<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
L'autostrada

Valdastico Nord in mano ai giudici. Due Comuni al Tar contro la Provincia

Il governatore Fugatti ha dato l’ok alla difesa in tribunale da Trento e Rovereto, intanto il Piano urbano resta congelato
l corridoio verso Rovereto disegnato dalla Provincia di Trento per collegarsi meglio al Veneto
l corridoio verso Rovereto disegnato dalla Provincia di Trento per collegarsi meglio al Veneto
l corridoio verso Rovereto disegnato dalla Provincia di Trento per collegarsi meglio al Veneto
l corridoio verso Rovereto disegnato dalla Provincia di Trento per collegarsi meglio al Veneto

Valdastico Nord, adesso decidono i giudici. Per dirimere il nodo del prolungamento dell’A31 oltre il confine veneto, la palla passa ora al Tribunale amministrativo. Cioè, quello a cui hanno deciso di ricorrere i Comuni di Trento e Rovereto. Lo hanno fatto per annullare tutti i provvedimenti legati alla variante al Piano urbanistico provinciale, Pup, presi dalla Provincia autonoma di Trento, in particolare, quello sul Corridoio Est che riguarda il futuro sbocco dell’A31. L’esposto tira in ballo anche l’Agenzia Arpa di Trento e il ministero delle Infrastrutture. 

La variante al Piano urbanistico provinciale in "frigorifero"

La Giunta provinciale guidata da Maurizio Fugatti aveva approvato la variante al Pup che prevedeva di allargare urbanisticamente l’area di caduta delle possibile uscite della Valdastico Nord, stabilendo una porzione importante di territorio verso Est tra la città della Quercia e Trento. Questa delibera è stata approvata due giorni prima della fine del mandato di Fugatti che poi, come noto, è stato rieletto lo scorso ottobre. Nel provvedimento di adozione della variante si dice espressamente che il piano viene adottato, «ma non trasmesso al Consiglio provinciale»: quindi viene stoppato prima del passaggio che avvia l’iter per la discussione e approvazione in aula e quindi all’operatività del piano stesso. Questo compito, si legge in delibera, «sarà lasciato alla nuova amministrazione». Ma adesso che la nuova giunta, sempre guidata da Fugatti, è operativa, il piano non è ancora stato incardinato. Anzi. Resta ancora congelato in attesa della sentenza dei giudici. 

Leggi anche
«Rovereto nuovo polo centrale e taglio ai flussi in Valsugana»

Trento e Rovereto

Questo è quanto è stato deciso nell’ultima riunione di giunta della Provincia autonoma, prima di Pasqua. Questo perché, nel frattempo, i Comuni di Trento e Rovereto hanno deciso di ricorrere al Tar. Quindi, il presidente Fugatti ha dato mandato di resistere ai due ricorsi e basta. Infatti, se i giudici dovessero in qualche modo accogliere i ricorsi, annullerebbero ogni decisione presa nel frattempo dal Consiglio. Ecco perché ora la prossima mossa spetta ai giudici. L’altra incognita riguarda il futuro dell’amministrazione comunale di Rovereto. Lì la campagna elettorale è in parte incentrata sul futuro dell’A31. In sintesi, il candidato del centrosinistra, vice e facente funzione di sindaco, Giulia Robol, ha ribadito la posizione del suo predecessore che si era dimesso per candidarsi in Provincia: no allo sbocco dell’A31 a Sud della città. In casa centrodestra la situazione è più complessa: La Lega è a favore, ma non FdI. Bisognerà attendere l’esito della chiamate alla urne previsto il 26 maggio.

Leggi anche
Elezioni a Trento: l’A31 potrebbe mutare sbocco

Il quadro 

Intanto, a chiedere con forza il prolungamento sono le categorie economiche da Confindustria Vicenza e di Trento senza dimenticare il recente appello di Confartigianato Veneto direttamente al ministro alle Infrastrutture e vicepremier, Matteo Salvini, a Padova in occasione delle presentazione delle opere del Mit in Veneto. Lui stesso aveva dichiarato che la decisione non può essere calata dall’alto: «Sono i territori che, in piena autonomia, devono decidere».

Leggi anche
Confindustria Vicenza dopo la frana: «Ora soluzioni strutturali e la Valdastico Nord»

Infine, la scadenza della concessione autostradale dell’A4 Holding: la società che gestisce il tratto della Brescia -Padova otterrebbe il rinnovo automatico se riuscisse a progettare l’A31 entro il 2026. Ma fino a quando la politica non deciderà lo sbocco è tutto fermo.

Intanto, Cav (Concessioni autostradali venete) e Regione Veneto stanno alla finestra: loro, come noto, puntano a subentrare nella concessione al posto di A4 Holding.

Leggi anche
A31 verso Rovereto, Vicenza avvisa Trento. «Inutile e costosa. Così è un nonsense»

 

Cristina Giacomuzzo

Suggerimenti