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Il conflitto in Ucraina

Assedio a Kiev. Il presidente Zelensky: «Sabotatori russi entrati nella capitale ma io resto qui». Biden: «Putin la pagherà»

Guerra Ucraina-Russia

VENERDÌ 25 FEBBRAIO ORE 1.18 -  «Forze nemiche di sabotaggio sono entrate a Kiev, ma io resto quì. Lo ha annunciato, secondo quanto riporta il Kyiv Independent, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Anche se la Russia - ha aggiunto - mi ha identificato come obiettivo numero uno. Il destino del Paese dipende dai nostri soldati e dal nostro popolo». Kiev si prepara a difendersi e diecimila fucili automatici sarebbero stati distribuiti nelle ultime ore ai civili della capitale. Lo riportano fonti del ministero degli interni ucraino citate da alcuni media internazionali.

«Tutte le evidenze suggeriscono che la Russia intende circondare e minacciare Kiev»: lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken.

 

ORE 21.45 -  ALLEATI: «KIEV POTREBBE CADERE IN POCHE ORE».  Gli alleati occidentali stimano che Kiev potrebbe cadere in mano alle forze russe «nel giro di poche ore». Lo riporta l'agenzia Bloomberg. Le difese aeree ucraine sono state eliminate, riferisce la fonte, sottolineando che le forze russe stanno avanzando su ambedue i lati del fiume Dnieper. Anche la città di Mariupol, centro ucraino sul mar d’Azov a poche decine di chilometri dalle autoproclamate repubbliche separatiste del Donbass, è sotto pesante attacco russo, con centinaia di esplosioni segnalate. Lo riferiscono media ucraini. La sua conquista è ritenuta strategica per la creazione di un collegamento diretto con la Crimea, annessa alla
Russia nel 2014.

In serata Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con Emmanuel Macron. Lo riferisce il Cremlino, citato dalla Tass, secondo cui il presidente russo ha fornito «chiarimenti dettagliati sulle ragioni e le circostanze della sua decisione di condurre un’operazione militare speciale» in Ucraina. 

Nelle ultime ore, il Pentagono ha ordinato il dispiegamento di circa 7 mila truppe in Europa. Lo riportano i media americani.

 

ORE 20.30 -  L'ANNUNCIO DI BIDEN. «È una guerra premeditata da mesi»: lo ha detto il presidente Usa Joe Biden parlando alla nazione dalla Casa Bianca del conflitto ucraino, precisando che Putin diventerà un «paria sulla scena internazionale». Biden ha poi aggiunto che non ha «nessun piano di parlare con Putin» e «c'è una completa rottura ora nelle relazioni fra Stati Uniti e Russia». Gli Stati Uniti rilasceranno ulteriori riserve petrolifere strategiche se servirà, ha assicurato il capo della Casa Bianca, annunciando nuove sanzioni e il bando dell'export tecnologico per punire la Russia della sua invasione in Ucraina. Nella blacklist altre quattro banche statali russe. «Non ho sottovalutato Putin. Le sanzioni contro Putin restano sul tavolo».

 

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ORE 19.30 -  SI COMABATTE A CHERNOBYL.  L'Ucraina non ha più il controllo del sito nucleare di Chernobyl, che si trova a circa 130 chilometri a nord della capitale Kiev, dopo avere ingaggiato uno scontro con le truppe russe. Lo ha detto Myhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, spiegando di non sapere in che condizioni sia attualmente il sito, che nel 1986 è stato teatro di uno dei peggiori disastri nucleari della storia. «Dopo un attacco assolutamente privo di senso dei russi in questa direzione, è impossibile dire se l'impianto di Chernobyl sia sicuro», ha detto, sottolineando che «attualmente questa è una delle minacce più gravi in Europa». Secondo alcuni osservatori, la Russia voleva il controllo del sito come «monito» alla Nato, in modo da scoraggiare qualunque interferenza militare. «I nostri uomini stanno dando la vita per evitare che la tragedia del 1986 si ripeta», ha scritto Zelensky su Twitter poco prima che le forze russe prendessero il sito.

«L’operazione militare russa all’interno del territorio sovrano dell’ Ucraina va contro le
disposizioni della Carta Onu. È sbagliata, inaccettabile, ma non irreversibile». Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. «Ripeto il mio appello a Putin: fermi le operazioni militari e riporti le truppe in Russia - ha aggiunto - le decisioni dei prossimi giorni daranno forma al nostro mondo. Abbiamo bisogno di pace».

 

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L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) nel frattempo ha chiesto di esercitare la «massima moderazione» per proteggere i siti nucleari in Ucraina, in seguito alla notizia dei combattimenti intorno a Chernobyl - il luogo dove nel 1986 si verificò il peggior incidente nucleare del mondo - per i quali ha espresso «grave preoccupazione».

 

 

ORE 18.45 - PUTIN: «NON CONVIENE SANZIONARCI». «Ci siamo accordati per portare avanti ulteriori sanzioni alla Russia, che saranno devastanti». Lo ha twittato il presidente americano Joe Biden dopo il G7.  L'accordo tra i capi di Stato e di governo della Ue sul secondo pacchetto di sanzioni contro la Russia, più pesante del primo entrato in vigore da poche ore, ci sarà a tarda ora. Ma ci sarà. Con decisione politica presa all'unanimità dai Ventisette.

La Russia «non aveva altro modo» di difendersi che indirizzare le proprie forze militari contro l' Ucraina. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin durante un incontro televisivo a Mosca con esponenti del mondo del business, sottolineando che quelle messe in atto sono «azioni forzate, perchè non ci è stato lasciato altro modo di procedere». Il presidente russo ha sostenuto che «i rischi per la sicurezza che si erano venuti a creare erano tali da rendere impossibile un'azione differente», puntando l'indice contro l'intransigenza di Kiev e dell'Occidente sui requisiti di sicurezza della Russia. «Saremmo stati esposti a un rischio tale che non avremmo saputo come il Paese sarebbe sopravvissuto», ha continuato il presidente russo, ricordando che per settimane Mosca ha chiesto all' Ucraina di garantire che non sarebbe mai entrata nella Nato. Putin ha anche assicurato di non volere danneggiare il sistema economico nè di esserne escluso, nonostante le pesanti sanzioni a cui Mosca va ora incontro. «La Russia continua a partecipare all'economia globale», ha detto, aggiungendo che la Russia «non intende minare il sistema in cui si trova. Non credo che ai nostri partner convenga spingerci fuori da questo sistema».

 

ORE 17.30 - UE PROMETTE SANZIONI ENTRO 24 ORE. L’Alto rappresentante Ue Josep Borrell ha assicurato che l’ Ue imporrà «pesanti sanzioni entro 24 ore» contro Mosca. Ne dà notizia in un tweet il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, dopo un colloquio con Borrell. «Per fermare la brutale invasione di Putin devono essere imposte immediatamente alla Russia severe sanzioni da parte dell’Ue», aggiunge invitando Borrell «a fare un passo politico e a fornire all’Ucraina una prospettiva europea». Kuleba «mi ha informato dell’orribile attacco in corso della Russia contro l’Ucraina. Ho espresso il sostegno costante e personale dell’ Ue all’Ucraina e al suo popolo», twitta Borrell.

 

 

 

ORE 17.15 - I RUSSI PRENDONO IL CONTROLLO DI UN AEROPORTO A KIEV. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato in un videomessaggio la conquista da parte delle forze russe dell’aeroporto militare di Hostomel alle porte di Kiev, annunciando tuttavia il tentativo dell’esercito ucraino di riprenderne il controllo e che lo sbarco dei parà russi è stato per il momento «bloccato». In precedenza, la Cnn aveva riferito la presa da parte di Mosca dello scalo, che si trova a un quarantina di chilometri dalla capitale ucraina.

 

ORE 16 - COLPITO UN OSPEDALE NEL DONETSK.  Il comando militare ucraino ha affermato che i russi hanno colpito un ospedale a Vuhledar, nella regione di Donetsk. Il bilancio è di 4 morti e 10 feriti, tra cui 6 medici. Lo riporta il Guardian. L’ Ucraina ha affermato che la Russia ha effettuato 203 attacchi dall’inizio della giornata in quasi l’intero territorio. In un aggiornamento separato del ministero degli Esteri ucraino, pubblicato alle 14 ora locale, funzionari hanno affermato che un elicottero russo K-52 e tre elicotteri sono stati abbattuti vicino a Gostomel nella regione di Kiev.

 

ORE 15.20 - OBIETTIVI MILITARI DISTRUTTI. Mosca afferma di aver distrutto 74 obiettivi militari, incluse 11 piste d’atterraggio. Lo dichiara l’esercito russo. Tra gli obiettivi ucraini colpiti, ha rivendicato il portavoce della Difesa russa Igor Konashenkov, citato da Interfax, ci sono anche una base navale e tre centri di comando militare, 18 stazioni di collegamento radio per i sistemi missilistici S-300 e Buk-M1, un elicottero d’attacco e quattro droni da combattimento Bayraktar TB2.

 

ORE 15 - TRUPPE RUSSE VICINO A KIEV, INVASIONE SU TRE FRONTI. Si intensificano gli scontri in Ucraina, con gli attacchi russi arrivati fino alla periferia di Kiev. Secondo quanto riferito da funzionari ucraini, le truppe russe a bordo di elicotteri stanno cercando di impadronirsi di un aeroporto alla periferia di Kiev. Mykhailo Podolyak, un consigliere presidenziale, ha detto che ci sono stati intensi combattimenti nel sito e ha chiesto ai giornalisti di lasciare l'edificio dell'amministrazione presidenziale nel centro di Kiev. Ha detto che le forze russe potrebbero tentare di entrare nell'area per rimuovere la leadership del paese. Gli attacchi aerei sono iniziati questa notte, in varie regioni dell'Ucraina, e hanno colpito la capitale e molte altre città. Funzionari ucraini hanno detto che la Russia ha attaccato su un ampio fronte lungo le frontiere del paese dalla Bielorussia a nord, la Russia a est e la Crimea controllata dalla Russia a sud. Secondo fonti ucraine, riportate dai media internazionali, strutture militari e altre infrastrutture sono state colpite vicino al confine con la Polonia, Paese membro della Nato. Il presidente Ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto ai cittadini con esperienza militare di unirsi alla guerra e ha detto che servono donazioni di sangue. Secondo il Governo 40 soldati sono rimasti uccisi e dozzine sono i feriti. Non si hanno notizie certe sui morti civili.

 

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ORE 14 - DALL'UE SANZIONI MASSICCE E MIRATE. «L’Ue renderà al Cremlino impossibile continuare con l'azione. Più tardi presenteremo un pacchetto di sanzioni massicce e mirate. Saranno sanzioni finanziarie molto dure, avranno un impatto molto pesante sull’economia russa e andranno a sopprimere la crescita della Russia, ad erodere la sua base industriale. Vedremo molti capitali uscire dal Paese. Limiteremo l’accesso di Mosca alle tecnologie chiave». Lo annuncia il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen dopo l’incontro con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg e il presidente del consiglio Ue Charles Michel. «Il mondo potrà vedere che l’unità è la nostra forza. Riteniamo la Russia responsabile, non è solo un problema del Donbass e dell’Ucraina, in gioco ci sono la stabilità dell’Europa e l’ordine mondiale internazionale», spiega von der Leyen: «Putin dovrà spiegare le sanzioni ai suoi cittadini».

 

ORE 13.30 - L'INTERVENTO DI DRAGHI. Parla il premier Mario Draghi: «L'Ucraina è un paese europeo, una nazione amica colpita nella sua sovranità. L'Italia chiede a Putin di mettere fine allo spargimento di sangue e di ritirare le sue truppe. Decideremo un pacchetto di sanzioni molto dure verso la Russia».

 

ORE 12.30 - Sarà il presidente Vladimir Putin a stabilire la durata dell’operazione militare in Ucraina, che proseguirà «per il tempo necessario». Lo ha annunciato il Cremlino, secondo quanto riporta la Tass.

L'Ucraina esorta l'Onu «a fare tutto il possibile per fermare la guerra»

 

ORE 11.30 - OLTRE 40 SOLDATI E 10 CIVILI UCRAINI UCCISI. «Più di 40 soldati ucraini e circa 10 civili sono stati uccisi». Lo rende noto la presidenza ucraina.

Ci sarebbero carri armati russi a Karkhiv, la seconda città più importante dell'Ucraina. «La Russia ci ha attaccato a tradimento questa mattina, come ha fatto la Germania nazista negli anni della seconda guerra mondiale. Ad oggi, i nostri paesi si trovano su lati diversi della storia mondiale. La Russia ha intrapreso la strada del male, ma l’ Ucraina si sta difendendo e non rinuncerà alla sua libertà, qualunque cosa pensi Mosca». Lo ha twittato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

 

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ORE 11 - MATTARELLA CONVOCA IL CONSIGLIO SUPERIORE DI DIFESA. Dopo l'attacco russo all'Ucraina, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato il Consiglio Superiore di Difesa. 
«Non ci sono giustificazioni, e non ce ne possono essere, a quello che sta accadendo. È una follia criminale. È inaudito che nel terzo millennio si debbano ancora ricevere notizie di città bombardate», il commento del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ai tragici sviluppi in atto tra Russia e Ucraina.

 

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ORE 10 - CIVILI IN FUGA DA KIEV. La grande fuga da Kiev; o, almeno, i primi segnali di quella che potrebbe essere tale. È il racconto dei media britannici, sostenuto da alcune immagini e dalla testimonianza di alcuni loro giornalisti inviati sul posto, nelle prime ore dell’attacco russo in Ucraina. Le immagini, riprese anche dai social media, mostrano colonne di veicoli civili in uscita da Kiev, dove stamattina sono riecheggiate le sirene di allarme e si sono uditi gli echi a distanza di alcune esplosioni. Mentre Luke Harding, inviato del Guardian nella capitale ucraina, afferma via Twitter di aver visto un rifugio anti-aereo affollato di gente e di famiglie con bambini, poca persone per strade e code di fronte ai bancomat per il prelievo di denaro.

 

Le sirene suonano nel centro di Kiev, l'Ucraina è sotto attacco

 

ORE 9 - Forze russe sarebbero entrate in Ucraina anche da Bielorussia e Crimea. Il presidente bielorusso Lukashenko ha convocato i capi delle forze armate. Per il Guardian il messaggio di Putin sull'avvio delle operazioni sarebbe stato registrato, probabilmente lunedì 21.

Almeno sette persone sono morte e altre nove sono rimaste ferite a causa dei bombardamenti russi in Ucraina.

 

ORE 8.45 - UE, ADOTTEREMO LE SANZIONI PIÙ DURE DI SEMPRE CONTRO MOSCA. «Putin ha portato la guerra in Europa, il suo obiettivo è la stabilità in Ue. Presenteremo oggi un pacchetto di estese sanzioni, indeboliremo l’economia russa». Lo dice la presidente della Commissione Ue Urusula von der Leyen. «Putin vuole riportare le lancette dell’orologio al tempo dell’impero russo - aggiunge - e facendo così sta mettendo a rischio il futuro del popolo russo, ma non dovrebbe sottovalutare la risolutezza e la forza delle democrazie». «Adotteremo il più dure pacchetto di misure mai adottato», aggiunge l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Borrell.

 

ORE 8 - DRAGHI, ATTACCO RUSSIA INGIUSTIFICABILE. Ferma condanna del presidente del Consiglio Mario Draghi: «L'attacco è  ingiustificabile, siamo vicini al popolo e alle istituzioni ucraine. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente, con unità e determinazione». 

La foto che mostra un'esplosione nella capitale Kiev diffusa dal governo ucraino
La foto che mostra un'esplosione nella capitale Kiev diffusa dal governo ucraino

 

ORE 7 - La Russia ha iniziato l'invasione dell'Ucraina. Quando a Mosca sono quasi le 6 del mattino, Vladimir Putin annuncia in tv l’attacco. «Un’operazione militare per proteggere il Donbass», dice il presidente russo, che chiede all’esercito di Kiev di «consegnare le armi e andare a casa», affermando che i piani di Mosca non includono l’occupazione del Paese ma la sua smilitarizzare. «Un’ulteriore espansione della Nato e il suo uso del territorio ucraino sono inaccettabili», mentre gli Stati Uniti «rifiutano di trattare sulle nostre richieste di sicurezza. Chi interferirà ne pagherà le conseguenze», afferma Putin, definendo l’offensiva «non una guerra, ma un’operazione militare speciale». Subito si avvertono forti esplosioni nelle città ucraine, non solo al confine, ma fino a Odessa, Kharvik, Mariupol e, conferma l’inviato dell’Ansa, anche nella capitale Kiev, dove suonano le sirene e sarebbe in corso un’operazione russa per prendere il controllo dell’aeroporto. L’attacco avrebbe già fatto centinaia di vittime, secondo la Cnn.

«L’Ucraina si difenderà e vincerà. Il mondo può e deve fermare Putin: il momento di agire è ora», è la prima reazione del ministro degli Esteri ucraino Kuleba, secondo il quale «Putin ha lanciato un’invasione su larga scala. Le nostre pacifiche città sono sotto attacco, questa è una guerra di aggressione». Il presidente Zelensky afferma che nel mirino ci sono infrastrutture militari ucraine e invita i cittadini alla calma e a stare a casa. Immediate le reazioni da tutto il mondo. «Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite
umane», afferma il presidente americano Joe Biden, che parlerà ancora nel pomeriggio anche per annunciare nuove sanzioni di Stati Uniti e alleati contro Mosca che è «responsabile per la
morte e la distruzione che l’attacco porterà». 

Dura la posizione dell’Onu. Il segretario generale Guterres, che aveva appena chiesto a Putin di fermare le truppe e dare una chance alla pace, interviene dopo l’attacco: «È il momento più
triste del mio mandato da segretario generale Onu. Devo cambiare il mio appello: presidente Putin, nel nome dell’umanità, porta indietro le truppe russe. Questo conflitto deve fermarsi ora,
questa guerra non ha senso e viola i principi della Carta Onu». La Nato «condanna con forza l’attacco sconsiderato della Russia contro l’Ucraina che mette a rischio innumerevoli vite civili» e chiede a Mosca di «fermare immediatamente» la sua azione militare, che definisce «una grave violazione del diritto internazionale e una seria minaccia alla sicurezza euro-atlantica». Il segretario generale Stoltenberg ribadisce il sostegno al popolo ucraino e riafferma che l’Alleanza farà ’tutto il necessario per proteggere e difendere i suoi alleati». L’Europa è al fianco di Kiev. «In queste ore buie, i nostri pensieri sono con l’Ucraina e le donne innocenti, uomini e bambini che affrontano questo attacco non provocato e la paura per la loro vita. Riterremo il Cremlino responsabile», dice in un tweet la presidente della Commissione Ue von der Leyen. «Putin ha scelto la strada del bagno di sangue e della distruzione», attacca il premier britannico Johnson, che si dice «inorridito» per quello che definisce «un attacco non provocato». 

Paura sui mercati internazionali. Mentre la Borsa di Mosca sospende tutti gli scambi, i future sui listini di Wall Street sono in forte calo, perdendo circa il 2%. Vola il prezzo del petrolio: il Brent supera i 100 dollari al barile, per la prima volta dal 2014, mentre il Wti è a 95,54 dollari. Sale ai massimi da un anno l’oro: +1%, a 1.928,80 dollari l’oncia. Crolla invece il Bitcoin: -8%, sotto i 35mila dollari. Le Borse asiatiche virano in negativo: l’indice Hang Seng di Hong Kong segna un tonfo del 2,51%, a 23.065,5 punti. Ampliano le perdite anche Shanghai (-0,88%) e Shenzhen (-1,35%). Nel pomeriggio sono attese le riunioni del Consiglio europeo e della Nato.

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