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La grande opera

Pedemontana Veneta, aperta l'intera tratta. «A marzo l'innesto con la A4»

L'inaugurazione dell'ultimo tratto da Malo a Montecchio con Zaia e Salvini. Apertura al traffico da venerdì 29 dicembre: arrivare a Spresiano costerà 15,90 euro.
Pedemontana Veneta, inaugurazione ultimo tratto Montecchio-Malo

Aggiornamento ore 13

È stato inaugurato questa mattina (giovedì 28 dicembre), l'ultimo tratto della superstrada Pedemontana Veneta, da Malo a Montecchio Maggiore. L'opera è dunque completata - ad eccezione del solo innesto del casello di Montecchio Maggiore con l'A4 - e sarà aperta al traffico veicolare a partire da venerdì 29 dicembre. Alla cerimonia del taglio del nastro, che si è tenuta all'interno della galleria che collega San Tomio di Malo con Castelgomberto, oltre al governatore Luca Zaia e a diversi sindaci del territorio ha presenziato anche il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. 

 

Pedemontana Veneta, aperto il tratto Malo-Montecchio (CISCATO)

 

Zaia: «Opera strategia ed esempio di efficienza e sostenibilità»

L'infrastruttura lunga 94,5 km di cui circa 43 in trincea, 36 in rilevato, 14 in galleria e 1 su viadotto, unisce le province di Treviso e Vicenza collegando la A27 all'altezza di Spresiano (Tv) con la A4 nei pressi di Montecchio Maggiore (il collegamento con la A4 è atteso entro marzo 2024). 

Pedemontana Veneta completata: il governatore Luca Zaia

«Questo è un esempio di efficienza e sostenibilità per il Paese - ha dichiarato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia - sia per i tempi di realizzazione (i cantieri sono partiti di fatto nel 2017 e, con 2 anni di Covid in mezzo, è stata conclusa oggi) sia per la sostenibilità e il basso impatto sul territorio: l'opera è per il 70% in trincea e questo riduce la visibilità e il costo ambientale del collegamento. Ma la Pedemontana è strategica perché ridisegna il Veneto e il modo di percepire le distanze». Attualmente i flussi di traffico sono intorno ai 45 mila veicoli al giorno ma per il presidente Zaia la conclusione dei lavori e il futuro collegamento con la A4 permetterà un ulteriore sviluppo dei flussi. «Ci aspettiamo una crescita dei veicoli tra il 30% e il 35% - spiega Zaia - e sebbene si tratti di un tratto i cui pedaggi sono tra i più bassi del Paese puntiamo a limarli ulteriormente a seguito degli incrementi che abbiamo previsto».

 

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Semaforo verde. Questa mattina (giovedì 28 dicembre) si terrà il taglio del nastro dell’ultimo tratto funzionale di Pedemontana Veneta, da Malo a Montecchio Maggiore. Sarà l’inaugurazione numero sette, la più importante, visto che si aggiungono gli ultimi e più complessi chilometri (per la precisione 22,3 con due gallerie) al resto della Spv già in esercizio e a tenerli a battesimo ci sarà il ministro alle Infrastrutture e vicepremier, Matteo Salvini. A fare gli onori di casa ci penserà il presidente del Veneto, Luca Zaia. Il momento, insomma, è solenne perché rappresenta una svolta storica per la viabilità del Veneto.

Ma attenzione: due messaggi agli utenti dell’autostrada. Uno. Per poter viaggiare lungo questo tragitto e poter anche percorrere tutti i 94 chilometri della superstrada a pedaggio che collega Montecchio a Spresiano (Treviso) passando per il distretto industriale di Thiene-Schio e Bassano del Grappa, bisognerà aspettare le 18 di domani, venerdì 29 dicembre. Questo perché la cerimonia di inaugurazione, annunciata l’antivigilia di Natale dal presidente Zaia, ieri è stata anticipata. Come si ricorderà, in prima battuta la cerimonia (e la messa in esercizio) era stata stabilita per venerdì 29 dicembre, giorno in cui, nel frattempo, è stato fissato il funerale di Vanessa Ballan, la mamma uccisa davanti a casa, il secondo femminicidio in Veneto dopo quello di Giulia Cecchettin. In coincidenza con i funerali è stato proclamato il lutto regionale. Di qui la decisione di anticipare, ma solo l’inaugurazione di Spv. C’è poi un altro avviso. La Spv non è completamente finita. Mancano l’interconnessione con la l’A4 e il nuovo casello di Montecchio lungo la A4 con tutti i disagi che questo comporta per chi vive o deve passare per Montecchio e Brendola. Disagi che la Regione punta a ridurre al minimo e che saranno limitati nel tempo.

 

Il pedaggio e il traffico

Viaggiare da Montecchio fino al lato estremo della Pedemontana, cioè a Spresiano, interconnessione con l’A27, costerà 15,90 euro. La Spv rappresenta una valvola di sfogo anche per il traffico vicentino: consente, per esempio, di spostarsi tra Malo e Breganze in una manciata di minuti per 2,30 euro. E i tratti nuovi? Ecco le tariffe in anteprima. Montecchio Sud - casello Valle dell’Agno: 2,30 euro; Montecchio Sud - Malo: 4,10 euro; Montecchio Nord - Valle dell’Agno: 1,60; Montecchio Nord - Malo: 3,40 e, infine, Valle Agno - Malo: 2 euro.

Stando alle proiezioni, anticipate nei giorni scorsi dallo stesso presidente della Regione, ci si aspetta nel giro di breve un aumento del traffico: «Attualmente siamo a quota 45 mila veicoli al giorno - aveva dichiarato Zaia -. Puntiamo a triplicarli nel giro di poco». A marzo 2023 si era a quota 33 mila. Il primo boom di traffico, con tanto di code ai caselli, si è registrato questa estate. Insomma, Spv sta entrando sempre più nelle abitudini dei veneti.

I pedaggi, come noto, andranno direttamente nelle casse della Regione. E la Regione nel 2024 dovrà versare a Sis 23,5 milioni di euro, nel 2025 il conto salirà di 4,8 milioni, nel 2026 poi di ulteriori 5,3 milioni e avanti così fino ad arrivare a circa 60 milioni. L’ipotesi è di arrivare all’equilibrio di bilancio in 9 anni. L’auspicio è di fare un po’ come è stato per il Passante di Mestre, inaugurato nel 2009: Cav, Concessioni autostradali venete, nel 2022 ha chiuso con 24,5 milioni di utile.

Oltre vent’anni di attesa

La superstrada a pedaggio Pedemontana nasce da un progetto del 2002 (l’idea è però del 1997 ed è contenuta in un accordo quadro tra Governo e Regione), la gara è del 2006 e l’aggiudicazione al Consorzio Sis è del 2009. È del 15 agosto di quell’anno l’ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri che nominava il commissario, il compianto ing. Silvano Vernizzi. Il via per Spv è tutto in salita al punto che la macchina s’incaglia per i problemi di liquidità di Sis e per gli ostacoli burocratici degli espropri. Si rende necessario un aggiornamento del project financing e si sigla il terzo atto convenzionale: era il 2017. Sempre in quell’anno la nomina del nuovo commissario: Marco Corsini dell’Avvocatura delle Stato. Alla fine il progetto prevede 94 chilometri di superstrada a pedaggio e altri 68 di viabilità ordinaria. Attraversa 114 Comuni e conta 17 caselli. Costo: 2,25 miliardi di euro

I primi chilometri e il nodo gallerie

Il 3 giugno 2019 si scrive una prima pagina di storia: nasce formalmente la Pedemontana. Vengono aperti i primi 7 chilometri, tutti in territorio vicentino: da Breganze alla connessione con l’A31. Un anno dopo, il 18 giugno 2020, tocca al tratto Malo e la connessione A31. A novembre dello stesso anno si aggiunge un altro lotto: Breganze - Bassano del Grappa Ovest. In piena pandemia da Covid, il 28 maggio 2021, tra mascherine e gel viene aperto il lotto funzionale che va da Bassano del Grappa Ovest a Montebelluna. Quindi gli ultimi due passaggi: l’ultimo tratto da Montebelluna a Spresiano, l’8 luglio 2022, e da Spresiano alla connessione con l’A27, lo scorso 6 aprile.

Nel frattempo mentre verso il Trevigiano si correva veloce, nel Vicentino la morte di un operaio durante la realizzazione di uno dei due tunnel blocca a lungo i lavori. Per arrivare alla rimozione dei sequestri giudiziari dell’opera si deve attendere anni. Poi la corsa contro il tempo. Solo poche settimane fa i collaudi di entrambe le gallerie: Malo e Sant’Urbano. Di qui la decisione del presidente Zaia, annunciata a ridosso di Natale, di aprire questi ultimi chilometri per avere la Spv completa, anche se in attesa del nuovo casello di Montecchio e dell’interconnessione con l’A4. 

Cristina Giacomuzzo

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