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Vicenza

Raid sulle auto a San Bortolo. Finestrini rotti e furti in serie

I residenti segnalano una decina di colpi tra viale Manzoni, via Cadorna, via Durando, via Sarpi, via Leopardi e via Prati

Mohamed Tafa, il cittadino tunisino irregolare che l’altro giorno è stato accompagnato dai poliziotti al Cpr di Gradisca d’Isonzo per essere espulso, non era evidentemente l’unico a prendere di mira le auto in sosta a San Bortolo. Quello che i residenti sospettavano da tempo è purtroppo diventato una certezza nel giro di poche ore. L’altra notte, ovvero quando Tafa era già fuori dai giochi, nel quartiere si è infatti registrato l’ennesimo raid con molti finestrini mandati in frantumi e abitacoli passati al setaccio.

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Almeno una decina di vetture danneggiate

Almeno una decina le vetture che avrebbero subìto danni e dalle quali sarebbero sparite monete e oggetti di poco valore. Veicoli che erano stati parcheggiati in strade diverse: da viale Manzoni a via Cadorna, da via Durando a via Sarpi, da via Prati a via Leopardi. Considerando le dimensioni della scorribanda, è difficile ipotizzare che possa essere stata messa a segno da una sola persona. Più probabile che si sia trattato di un gruppo
«Il mio telefono è squillato tra mezzanotte e mezza e l’una - racconta Marco Ciucci, uno dei proprietari delle auto colpite -. Era il mio vicino che aveva sentito un rumore in strada e, dopo essersi affacciato alla finestra, aveva notato un uomo che si allontanava in bici e la mia auto danneggiata. Poi abbiamo scoperto che era successa la stessa cosa anche a quella della mia compagna, alla quale era capitato anche due settimane fa. Non ci è stato rubato nulla. Il problema è che i casi sono sempre più frequenti. Cominciano a essere tanti. Ho saputo che la stessa notte è successo anche in altre vie e che un residente ha chiamato i carabinieri. È un disastro. Fa rabbia, anche perché questa è una zona che dovrebbe essere tranquilla». 

Il sospetto che sia una vendetta per l'espulsione del responsabile

Tra i residenti c’è addirittura chi ipotizza che il maxi raid dell’altra notte sia stato organizzato da qualcuno in risposta all’espulsione di Tafa, ritenuto dalla questura l’autore di molti dei colpi avvenuti di recente. A sostenerlo è l’avvocato Francesca Xompero: «È stato un attacco combinato ai danni di più auto, forse una vendetta. Hanno colpito in tutte le vie del quartiere. Il problema non è legato a una singola persona. È stato fatto per dare fastidio». Tra i veicoli danneggiati c’è anche quello del suo fidanzato: «La sua auto era parcheggiata sul lato sinistro di via Cadorna, quello meno illuminato, mentre la mia era dall’altra parte. Dal mio post su Facebook si evince che sono state danneggiate almeno dieci automobili e che sono stati compiuti dei furtarelli. Noi in auto non lasciamo praticamente nulla. Al mio fidanzato hanno rubato solo qualche monetina e un paio di vecchi occhiali da sole che erano nel cruscotto. Siamo subito andati a sporgere denuncia ai carabinieri in caserma e alle 9 di mattina ci hanno detto che eravamo già i terzi a farlo. Io ho risposto che a fine giornata sarebbero stati molti di più».

Diverse denunce presentate ai carabinieri

Alla caserma di via Muggia confermano che ieri sono state raccolte diverse denunce per danneggiamento e furti sulle auto in zona San Bortolo e che sono stati subito avviati gli accertamenti per tentare di risalire agli autori. La speranza degli investigatori è che qualche telecamera pubblica o privata installata in zona possa aver ripreso i responsabili in azione e che i filmati consentano di poter risalire alle loro identità. 

Valentino Gonzato

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