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Ovest Vicentino

La Tav chiude strada del Melaro? Caccia alle alternative

La soluzione alla quale lavorano i sindaci di Montecchio, Altavilla, Creazzo e Sovizzo è la creazione di due rotatorie provvisorie lungo la Regionale 11
La strada del Melaro sarà presto interessata dal cantiere per la realizzazione della Tav
La strada del Melaro sarà presto interessata dal cantiere per la realizzazione della Tav
La strada del Melaro sarà presto interessata dal cantiere per la realizzazione della Tav
La strada del Melaro sarà presto interessata dal cantiere per la realizzazione della Tav

Una, o forse due, rotatorie provvisorie sulla strada regionale 11 per tamponare la probabile chiusura della strada del Melaro. Le modifiche alla viabilità sono il tema principe per Montecchio, Altavilla, Creazzo e Sovizzo, i 4 Comuni che si affacciano nella strada regionale e che, per forza di cose, saranno direttamente o indirettamente condizionati dai cantieri della alta velocità. Di questo si è parlato nel corso di una riunione riservata fra i quattro sindaci, Gianfranco Trapula, Carlo Dalla Pozza, Carmela Maresca e Paolo Garbin, la scorsa settimana. E se ne parlerà anche oggi a Montecchio in un nuovo incontro, altrettanto riservato, a cui parteciperanno anche i tecnici di Iricav 2, il consorzio di imprese che si sta occupando della costruzione della Tav, e i tecnici della Provincia. 

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Cantieri Tav e viabilità

Sul tavolo tanti argomenti, nonostante il tema sia sempre lo stesso: come conciliare i cantieri Tav con la normale viabilità. Sebbene sia certa l’apertura, il 10 giugno, del ponte di via Battaglia rimangono incerte le date per la chiusura del cavalcavia di via Paganini, ad Altavilla, e quella di un tratto del Melaro, dal rondò nell’incrocio con via Verdi fino alla rotatoria accanto al sottopasso Olmo. Se non si dovessero trovare alternative valide per evitare la chiusura totale, o parziale, di questo tratto della Provinciale, l’unica strada che collegherà Montecchio con Vicenza rimarrà solo la regionale 11, che è già molto trafficata normalmente e che potrebbe vedersi riversare almeno metà dei 40 mila veicoli che quotidianamente percorrono la strada del Melaro.

Le soluzioni

E allora una delle soluzioni al vaglio sarebbero una, o due, rotatorie provvisorie a Tavernelle. La prima all’altezza del sottopasso di via Tabernulae, mentre la seconda probabile all’incrocio con via Cordellina. In questa maniera verrebbero, temporaneamente, spenti i tre semafori attualmente presenti. L’obiettivo sarebbe di rendere il traffico più fluido ed evitare il più possibile rallentamenti dovuti agli impianti semaforici. E non ci sarà tempo da perdere per prendere una tale decisione dal momento che i cantieri dell’alta velocità avanzano, sono ben visibili sulla Provinciale, e i tempi per il rispetto del Pnrr rimangono fissi sul calendario. 

Stazione di Tavernelle e il nodo parcheggi

Ma c’è un altro nodo che ancor di più è da risolvere a breve scadenza e riguarda la questione dei parcheggi della stazione ferroviaria di Tavernelle. Con la chiusura della fermata di Montebello almeno fino al 30 giugno, per ammodernamenti, e quella di Vicenza troppo lontana da raggiungere, quella di Altavilla diventerà la più gettonata dagli studenti e dai pendolari. Con mancanza di spazi dove lasciare le auto e con i veicoli che, dalla chiusura del grande parcheggio accanto alla stazione, vengono lasciati nel territorio di Sovizzo, creando non pochi problemi a residenti e commercianti. E se, davvero, il Melaro venisse chiuso e le due rotatorie diventassero una realtà, seppur temporanea, i quattro sindaci in contemporanea dovranno fare i conti con l’aumento, e non di poco, dei flussi viabilistici nelle strade interne dei loro paesi. Per evitare le grandi arterie congestionate sarà inevitabile che gli automobilisti cerchino di risparmiare tempo e carburante transitando, infine, nei centri dei quattro Comuni, utilizzando strade e vie fino ad oggi percorse soprattutto dai residenti. 

Antonella Fadda

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