«Fino a qualche tempo fa cambiavamo un finestrino laterale alla settimana. Ora siamo arrivati a uno al giorno. Ne stiamo facendo uno anche adesso». Davide Pilotto, titolare del centro “Doctor glass” di viale del Lavoro in zona industriale ovest, sostiene di non aver mai visto così tante auto con un finestrino o un deflettore in frantumi entrare nella sua officina. Per le forze dell’ordine è difficile avere un numero preciso che fotografi la reale portata del fenomeno, perché non sempre le vittime sporgono denuncia oppure richiedono l’intervento delle pattuglie del 112 o del 113. Il discorso è invece diverso per chi lavora nelle officine specializzate nella sostituzione e nella riparazione di vetri per automobili, perché i proprietari delle vetture vandalizzate dai malviventi sono costretti a rivolgersi a loro.
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Raid, danni e assicurazioni
«Va un po’ a ondate - precisa Pilotto -. Solamente la scorsa settimana abbiamo avuto nove auto con un vetro laterale rotto. In questo caso, al 99 per cento è per un furto». La cifra da sborsare non è di poco conto, soprattutto con l’inflazione galoppante di questi ultimi tempi. «Può costare dai 130 ai 250 euro, ma anche di più. Varia a seconda del modello dell’auto. Sono spese, anche se si tratta di un vetro piccolo». Pilotto aggiunge che, purtroppo, «non sempre il danno è coperto dall’assicurazione». Il motivo è presto detto: «Anche se si ha la polizza “cristalli”, ci sono alcune compagnie assicurative che non rimborsano in caso di furto. Oltre al danno, pure la beffa».
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L'impennata
Nonostante i numerosi pattugliamenti e interventi delle forze dell’ordine, i raid sulle vetture in sosta hanno subito un’impennata di recente. Così com’era accaduto anche in alcuni periodi degli anni scorsi, salvo poi calare. È pura utopia pensare che ogni strada della città possa essere presidiata da un poliziotto o un carabiniere 24 ore su 24. Ciò nonostante, è comprensibile la rabbia degli automobilisti costretti a dover mettere mano al portafoglio per far fronte a una spesa imprevista. Tra le vittime c’è anche chi è stata costretta a farlo tre volte in altrettante settimane.
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I quartieri battuti dai ladri
Dall’inizio dell’anno sono diversi i quartieri battuti dai ladri, alcuni dei quali sono stati arrestati, denunciati oppure espulsi dall’Italia. Il poco invidiabile record di zona più colpita spetta a San Bortolo, ma non se la passano meglio i residenti di San Paolo, di Laghetto, dei Ferrovieri e di zona Banche. È piuttosto lungo l’elenco di strade e parcheggi dove si sono registrati vetri rotti e razzie sulle auto. Tra queste: viale Manzoni, via Cadorna, via Durando, via Sarpi, via Prati, via Leopardi, via Galilei. E ancora: il parcheggio della stazione, via Verdi, via Lago di Garda, via Lago di Alleghe, vicolo De Campesani, via Cimone, via Saudino, piazzale Bologna e piazzetta Gioia.
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Chi sono gli autori?
L’esperienza di poliziotti, carabinieri e agenti della polizia locale (ma pure i casi di cronaca) insegnano che gli autori dei raid sono soprattutto senzatetto o tossicodipendenti, armati di martelletto frangivetro, che colpiscono a caso alla ricerca di monete e oggetti di valore lasciati a bordo dei veicoli. E che ricettano la refurtiva per acquistare qualcosa da mangiare o dosi di droga.