<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Montecchio Maggiore

Pedemontana, Zaia accelera: a gennaio. E il casello dell'A4 è frenato dalla Tav

Il governatore ha annunciato «la pre-apertura anche senza stazione: ogni giorno è buono per il via all’ultimo tratto dell’opera»
Il tratto finale della Pedemontana con le indicazioni per il futuro aggancio all’A4 Brescia-Padova
Il tratto finale della Pedemontana con le indicazioni per il futuro aggancio all’A4 Brescia-Padova
Il tratto finale della Pedemontana con le indicazioni per il futuro aggancio all’A4 Brescia-Padova
Il tratto finale della Pedemontana con le indicazioni per il futuro aggancio all’A4 Brescia-Padova

«Vi annuncio già che avvieremo una preapertura della Pedemontana senza il nuovo casello. Tutti i giorni sono buoni per aprire il pezzo dall’attuale tracciato chiuso, che incrementerà ancora di più il traffico». È stato il governatore Luca Zaia in Consiglio regionale a ridisegnare il calendario per la Spv Pedemontana Veneta.

Obiettivo: entro gennaio

Quel “tutti i giorni sono buoni” infatti indica che il presidente del Veneto sta lavorando a tutta per avere i vari via libera statali che servono per aprire la galleria di 6,5 chilometri che collega Malo a Castelgomberto-Cornedo e la tratta di Spv che arriva fino a Montecchio, che è già praticamente pronta. La situazione non è facile, ma l’opera è di fatto realizzata e manca ad esempio il collaudo della galleria, solo che evidentemente a palazzo Balbi premono perché si arrivi a ottenere il via libera di Roma. Anche perché come noto la Regione sa che deve sperare di incassare tanti pedaggi quanti ne servono per pagare il canone annuo che deve versare al costruttore-gestore Sis, e con tutta l’opera in funzione è evidente che la speranza è di vedere crescere sia il traffico dei veicoli - oggi sono circa 45 mila al giorno - sia le loro percorrenze e quindi i pedaggi incassati. Morale: nessuno parla ma in Regione stanno facendo di tutto per aprire la Pedemontana entro gennaio. Anche se manca l’opera necessaria perché tutto vada a regime: il nuovo casello di Montecchio vicino alla Spv che sta costruendo la Brescia-Padova. 

Tutto dipende dalla Tav 

A far notizia, in questi giorni, è stata la nota della Regione che rivela che il casello nuovo dell’A4 non ci sarà a fine marzo, come sembrava, ma a fine aprile: slitta tutto di un mese. La spiegazione però sta altrove: ad aver costretto l’A4 a fermarsi è stato infatti un cantiere dell’Alta velocità ferroviaria: quello della deviazione dello scolo Cavazza, che passa sotto l’autostrada. Solo l’estate scorsa si è giunti a un accordo tra tutte le istituzioni (Ministero, Consorzio Iricav, Regione, Brescia-Padova) per il cantiere che prevede anche che sia realizzata una zona verde allagabile che funga da bacino anti-piene. La Regione stessa, insomma, sa che proprio le indicazioni operative per quel cantiere (affidato a maggio con gara d’appalto a Icm e Carron) hanno dettato i tempi: da quanto si è capito, la Brescia-Padova ha dovuto fermare i suoi lavori. E tutto quindi è slittato di un mese. Se non ci saranno altri problemi, comunque, l’ultimo piano operativo messo giù in Autostrada prevede di riuscire a rendere operative entro la fine di aprile tutte le interconnessioni tra la Pedemontana e la Brescia-Padova. Vale a dire che l’auto che dal Trevigiano percorrerà tutta la Pedemontana e giungerà alla barriera finale della Pedemontana, dal 1° maggio potrà percorrere poi le connessioni autostradali che l’A4 sta realizzando adesso e arrivare diretta dentro la tratta autostradale Verona-Vicenza, sia verso Milano che verso Venezia (prima si prevedeva un’apertura in due tappe). E altrettanto vale per chi dall’A4 vorrà girare verso nord ed entrare nella Pedemontana. Non sarà pronto invece a fine aprile il nuovo casello vero e proprio di Montecchio: fino a giugno resterà operativo quello attuale, che poi sarà “spento” e sostituito da quello nuovo.

Transizione complicata

Se tutto questo sarà confermato, quindi, è possibile che la Pedemontana apra entro fine gennaio, ma per i mesi di febbraio, marzo e aprile chi uscirà dalla superstrada non avrà altro sbocco che la viabilità attuale con i raccordi verso il casello A4, verso Montecchio e verso Montebello. Un periodo difficile e i sindaci di Montecchio e Brendola hanno già fatto sentire tutte le loro preoccupazioni. Unica consolazione, da fine aprile il problema sarà risolto una volta per tutte con la connessione tra le due grandi opere.

Piero Erle

Suggerimenti