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Le reazioni

Draghi: «Con Mosca dialogo impossibile, dure sanzioni. Putin fermi spargimento sangue»

Il presidente del Consiglio Mario Draghi
Il presidente del Consiglio Mario Draghi
Ucraina, Draghi: "Putin metta fine allo spargimento di sangue e ritiri le truppe"

ORE 19.30.  «Siamo tutti molto colpiti da quanto è avvenuto stanotte. Questa crisi potrebbe durare a lungo, dobbiamo essere preparati. Voglio ringraziare gli Stati Uniti e il presidente Joe Biden per la condivisione di informazioni in queste settimane, e la Commissione Europea per la buona proposta di sanzioni che è sul tavolo. Sulle sanzioni, siamo completamente allineati alla Francia, alla Germania, all’Unione Europea. Dobbiamo essere uniti, fermi, decisi e dobbiamo riaffermare in ogni possibile momento il nostro pieno sostegno all’Ucraina». Così il premier Mario Draghi nel suo intervento al G7.

 

ORE 13.45. «L’esperienza di questi giorni mostra che le azioni del governo russo rendono il dialogo impossibile. Tutti gli alleati chiedono a Putin di mettere fine allo spargimento di sangue e ritirare le forze militari al di fuori dei confini ucraini». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa.  L’Ucraina è un «democrazia colpita nella propria legittima sovranità. É un Paese europeo, una nazione amica. Esprimo la solidarietà piena incondizionata del popolo italiano al popolo ucraino e al presidente ucraino». Domani, 25 febbraio, Draghi riferirà al Parlamento sul conflitto in corso: «il governo intende lavorare senza sosta per risolvere la crisi».

«Ho sentito i partner europei e la presidente della commissione Ue. Con gli alleati della Nato ci stiamo coordinando per potenziare le misure di sicurezza. Stiamo rafforzando il nostro contributo miliare. Domani ci sarà una riunione straordinaria della Nato. Faremo tutto il necessario per preservare la sovranità dell’ucraina, la sicurezza dell’Europa, l’ordine internazionale» ha aggiunto il presidente del Consiglio.

 

 

ORE 8 - LA CONDANNA. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha condannato l'attacco «ingiustificato e ingiustificabile» della Russia contro l'Ucraina. «Il Governo italiano condanna l'attacco della Russia all'Ucraina. È ingiustificato e ingiustificabile. L'Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente, con unità e determinazione». Alle 10 è stata convocata a Palazzo Chigi una riunione del Comitato Interministeriale per la sicurezza della Repubblica.

Duro anche il commento del ministro degli Esteri Luigi Di Maio che su Twitter dichiara: «L'operazione militare russa è una gravissima e ingiustificata aggressione, non provocata, ai danni dell'Ucraina, che l'Italia condanna con fermezza. Una violazione del diritto internazionale. L'Italia è al fianco del popolo ucraino, insieme ai partner Ue e atlantici».

Ma la condanna della politica italiana per la decisione di Putin è unanime.  «La Lega condanna con fermezza ogni aggressione militare, l’auspicio è l’immediato stop alle violenze. Sostegno a Draghi per una risposta comune degli alleati». Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini. 
«È necessaria una reazione, che deve essere unita. Fa bene Draghi a creare la migliore unità possibile, l’unità è fondamentale. Putin cercherà di divederci, la risposta è unità e fermezza. Il Parlamento italiano dica cose senza ambiguità, chiediamo una riunione del Parlamento: prenda una posizione chiara». Lo ha detto il segretario Pd Enrico Letta al GR1. «Le sanzioni sono la prima reazione, serve un cordone affinché la stessa società russa pensi che «quella della guerra sia una strada impossibile. Non bisogna essere arrendevole e cedevoli, serve una reazione ferma». 
«È inaccettabile l'attacco russo in Ucraina. Un pensiero alle vittime di questa assurda guerra e alle famiglie che stanno piangendo i propri cari. L'Italia sia come sempre al fianco di Europa e Stati Uniti in nome della libertà e dei valori», scrive su Twitter il leader di Iv, Matteo Renzi.
Mentre il coordinatore nazionale di Forza Italia e vicepresidente del partito popolare europeo, Antonio Tajani osserva: «Condanniamo fermamente l'aggressione militare russa alla quale assistiamo con grande preoccupazione. Sosteniamo l'unità dell'Occidente dinnanzi a questa ennesima violazione della Carta delle Nazioni Unite».
«Inaccettabile attacco bellico su grande scala della Russia di Putin contro l’Ucraina. L’Europa ripiomba in un passato che speravamo di non rivivere più. È il tempo delle scelte di campo. L’Occidente e la comunità internazionale siano uniti nel mettere in campo ogni utile misura a sostegno di Kiev e del rispetto del diritto internazionale», scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

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