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L'iniziativa

Il teatro Olimpico monumento nazionale: a Roma patto bipartisan tra FdI e Pd

di Roberta Labruna
Letta sottoscrive il disegno di legge di Giovine. In Senato la proposta dei parlamentari ha via libera unanime in commissione.

Il teatro Olimpico si candida a diventare monumento nazionale e a dare man forte alla richiesta è anche Enrico Letta. Già, perché, mentre ieri la proposta è finita per la prima volta in commissione cultura al Senato, nell’altro ramo del parlamento l’ex presidente del consiglio, già segretario nazionale del Pd, ha deciso di sottoscrivere il disegno di legge del deputato di Fratelli d’Italia Silvio Giovine che incassa così un sostegno pesante a questa battaglia tutta vicentina. Quella, appunto, per riuscire a far diventare il gioiello palladiano monumento nazionale.

E se a palazzo Madama l’iniziativa l’ha presa il forzista Pierantonio Zanettin, con l’appoggio delle leghiste Erika Stefani e Mara Bizzotto, della senatrice renziana Daniela Sbrollini e della pentastellata Barbara Guidolin, a Montecitorio invece è stato il “meloniano” Giovine, cui si sono aggiunti la collega di partito Maria Cristiana Caretta e il leghista Erik Pretto, a dare il la con una sua proposta di legge che convince anche chi politicamente sta dall’altra parte.

Primo via libera in Senato

L’iter, va detto, è ancora all’inizio e il canale preferenziale è palazzo Madama perché l’incardinamento del testo al Senato portato avanti da Zanettin blocca quello della Camera. Ed è proprio qui, al Senato, che la proposta è finita per la prima volta sul tavolo della commissione con un via libera all’unanimità. «Questo riconoscimento rappresenterebbe anche un ulteriore elemento di attrattività turistica per la nostra meravigliosa città. Si tratta di una battaglia sacrosanta che vogliamo vincere con il gioco di squadra», dicono all’uscita dalla commissione Sbrollini e Zanettin. Intesa bipartisan. Cui si è aggiunto anche l’esponente del Pd Andrea Crisanti.

E alla Camera Letta sottoscrive il disegno legge di Giovine

Ma è alla Camera che il marchio della trasversalità assume un peso specifico notevole perché arriva la “sponsorizzazione” di Letta. L’ex premier, infatti, che alle ultime elezioni politiche è stato eletto in parlamento nel collegio di Vicenza, quando ha saputo del disegno di legge di Giovine ha deciso anche lui di farsi avanti per supportare la “promozione” dell’Olimpico allargando il fronte bipartisan.

«L’Olimpico – mette a verbale Giovine – è il teatro coperto più antico del mondo, simbolo del genio del Palladio, penso sia doveroso nei confronti della storia della nostra città costruire un percorso iniziato con Vladimiro Riva che consenta di arrivare presto al risultato che permetterebbe di garantire un’ulteriore attrattività alla nostra città, anche in termini di futuri finanziamenti. Mi fa piacere che tanti parlamentari, a prescindere dal colore politico, siano della partita e tra questi anche l’ex presidente del consiglio Letta». Anche questo è un punto a favore.

Vicenza ci crede

E Vicenza ci crede. «Il teatro Olimpico – spiegava tempo fa il sindaco Giacomo Possamai – ha tutte le caratteristiche per essere monumento nazionale, come è avvenuto per la Basilica palladiana nel 2014, per questo sosteniamo la candidatura del grande architetto promossa da Vladimiro Riva del Consorzio Vicenzaé appoggiata da numerosi parlamentari vicentini di differenti forze politiche». 
La sfida è ancora lunga ma il fatto che siano tutti d’accordo è un buon punto di partenza. 

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