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Vicenza

Il teatro Olimpico si candida a diventare monumento nazionale

I disegni di legge del senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin e del deputato di Fratelli d’Italia Silvio Giovine danno inizio all’iter legislativo. Mobilitazione bipartisan dei parlamentari vicentini.
Il teatro Olimpico, gioiello firmato da Andrea Palladio
Il teatro Olimpico, gioiello firmato da Andrea Palladio
Il teatro Olimpico, gioiello firmato da Andrea Palladio
Il teatro Olimpico, gioiello firmato da Andrea Palladio

Vicenza ci riprova e “candida” un’altra perla del suo patrimonio a un prestigioso premio alla carriera. Il teatro Olimpico è considerato uno dei simboli più riconoscibili della città, in Italia e nel mondo, emblema del genio di Andrea Palladio. Ma nel suo curriculum manca ancora un titolo importante, che una sua illustre collega, la Basilica palladiana, ha già agguantato nel 2014, dopo un iter durato tre anni e iniziato sulla scia del grande restauro da oltre 20 milioni di euro finanziato dalla Fondazione Cariverona. È il titolo di “monumento nazionale” e per ottenerlo è iniziata una corsa bipartisan tutta vicentina che si gioca a Roma.

Due disegni di legge

È del 26 luglio la presentazione di un disegno di legge con primo firmatario il senatore di Forza Italia, Pierantonio Zanettin, e l’adesione delle leghiste Mara Bizzotto ed Erika Stefani, con Daniela Sbrollini (Italia Viva), che punta alla “Dichiarazione di monumento nazionale del teatro Olimpico di Vicenza”. Un obiettivo cerchiato in rosso anche dalle parti dell’altro ramo del parlamento, grazie al disegno di legge del deputato di Fratelli d’Italia, Silvio Giovine. Uno schieramento largo per un traguardo senza colore politico. La mobilitazione dei parlamentari vicentini è scattata in seguito all’input del consigliere delegato del Consorzio Vicenza è, Vladimiro Riva, che nei giorni scorsi ha creato un gruppo Whatsapp in cui ha coinvolto i rappresentanti berici per invitarli ad attivarsi. Dalla proposta alle carte protocollate, il passo è stato breve.

“L’iniziativa di dichiarare con legge il Teatro Olimpico di Vicenza monumento nazionale - si legge nel testo del documento depositato in Senato - trae origine dalla constatazione dello straordinario valore storico architettonico dell’opera palladiana e dalla considerazione che la dichiarazione rappresenterebbe un ulteriore fattore di attrazione turistica a favore della bellissima città di Vicenza”. Un motivo di vanto che, va detto, non prevedrebbe alcuna assegnazione di risorse, alla luce della “clausola di invarianza finanziaria” contenuta nella proposta.

I parlamentari vicentini

«Mi ero già occupato del disegno di legge che riguardava la Basilica palladiana - commenta Zanettin -. Il riconoscimento per l’Olimpico sarebbe un ulteriore fiore all’occhiello. Non credo ci siano tante città che possono fregiarsi di due monumenti nazionali. Ho subito condiviso il progetto con le colleghe vicentine che hanno firmato il documento e lo farò anche con Barbara Guidolin (Movimento 5 Stelle, ndr).

«Ho aderito convintamente e spero in una bella azione trasversale», sono le parole della senatrice Stefani, mentre Sbrollini riepiloga: «Io lo volevo fare già nella precedente legislatura, poi ci siamo fermati a causa dei Cinque stelle. Per l’Olimpico, entrare nell’elenco dei monumenti nazionali significherebbe entrare in un circuito turistico certificato dal ministero. È un gioco di squadra che faremo anche col sindaco Giacomo Possamai e l’assessore alla cultura Ilaria Fantin». Dello stesso avviso, anche Bizzotto: «L’Olimpico merita questo importante riconoscimento - dichiara la senatrice-: assieme alle colleghe e al senatore Zanettin, lavoreremo per raggiungere prima possibile questo obiettivo. Così ci sarà un motivo in più per venire a visitare il nostro splendido territorio, mai abbastanza valorizzato e conosciuto».

Obiettivo comune

Medesimi principi richiamati anche dal disegno di legge che ha come primo firmatario l’ex assessore al commercio e al turismo del Comune di Vicenza: «Avevo già affrontato il tema con Vladimiro Riva sin dai tempi del mio assessorato - le parole di Giovine -, in questi ultimi tempi ho lavorato con lui alla relazione da cui è scaturito il disegno di legge che ha già la firma di Tommaso Foti e Federico Mollicone (rispettivamente capogruppo e deputato di FdI a Montecitorio, ndr)».

Due proposte, un unico obiettivo: «La cosa importante, al netto di dove venga incardinato il disegno di legge - continua il deputato -, è che arriviamo al risultato; inserire il teatro nel circuito dei monumenti nazionali sarebbe importantissimo anche per l’attrattività di Vicenza e del centro storico».

I parlamentari vicentini

Nelle prossime ore, la platea dei promotori potrebbe allargarsi, per la Camera, a Maria Cristina Caretta (FdI) e ad Erik Pretto (Lega), che commenta: «L’iniziativa condivisa è lodevole, dato che si tratta del più antico teatro stabile coperto dell’epoca moderna, un simbolo dell’architettura di Palladio e una straordinaria meta turistica. Il mio auspicio è che il progetto permetta al monumento di acquisire ancora più visibilità nel nostro Paese perché, come spesso accade, le bellezze di casa nostra sono più apprezzate da chi viene da fuori che da noi stessi».

La sfida è appena iniziata: i testi ora dovranno passare al vaglio delle commissioni cultura di Camera e Senato. Se sarà vinta, il teatro farà compagnia anche a Monte Berico, proclamata “Zona monumentale nazionale” con regio decreto del 17 gennaio 1935. 

Laura Pilastro

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