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La fusione

Tutti d’accordo, nasce Sovizzo. Gambugliano sarà una frazione

Le amministrazioni hanno scelto il nome del nuovo Comune mentre prosegue l’iter per l’unione. Si vota in ottobre
I primi cittadini Matteo Forlin, di Gambugliano, e Paolo Garbin, di Sovizzo TROGU
I primi cittadini Matteo Forlin, di Gambugliano, e Paolo Garbin, di Sovizzo TROGU
I primi cittadini Matteo Forlin, di Gambugliano, e Paolo Garbin, di Sovizzo TROGU
I primi cittadini Matteo Forlin, di Gambugliano, e Paolo Garbin, di Sovizzo TROGU

Sovizzo e Gambugliano diventeranno... Sovizzo. Deciso il nome del nuovo Comune che dovrebbe nascere entro i prossimi mesi e che unirà le due comunità da sempre vicine e che negli ultimi anni lo sono state sempre di più, unificando servizi e uffici comunali. L’annuncio del nome è stato dato l’altra sera ai gambuglianesi dal sindaco Matteo Forlin in una assemblea pubblica dove ha voluto spiegare tutti i passaggi passati e futuri e soprattutto i motivi per cui il nuovo Comune non si chiamerà, come auspicato dalla sua amministrazione, Sovizzo-Gambugliano. «L’amministrazione sovizzese non la pensa come noi purtroppo – ha detto – e ritiene che il nome del nuovo Comune debba essere “Sovizzo” perché altrimenti i propri cittadini non voterebbero favorevolmente al referendum di ottobre». Dal versante vicino il collega Paolo Garbin specifica: «Tengo a precisare che sarà il Comune che avrà nome Sovizzo, e Gambugliano e la frazione Monte San Lorenzo non verranno cancellati, anzi. Resteranno entrambi. Basti pensare come accade con la frazione di Montecchio, Valdimolino, i cui abitanti dicono di essere valmolinesi, mica montecchiani».

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I benefici

Entrambi i sindaci evidenziano i benefici che la fusione porterà per tutti i residenti, i 7.800 di Sovizzo e gli 800 di Gambugliano: «I vantaggi saranno innegabili soprattutto per chi risiede a Gambugliano – prosegue Garbin -. Lo stanno già toccando con mano visto che abbiamo convenzionato praticamente tutte le attività. I tempi sono maturi: l’obiettivo è andare a votare e far nascere il nuovo ente che beneficerà in 10 anni di 9 milioni di euro, grazie alla fusione». «Siamo consapevoli che ciò che abbiamo fatto in questi 4 anni - aggiunge Forlin - quasi sicuramente non saremmo riusciti a realizzarlo senza la buona collaborazione con Sovizzo: dalla riqualificazione dell’area dell’ex scuola di Monte San Lorenzo, che sta per essere ultimata, alla messa in sicurezza di alcune strade come le vie Rudella e XI Settembre, che siamo riusciti a realizzare grazie all’ufficio tecnico unito e ai dipendenti di Sovizzo, ma anche al nuovo ufficio di assistente sociale e il nuovo mezzo che potrà trasportare persone non deambulanti sia per Sovizzo che per Gambugliano. Ho fatto solo tre esempi ma sono tante le opportunità che siamo riusciti ad ottenere con questa collaborazione». E prosegue: «Se queste opportunità venissero meno, la futura amministrazione di Gambugliano avrebbe grossissime difficoltà i prossimi 5 anni sia a fare opere pubbliche sia a chiudere il bilancio senza un aumento delle aliquote visti i rincari di questi anni». 

L'iter avanza

Intanto nelle prossime settimane l’iter dell’unione proseguirà: entro il 30 aprile i due consigli comunali dovranno deliberare il progetto di fusione. Ad ottobre la Regione istituirà il referendum nei 2 paesi in cui si chiederà ai cittadini se sono favorevoli o meno. Se si raggiungesse il quorum, fissato al 40% a Sovizzo e al 50% a Gambugliano, e vincesse il “sì”, il 31 dicembre entrambi i consigli decadranno. Verrà quindi nominato un commissario fino a nuove elezioni che dovrebbero essere a maggio 2024. 

 

Antonella Fadda

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