«Ci siamo svegliati con le notizie dei primi attacchi all'aeroporto di Kiev. Ci sono state delle esplosioni, hanno bombardato alcuni obiettivi militari». È il racconto di Michele Lacentra, 53 anni, cuoco vicentino, titolare del ristorante "Il Siciliano" a pochi passi dal centro di Kiev, dove abita ormai da sei anni.
«Al momento mi trovo a casa - prosegue -, sto aspettando notizie, ovviamente non si può volare. Fortunatamente io abito in una zona tranquilla, a pochi passi dall'ambasciata italiana, siamo già stati contattati questa mattina e nelle prossime ore vedremo l'evolversi della situazione».
La preoccupazione è tanta. «La strade sono al collasso, soprattutto in periferia: in tanti stanno cercando di andare verso ovest. Al momento l'unico modo per uscire da Kiev è l'auto - racconta ancora Lacentra -. Il telefono sta squillando ininterrottamente da questa mattina: dall'Italia i miei familiari, mia mamma, i miei amici vogliono sapere come stiamo, sono preoccupati».