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VICENZA

Cantiere Tav, ponte Alto giù due anni. Ecco come ci si muoverà

Ci sarà una nuova strada che collegherà la Fiera con la zona di Ponte Alto e un’altra che passerà attraverso l’Arsenale
Interrotto: viale Scaligeri non sarà percorribile dopo la Vela
Interrotto: viale Scaligeri non sarà percorribile dopo la Vela
Interrotto: viale Scaligeri non sarà percorribile dopo la Vela
Interrotto: viale Scaligeri non sarà percorribile dopo la Vela

E quindi dove si passerà? È la prima domanda che sorge dopo la paletta rossa mostrata da Rfi a Provincia, Comune e Camera di commercio in merito alla soluzione “salva-Ponte Alto” legata al progetto Tav. «Come farò a raggiungere la zona industriale o viceversa come arriverò in città arrivando dall’autostrada se, appunto, viale degli Scaligeri sarà fuori uso per due anni?». La risposta si trova nelle carte allegate al progetto definitivo; i documenti spiegano quali saranno le tappe di cantierizzazione e soprattutto quali saranno gli interventi viabilistici alternativi che permetteranno, o meglio dovrebbero permettere, al traffico di non andare in tilt.

La prima valvola di sfogo

Sarà in via dell’Oreficeria, dove verrà creato un sottopasso che permetterà di passare dalla zona Fiera alla rotatoria di Ponte Alto. A dire la verità un manufatto del genere esiste già, ma il progetto prevede la creazione di un varco più grande con l’istituzione del doppio senso di marcia. «In una prima fase - si legge nelle carte - per raccogliere il traffico deviato durante i lavori di adeguamento del cavalcaferrovia di viale degli Scaligeri sarà ulteriormente esteso a due corsie per senso di marcia». Provenendo dunque dall’autostrada, dopo aver imboccato, tramite la rotatoria, viale della Scienza si potrà svoltare a destra in via dell’Oreficeria, proseguire sotto la linea ferroviaria e arrivare così all’altezza del rondò di Ponte Alto; come detto, per l’occasione - per tutta la durata dell’intervento che prevede la demolizione e la chiusura del viadotto Scaligeri - la strada sarà a due corsie per senso di marcia. 

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Ma non sarà l’unico potenziamento

Lo snodo prevede, inoltre, la realizzazione di due nuove rotatorie: la prima, appunto, tra viale della Scienza e via dell’Oreficeria, la seconda, invece, provvisoria, tra viale dell’Industria e viale Scaligeri (che lì si interromperà) e Fiera: sarà quindi all’altezza della Vela e consentirà di introdurre un passaggio veicolare oggi inesistente. Il rondò che si trova oggi in Fiera (quello sotto il viadotto, per intenderci) sarà invece potenziato con l’allargamento delle dimensioni e l’inserimento delle corsie di svolta a destra. Sempre in quello snodo è prevista poi la realizzazione - nel primo tratto di viale degli Scaligeri - di una carreggiata in direzione città che sarà quindi dedicata a chi proviene dalla tangenziale; in questo modo si potrà approcciare alla rotatoria della Fiera con tre corsie. 

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Una nuova bretella

La seconda opera di potenziamento sarà definitiva e prevede la creazione di una nuova bretella lungo l’Arsenale. Si tratta dell’arteria voluta dai progettisti di Rfi per migliorare l’accesso alla stazione (e viceversa). L’infrastruttura lunga poco più di due chilometri si stacca da viale dell’Industria dove vengono realizzate due rotatorie «a tre braccia in successione in corrispondenza delle intersezioni sfalsate di circa 50 metri con via dell’Artigianato e dell’Arsenale».

La strada segue quindi via dell’Arsenale e prosegue all’interno dell’omonimo stabilimento di Rfi. La bretella (realizzata in superficie e con una corsia per senso di marcia) una volta arrivata al fascio dei binari sarà interrata all’altezza di via Rossi e spunterà in viale Verona, dove attualmente si trova il cavalcavia di Ferreto de Ferreti (che verrà demolito). Qui ci saranno due rotatorie per il collegamento con viale Verona o per la prosecuzione lungo la bretella che sarà così affiancata ai binari, a nord della linea, fino ad arrivare in stazione. 

 

Nicola Negrin

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