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La guerra

Concluse le prime trattative, Putin sente Macron: vuole la Crimea e l'Ucraina neutrale. Negoziatori: «Basi per trattative» ma a Kiev cadono ancora le bombe

Guerra Ucraina-Russia

ORE 20.15 - CHIESTO IL RITIRO COMPLETO DEI RUSSI. Ai colloqui con la Russia, l’ Ucraina ha chiesto il ritiro completo delle truppe russe dal suo territorio. Lo riferisce Anton Herashchenko, consigliere del ministro degli Interni di Kiev, citato dai media locali. «Abbiamo di fronte una battaglia decisiva, l’esercito è pronto», ha aggiunto. «Abbiamo trovato alcuni punti su cui è possibile trovare un terreno comune», ha detto il negoziatore russo Vladimir Medinsky, citato da Interfax. Le delegazioni stanno ritornando nelle rispettive capitali per consultazioni. I negoziati proseguiranno al confine tra Polonia e Bielorussia, fa sapere il Cremlino, citato dalla Tass.

Un raid aereo ha colpito Brovary, vicino a Kiev, poco dopo la fine dei negoziati tra Russia e
Ucraina. Lo riferisce il Kyiv Independent citando il sindaco della città a meno di 30 chilometri dalla capitale, Ihor Sapozhko, secondo cui ci sono dei feriti.

 

ORE 17.45 CONCLUSI I NEGOZIATI  I negoziati tra Ucraina e Russia al confine bielorusso si sono conclusi. Lo riporta la Tass, citando fonti dei colloqui. Russia e Ucraina prevedono un «secondo round» dei colloqui. Lo riferiscono fonti di Kiev. Le delegazioni stanno ritornando nelle rispettive capitali per consultazioni.

 

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ORE 16 RIPRENDONO I COLLOQUI  I negoziati tra Ucraina e Russia riprenderanno tra pochi minuti, dopo essere stati interrotti. Lo ha detto un consigliere della presidenza ucraina, citato dalla Tass. In precedenza, Kiev aveva riferito che i colloqui si erano conclusi. Non è chiaro se si sia trattato solo di una pausa, o se le parti abbiano deciso di tornare al tavolo.  L’interruzione delle trattative era stata confermata anche dalla Belta, l’agenzia statale della Bielorussia, al cui confine con l’Ucraina si stanno tenendo i colloqui in una località segreta nei pressi del fiume Pripyat, identificata dai media russi come «la casa del pescatore».

Intanto una telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente russo Vladimir Putin si è impegnato oggi a «sospendere tutti gli attacchi contro i civili e le abitazioni»: lo ha reso noto una fonte dell’Eliseo. Nella telefonata, Putin ha dato «il suo accordo a restare in contatto nei prossimi giorni per prevenire l’aggravamento della situazione», come proposto da Macron. 

Un accordo con l’Ucraina sarà possibile solo dopo la «smilitarizzazione e de-nazificazione» di Kiev, «quando avrà assunto uno status neutrale».  Il leader di Mosca ha assicurato a Macron di essere «aperto a colloqui con rappresentanti dell’Ucraina», sottolineando tuttavia che il conflitto può essere risolto «solo tenendo in considerazione senza condizioni i legittimi interessi della Russia», secondo quanto riporta Interfax.

Vladimir Putin ha detto nella telefonata a Emmanuel Macron di chiedere il riconoscimento internazionale della Crimea come territorio russo tra le condizioni per porre fine al conflitto in Ucraina. Lo riferisce il Cremlino.

ORE 15.02 - CONCLUSI I COLLOQUI UCRAINA-RUSSIA. I colloqui negoziali tra Ucraina e Russia si sono conclusi. Lo ha riferito il consigliere del ministero dell’Interno di Kiev, citato da Interfax.  Intanto un nuovo coprifuoco è stato annunciato a Kiev e scatterà dalle 20 di questa sera fino alle 7 di domani. Lo scrive il quotidiano Kyiv Independent. I cittadini potranno camminare per le strade solo per cercare riparo nel caso in cui suonino le sirene d’allarme per i raid aerei mentre lo spostamento con le auto sarà consentito solo con un permesso speciale.

Nel frattempo l'Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, prima del consiglio straordinario sulla Difesa che si svolgerà in videoconferenza ha affermato che l’adesione dell’Ucraina all’ Ue nell’immediato «non è in agenda». «Dobbiamo dare una risposta per le prossime ore, non per i prossimi anni», spiega Borrell, aggiungendo che «l’Ucraina ha una chiara prospettiva europea», ma ora è il momento di «lottare contro un’aggressione».

 

ORE 14.16 - RUSSIA CHIUDE SPAZIO AEREO A COMPAGNIE DI 36 PAESI. La Russia ha annunciato di aver chiuso il suo spazio aereo alle compagnie di 36 paesi «in risposta al bando attuato dagli stati europei». È quanto ha annunciato l'agenzia federale russa per il trasporto aereo. «I voli da questi paesi - si spiega in un comunicato - possono essere operati solo previo permesso speciale emesso dall'Agenzia federale per il trasporto aereo o dal ministero degli esteri russo».

 

ORE 14.10 - CONTINUA LA STRAGE DI CIVILI. «Decine di civili sono stati uccisi e centinaia di altri feriti durante i pesanti bombardamenti russi della città di Kharkiv, nell’ Ucraina orientale». Lo rende noto Anton Herashchenko, consigliere del ministro degli Interni di Kiev. Le truppe di Mosca, aggiunge, hanno bombardato le aree residenziali con missili Grad. «Il mondo intero deve vedere questo orrore!». L'Europa si mobilita e non solo con le sanzioni: «In poche ore saranno una ventina i Paesi membri» che invieranno materiale militare all’ Ucraina, ha detto presidente del Consiglio Ue Charles Michel.

 

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ORE 12.40 - QUI BERLINO: «PRENDERE MINACCE RUSSE SUL SERIO». «Le minacce della Russia vanno prese molto seriamente e bisogna mantenere i nervi saldi. Dovremo parlarne anche nella Nato». La ministra della Difesa tedesca, Christine Lambrecht, esprime la preoccupazione del governo tedesco alla luce della minaccia nucleare. Tuttavia, in un’intervista radiofonica, Lambrecht ha sottolineato che vada tenuto ben presente il contesto: «Putin pensava di arrivare più velocemente, dove non è riuscito ad arrivare», nella guerra mossa contro l’ Ucraina. A Berlino l’attenzione sulla guerra è massima, e stasera il cancelliere Scholz volerà a Parigi per incontrare il presidente Emmanuel Macron e la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen. Acceso è il dibattito anche sulle misure annunciate ieri dal Bundeskanzler al Bundestag, che ha segnato una svolta storica nella politica della sicurezza della Germania, con la decisione di istituire un fondo da 100 miliardi per l’esercito, e investire oltre il 2% del Pil ogni anno in difesa. Un cambio di passo che oggi apre le prime pagine di tutti i principali giornali, assieme all’ennesima escalation di Putin. Si dibatte anche su fino a dove debba spingersi il sostegno tedesco e occidentale a Kiev: «Non condurremo una guerra in Ucraina», ha scandito ieri il parlamentare della Cdu esperto di politica internazionale Norbert Roettgen. All’indomani della grande manifestazione, che ha visto ieri mezzo di milione di persone a Berlino contro la guerra di Putin, Colonia ha convertito la sua sfilata di Carnevale - in corso in queste ore, nel Rosenmontag, giornata centrale della festa renana - in una manifestazione per la pace, comunque in maschera, e con un carro dedicato all’Ucraina.

 

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ORE 11.40 - INIZIATI I COLLOQUI. Sono iniziati, in una località segreta al confine tra l’ Ucraina e la Bielorussia, i colloqui tra le delegazioni di Kiev e Mosca. Lo riferiscono Tass e Interfax. 
«La delegazione russa è pronta a negoziare con l'Ucraina tutto il tempo necessario per raggiungere un accordo», aveva affermato il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, citato da Interfax. «La delegazione ucraina è arrivata nell'area del confine ucraino-bielorusso per partecipare ai negoziati». Ma l'Ucraina ha chiesto il «cessate il fuoco immediato» e il ritiro delle truppe russe. «Le prossime 24 ore saranno cruciali per l'Ucraina», ha detto il presidente ucraino Zelensky in una conversazione telefonica con il premier britannico Johnson. Ed ha aggiunto di avere avuto anche una conversazione telefonica con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Zelensky ha esortato i soldati russi a deporre le armi.

 

 

ORE 10.10 - ZELENSKY CHIEDE L’ADESIONE IMMEDIATA DELL'UCRAINA NELL'UE.  L’Ucraina chiede l’adesione «immediata» nell’Ue. È quanto afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

 

ORE 9.05 - COLLOQUI AL VIA A MEZZOGIORNO. I colloqui tra Mosca e Kiev nella città di Gomel, in Bielorussia, inizieranno a mezzogiorno (ora locale). Lo annuncia il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, citato dall’agenzia russa Interfax. «La delegazione russa è pronta a negoziare con l’ Ucraina tutto il tempo necessario per raggiungere un accordo», ha affermato Medinsky.

 

ORE 8.40 - ESERCITO RUSSO, POPOLAZIONE KIEV PUÒ LASCIARE LA CITTÀ. La popolazione di Kiev «può lasciare liberamente la città»: lo ha annunciato l’ esercito russo.  «Tutti i civili possono lasciare liberamente la capitale ucraina attraverso l’autostrada Kiev-Vassylkiv», a sud-ovest della città, ha affermato davanti alle telecamere tv il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov.

La Russia, secondo quanto riferisce l'esercito, rivendica la «supremazia aerea» in tutta l’Ucraina. 

 

ORE 7 - QUINTA NOTTE DI SCONTRI: IL PUNTO. Qualche ora di calma apparente, poi nella quinta notte di guerra in Ucraina hanno ricominciato a suonare le sirene: esplosioni, incendi, fughe nei rifugi anche alla vigilia degli attesi colloqui di Gomel, in Bielorussia, tra i rappresentanti di Kiev e Mosca. Mentre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sentirà oggi gli alleati per valutare il prossimo passo. E l’Onu torna a riunire il Consiglio di Sicurezza per proporre - annuncia il ministro degli Esteri Luigi Di Maio - una tregua per evacuare donne e bambini.
A tremare, dopo le nuove sanzioni alla Russia e la minaccia nucleare evocata da Vladimir Putin sono stati soprattutto i mercati: il rublo ha ceduto quasi il 30% sul dollaro sulle piazze asiatiche, i future a Wall Street hanno perso fino al 3%, il petrolio è schizzato al Wti fino a un +7,5% a 98,46 dollari al barile. Strangolate dalle sanzioni molte banche russe, con il 50% delle riserve della banca centrale di Mosca congelate nelle casseforti dei Paesi del G7. L’Ue chiude alla Russia anche i cieli, blindando gli spazi aerei dei Paesi membri e presto potrebbe farlo anche per i porti.
Attacchi sono stati segnalati nella notte su Kiev e Kharkiv, tutti respinti secondo le fonti ucraine. Un missile russo - riferiscono i media ucraini - ha colpito un condominio, un asilo e un negozio nel centro di Chernihiv provocando un incendio. Una donna è rimasta ferita. Bombardamenti ha denunciato intanto la Russia ne Donbass, «i peggiori degli ultimi mesi», «con vittime civili e infrastrutture danneggiate». La cronaca registra anche la fuga dagli arresti domiciliari, dove si trovava con l’accusa di alto tradimento per aver sostenuto i separatisti del Donbass, l’oligarca amico di Putin Viktor Medvedchuk, considerato il suo uomo a Kiev. Il suo legale ha fatto sapere che «si trova in un posto sicuro a Kiev». I russi avrebbero intanto dato alle fiamme un museo di storia a Ivankiv, a nord di Kiev, in cui si celebravano gli eroi ucraini.

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La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen insiste: «Vogliamo l’ Ucraina nell’Unione europea». Nella notte parla al telefono con il presidente ucraino. Volodymyr Zelensky riferisce anche su Twitter di una conversazione telefonica con il premier britannico Boris Johnson e con il presidente polacco Andrzej Duda. «Concordato ulteriori passi congiunti per contrastare l’aggressore», dice, sottolineando che «le prossime 24 ore saranno cruciali per l’Ucraina».

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Alla vigilia dei colloqui su cui puntano le speranze di una soluzione diplomatica gira voce di un imminente arrivo in Ucraina di truppe bielorusse a sostegno di quelle di Mosca, al momento non confortata dai fatti. Nella notte arriva anche la notizia del sì al referendum su alcune modifiche alla Costituzione di Minsk che, oltre a rafforzare i poteri di Lukashenko, rimasto fedele a Putin, potrebbero consentire a Mosca di dispiegare sul territorio armi nucleari pur escludendo «ogni aggressione militare» dalla Bielorussia. «Abbiamo dimostrato di sapere come proteggere la nostra casa dagli ospiti indesiderati», twitta il comandante delle forze di terra delle forze armate dell’ Ucraina, Oleksandr Syrsky.
Secondo Kiev, la Russia, nei primi 4 giorni di guerra, ha perso circa 4.000 uomini, dozzine di aerei e centinaia di veicoli da combattimento. L’ultimo bilancio del ministero della Salute conta 352 civili ucraini uccisi, tra cui 14 bambini. I feriti sono 1.684, tra cui 116 bambini. 

 

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