Tra lettere e primi sopralluoghi, le procedure per gli espropri Tav iniziano a “vedersi” anche in città. Come annunciato dai tecnici Iricav Due, dopo gli incontri organizzati dall’amministrazione comunale con i cittadini coinvolti, hanno iniziato ad essere spedite ai diretti interessati le raccomandate che davano contezza dell’approvazione del progetto definitivo del secondo lotto funzionale dell’Alta capacità-alta velocità “Attraversamento Vicenza” e del coinvolgimento delle rispettive proprietà nei procedimenti di esproprio. Dopo la teoria, si arriva ora alla pratica.
Prime notifiche e offerte economiche a titolo di indennità provvisoria
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Sta entrando infatti nel vivo anche la parte “sul campo”, con le prime notifiche del «decreto di occupazione d’urgenza preordinato all’espropriazione» e dell’offerta economica a titolo di indennità provvisoria relativa al bene da espropriare. Offerta che il privato interessato potrà accettare o meno nei temi stabiliti dalla legge. Nel caso di accettazione, il cittadino riceverà un acconto pari all’80% dell’indennità concordata. Come chiarito in più occasioni da Iricav Due, i procedimenti non hanno tutti le stesse tempistiche, visto che si tratta di procedure individuali e progressive.
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In via Boccherini e via Marcello 4 condomini saranno demoliti
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Qualche movimento si sta però già notando come ad esempio nelle vie Boccherini e Marcello, dove si contano quattro condomini destinati alla demolizione e uno destinato invece a restare in piedi, perdendo però orto, parte del cortile e un piccolo box. Ed è proprio in questo complesso di cinque appartamenti che il 24 novembre il Consorzio Iricav Due procederà con l’«accertamento dello stato di consistenza» del luogo e l’«immissione in possesso dei beni», in vista dell’acquisizione di alcune aree. L’iter, quel giorno, nello specifico interesserebbe un box di 22 metri quadri per il quale sarebbe stata proposta un’indennità provvisoria di 13.900 euro. Il documento è visibile sull’albo pretorio del Comune, in quanto i diretti interessati non sarebbero risultati reperibili e per legge va data visibilità all’avviso. Si tratta, come detto, di primi movimenti. La prospettiva, in generale, è infatti di avere le prime aree libere per la fine del 2024.
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