere il giorno più difficile della guerra»: lo ha detto un consigliere del ministro dell’ Interno ucraino citato dai media ucraini. Anton Herashchenko ha aggiunto che i difensori di Kiev «sono pronti con missili anticarro forniti da alleati stranieri».

 

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ORE 10.20 LA CINA BOCCIA LE SANZIONI  La Cina «si oppone a qualsiasi sanzione illegale che leda i diritti e gli interessi legittimi della Russia». Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, secondo cui «gli Stati Uniti hanno imposto più di 100 sanzioni alla Russia dal 2011», che sono risultati strumenti «non fondamentali ed efficaci per risolvere i problemi».  «Qual è il risultato delle sanzioni? Credo che tutti lo conoscano», ha osservato poi Wang, aggiungendo che le misure unitive e restrittive «porteranno solo gravi difficoltà all’economia e al sostentamento delle persone». Per questo motivo, Pechino «spera che le parti interessate ci riflettano seriamente e cerchino di risolvere il problema attraverso il dialogo e le consultazioni». La Cina, ha ricordato inoltre Wang nel briefing quotidiano, «ritiene che l’integrità sovrana e territoriale di tutti i Paesi debba essere rispettata e che la Carta dell’Onu debba essere sostenuta». Il portavoce ha sollecitato l’adozione in Europa «di un meccanismo di sicurezza equilibrato, efficace e sostenibile».

 

ORE 10 L'UE VUOLE ISOLARE RUSSIA DA FINANZA GLOBALE. L’Unione europea vuole tagliare tutti i collegamenti tra la Russia e il sistema finanziario globale: lo ha detto il ministro dell’economia francese, Bruno Le Maire, all’inizio di una riunione dei ministri delle Finanze europei. L’Ue «vuole tagliare tutti i legami tra la Russia e il sistema finanziario globale», ha detto Le Maire. «Vogliamo isolare finanziariamente la Russia... Vogliamo prosciugare i finanziamenti», ha aggiunto. La notte scorsa Romania e Polonia hanno aperto le frontiere. «Fanno passare donne, bambini e anziani. C’è assistenza aiuto e sostegno per i profughi appena passato il confine. Ci sono lunghe code ma ci si muove. È permesso il passaggio con qualsiasi documento che dimostra l’identità», ha spiegato Fabio Prevedello, presidente della Associazione europea Italia-Ucraina.

 

ORE 9 COMBATTIMENTI A NORD DI KIEV  Combattimenti sono in corso a nord di Kiev. Lo annuncia l’esercito ucraino.  Secondo un giornalista dell’agenzia stampa Afp sul posto, si registrano esplosioni e spari in un distretto settentrionale della capitale ucraina, mentre le forze d’invasione russe si avvicinavano. Il giornalista si trova nel distretto di Obolonsky, dove sono risuonati colpi di armi da fuoco di piccolo calibro che hanno costretto i passanti a mettersi al riparo mentre si sentivano esplosioni in lontananza, provenienti anche dal centro della capitale.  Due insegnanti sono stati uccisi da un bombardamento su una scuola a Gorlovka, nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Lo rende noto il sindaco della città, Ivan Prikhodko. «Due insegnanti - le sue parole su Telegram - sono stati uccisi in un attacco alla scuola numero 50». Prikhodko ha aggiunto che c’è anche una persona ferita.

 

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ORE 7  PIOGGIA DI MISSILI Una pioggia di missili russi è caduta nella notte su Kiev, la capitale ucraina, mentre l’esercito ha assediato varie città lungo la strada tra il confine e la città, arrivando a raggiungere un aeroporto ad appena 130 chilometri dalla Polonia, dove in queste ore è in atto un fitto bombardamento. Le sirene hanno risuonato anche poco fa nella capitale, dove la popolazione è stata invitata a raggiungere i rifugi antiaerei. L’Ucraina conta finora 137 soldati uccisi e 316 feriti dall’inizio dell’invasione e parla di 800 uomini persi dalle forze russe, che invece non hanno finora fornito alcun dato sulle vittime dell’invasione iniziata poco più di 24 ore fa. Sui numeri non ci sono comunque conferme da fonti indipendenti. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha emanato ieri sera un decreto che dispone una «mobilitazione generale» di tutti gli uomini tra i 18 e i 60 anni di età, ai quali è stato fatto divieto di lasciare il Paese. Combattimenti imperversano in tutto il Paese mentre appare sempre più vicino alla meta il piano della Russia di assumere il controllo di Kiev, di cui l’intelligence ucraina ha rivelato alcuni dettagli.

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Di fatto le truppe sono ormai a pochi chilometri dalla città, dove nella notte hanno risuonato almeno due forti esplosioni. Fonti ucraine hanno riferito di avere intercettato alcuni missili e un aereo russo, i cui frammenti sarebbero caduti in una zona residenziale, incendiando un edificio e provocando tre feriti, di cui uno grave. Un attacco che il ministro degli Esteri ucraino ha definito «orribile».  Altre vittime avrebbe provocato un attacco missilistico russo lanciato alle prime ore del mattino contro un’unità di guardia di frontiera nella regione di Zaporizhia, che secondo fonti ucraine ha causato «morti e feriti». Non c’è ancora, invece, un bilancio dell’attacco in corso all’aeroporto di Rivne, nel nordovest. Le truppe ucraine continuano intanto l’operazione difensiva nel sud del Paese consolidato le posizioni sulla riva sinistra del fiume Dnepr e difendendo i porti sul Mar Nero.
Ieri sera Zelensky, dopo aver partecipato da remoto a un Consiglio europeo svolto a tarda ora a Bruxelles, ha dichiarato sul suo canale Telegram che «forze nemiche di sabotaggio» erano entrate a Kiev avendo come obiettivi lui e la sua famiglia. «Ma io resto qui», ha detto, aggiungendo polemicamente che l’Ucraina «è stata lasciata sola» a combattere la Russia. Diversa l’opinione dei partecipanti al vertice straordinario europeo che, in sei ore di dibattito, hanno trovato l’unità sulla solidarietà all’Ucraina e le sanzioni, concertate anche con il resto dell’Occidente e gli alleati asiatici. Una riunione «storica» secondo il premier spagnolo Pedro Sanchez, al termine della quale la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha promesso di colpire con le sanzioni il 70% del mercato finanziario russo, mentre il presidente francese Emmanuel Macron ha lasciato uno spiraglio al dialogo con Putin. Gli Stati Uniti intanto, oltre a esprimere sdegno per la presa in ostaggio dello staff della centrale nucleare di Chernobyl da parte delle truppe russe, chiedono che al Consiglio di sicurezza dell’Onu, convocato per oggi, si voti una bozza di risoluzione che condanna l’aggressione della Russia e la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Il presidente americano Joe Biden parteciperà oggi a un summit virtuale straordinario con i leader dei Paesi Nato per fare il punto della situazione, lamentando «una completa rottura nelle relazioni» fra Washington e Mosca.
A farsi strada negli Usa è l’ipotesi che Vladimir Putin intenda rovesciare il governo di Kiev per instaurarne uno filorusso, che - secondo esperti interpellati da Newsweek - potrebbe avere come presidente "fantoccio" l’oligarca ucraino di origini russe Viktor Medvedchuk, leader del partito "Piattaforma di opposizione", ora agli arresti domiciliari in Ucraina con l’accusa di tradimento per aver sostenuto le forze separatiste del Donbass.

 

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