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La proposta

Teatro Olimpico monumento nazionale: si riparte da zero

Il teatro non avrà più un suo iter in solitaria ma è stato inserito in un pacchetto con altri 44 monumenti
Il teatro Olimpico dovrà attendere ancora prima di diventare monumento nazionale
Il teatro Olimpico dovrà attendere ancora prima di diventare monumento nazionale
Il teatro Olimpico dovrà attendere ancora prima di diventare monumento nazionale
Il teatro Olimpico dovrà attendere ancora prima di diventare monumento nazionale

La “promozione” del teatro Olimpico, che dopo l’approvazione “sprint” al Senato sembrava davvero imminente, non è più dietro l’angolo. L’iter di fatto riparte da capo e i tempi per assegnare al gioiellino palladiano i galloni di monumento nazionale si dilatano. 
Il motivo? Se a palazzo Madama il “dossier” Olimpico, grazie al gioco di squadra di tutti i senatori vicentini, è andato avanti seguendo un binario proprio, con il disegno di legge confezionato dal senatore azzurro Pierantonio Zanettin approvato in tempi record in commissione cultura e approvato in tempi altrettanto record in aula con voto unanime, alla Camera si è scelto di seguire un’altra strada.
 

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Teatro Olimpico monumento nazionale, slittano i tempi

E cioè, semplificando, è stato deciso di non far viaggiare l’Olimpico su una corsia autonoma facendo votare il provvedimento bell’e pronto del Senato ma invece di inserirlo in un “pacchetto” che comprende un lunghissimo elenco di altri candidati al titolo di monumento nazionale che va, solo per fare qualche esempio, dalla Fenice di Venezia alla Scala di Milano passando per il teatro sociale di Como o il teatro municipale di Casale Monferrato. 
Traduzione: la proposta di legge adesso è in commissione alla Camera, dove si dovranno discutere gli emendamenti presentati, poi dovrà andare in aula, poi dovrà ripassare ancora per palazzo Madama. 



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In Senato non hanno accolto con favore le decisioni della Camera sull'Olimpico

Dove, va detto, i senatori non hanno accolto con particolare favore la novità. «Sono molto perplesso - afferma Pierantonio Zanettin - sul fatto che il testo, già licenziato dal Senato, per altro all’unanimità, venga abbinato alla Camera con testi alla prima lettura. Con un inevitabile allungamento dei tempi. Insieme alle colleghe Daniela Sbrollini, Mara Bizzotto, Erika Stefani e Barbara Guidolin, al Senato abbiamo lottato per non “inquinare” il testo dell’Olimpico e proteggerlo, per non allargare il perimetro ad altri monumenti, per preservare l’unicità del nostro teatro e per procederete rapidamente. È sorprendente che alla Camera si sia agito diversamente rischiando di compromettere l’iter. Speriamo ancora che si possa scindere la sorte dell’Olimpico rispetto agli altri 44 monumenti candidati». 

Ora è difficile scindere l'iter del teatro Olimpico da quello di altri 44 monumenti

Difficile che accada. Dall’altro ramo del parlamento risponde a distanza il deputato di FdI Silvio Giovine, che a sua volta aveva presentato un testo sull’Olimpico e che difende la ratio dell’iter scelto a Montecitorio: «Mi pare una polemica davvero lunare, per la prima volta da sempre siamo a un soffio da un risultato trasversale straordinario per Vicenza e c’è la volontà politica di questo governo di procedere. Le polemiche mi sembrano strumentali: è semplicemente accaduto che per una questione di organicità abbiamo deciso di accorpare in un testo unico tutte le proposte di monumenti nazionali, in un' ottica di semplificazione. Il risultato lo otterremo sicuramente, quindi non capisco certe uscite».

Il deputato di FdI Silvio Giovine:  «Il risultato? «Entro l’anno in corso».

Quando si otterrà il risultato? «Entro l’anno in corso».

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