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Montecchio Maggiore/Brendola

Pedemontana e casello A4, aperture sfasate. «Assurdo, un periodo di caos»

I primi cittadini di Montecchio e Brendola in allarme per lo slittamento della connessione con l'autostrada mentre la Pedemontana sarà già percorribile

Montecchio e Brendola in allarme per lo sfasamento tra l'apertura della Superstrada Pedemontana veneta e quella della connessione con l'autostrada A4. Stavolta le date ci sono, sebbene sepolte nei faldoni dei documenti del bilancio regionale che è in approvazione in questi giorni. In una sezione dedicata proprio alla Spv è infatti scritto che la Regione ha saputo dalla società Brescia-Padova che l'apertura del casello A4 «sarà operativa, a livello di connessione con Pedemontana, entro il 30 aprile».

Pedemontana e casello A4, le novità

Il governatore Luca Zaia ieri in aula ha annunciato novità. Nei giorni scorsi ha spiegato infatti che la Pedemontana sarà interamente percorribile nei suoi 94 chilometri a fine febbraio o inizio marzo. Quindi ci sarà almeno un mese di "scollamento" fra le due grandi infrastrutture, con ripercussioni su Montecchio e Brendola. Distacco temporale che ha subito messo in allarme i due sindaci, Gianfranco Trapula e Bruno Beltrame.

Ma ieri in aula a Venezia il governatore Zaia ha precisato che il nuovo casello «ci sarà consegnato entro fine marzo», poi però ha aggiunto: «nel frattempo tutti i giorni sono buoni per aprire il pezzo che manca di superstrada». Come dire che potrebbe anche aprire ben prima di marzo. Lungo la Spv, ha detto Zaia, il transito è a 45 mila veicoli al giorno: il 25% traffico locale, il resto attraversa la regione.

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Le posizioni dei sindaci di Montecchio e Brendola

«Mi auguro che "entro il 30 aprile" - dichiara il primo cittadino castellano Trapula -, ovvero il termine comunicato dalla società autostrade alla Regione per l'apertura del raccordo tra la Superstrada Pedemontana veneta e il nuovo casello A4, sia una tempistica di massima e non la data in cui entrerà effettivamente in funzione la connessione». E torna a ribadire la necessità di aprire l'ultimo tratto della Pedemontana (Valle Agno-Montecchio) in contemporanea alla strada di collegamento con lo svincolo A4. «In caso contrario i veicoli in uscita dalla Spv saranno costretti a percorrere un tratto di viabilità comunale, paralizzando l'area tra Montecchio e Brendola. Accolgo con favore l'attesa apertura dell'intero tracciato della Pedemontana, che genererà benefici a tutto il tessuto imprenditoriale locale, provinciale e regionale, ma la Brescia-Padova dovrà inevitabilmente anticipare i tempi di ultimazione del raccordo con il casello A4».

Il sindaco di Brendola pone l'accento sul rischio del blocco della viabilità: «Aprire la Spv senza avere il collegamento con la A4 significa impedire ai cittadini di muoversi liberamente - sbotta Beltrame -. Cittadini, imprese e tutto il tessuto economico rimarranno "imbottigliati" nel traffico. Abbiamo già provato in passato problemi simili (con la chiusura del ponte di via Battaglia ad Alte, ndr)». Un disagio che, evidenzia Beltrame, ricadrà interamente sul territorio: «Non è possibile aprire senza ragionare con chi amministra. Se la Brescia-Padova non è in grado di rispettare i tempi allora sediamoci a discutere per trovare soluzioni. Ma la società autostradale non ha mai interloquito con noi. Prendiamo atto di ciò che accadrà ma noi poi prenderemo provvedimenti per tutelare i cittadini e se tutto ciò significa andare a Venezia o in autostrada lo faremo. E io sarò davanti, in prima fila».

Antonella Fadda

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