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Ovest Vicentino

La Pedemontana Veneta slitta ancora: la rabbia di categorie economiche e sindaci. La replica di Zaia

Dopo l'ennesimo rinvio dell'apertura della Spv, che dovrebbe avvenire non prima del giugno 2023.
Il tratto della Pedemontana fra Brogliano e Montecchio che è ancora chiuso
Il tratto della Pedemontana fra Brogliano e Montecchio che è ancora chiuso
Il tratto della Pedemontana fra Brogliano e Montecchio che è ancora chiuso
Il tratto della Pedemontana fra Brogliano e Montecchio che è ancora chiuso

Delusione ed amarezza nel mondo produttivo e cittadino della valle dell'Agno alla notizia di un altro slittamento, l'ennesimo (ottobre 2022, marzo 2023, giugno 2023) dell'apertura della Superstrada Pedemontana Veneta, comunicato dal governatore Luca Zaia. Solo un mese fa, l'ingegner Elisabetta Pellegrini, direttore della struttura di progetto della Spv, aveva confermato che il tratto Valle Agno (Brogliano) - Montecchio Maggiore sarebbe stato aperto a fine marzo del prossimo anno. A dire il vero la data era stata accolta con una punta di scetticismo dalle categorie economiche, abituate ormai a dilazioni e spostamenti della consegna dei lavori pubblici, ma nutrivano ottimismo che fosse la data giusta per vedere aperta una strada di 68 chilometri che avrebbe fatto da cerniera all'asse industriale pedemontano. Ora si dovrà attendere il giugno prossimo per vedere finito e aperto il tratto della Spv, tunnel Castelgomberto-Malo compreso, altri sei mesi.

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Le reazioni

«Mi dispiace ripetermi - ha detto Giuseppe Fortuna, past president del mandamento Ovest Vicentino di Confindustria, delegato alle infrastrutture - ma quando ho commentato il penultimo rinvio, avevo detto di augurarmi che fosse quello definitivo: non è così. Le date sono importanti per le scadenze aziendali, non sembra altrettanto per la consegna dei lavori pubblici: ancora una volta spero che a giugno si possa viaggiare sulla Spv, che rappresenta una rivoluzione per il trasporto merci delle imprese e di conseguenza un miglioramento della competitività delle nostre valli, e costituisce una liberazione dal traffico pesante dai centri abitati. Offrirà una migliore qualità della vita per le persone e per i lavoratori. Sono rassegnato, ma resto fiducioso, noi come imprenditori abbiamo in tutti i modi sollecitato questa opera viaria ed ora ancora di più la sua ultimazione». «La notizia dello slittamento produce solo delusione - aggiunge Debora Vigolo, presidente del raggruppamento Confartigianato Valle Agno -. Speravo che quello di marzo 2023 fosse l'ultimo rinvio, invece ecco l'ennesima brutta sorpresa. Ma non si dimentichi che nel modo produttivo il tempo è denaro. Non si deve più perdere tempo, perché per le aziende vuol dire avere costi aggiuntivi che pesano inevitabilmente sui bilanci». «Non vorrei che di questo passo, con lo spostamento di date nel terminare i lavori, i cittadini e gli imprenditori perdano la fiducia nelle istituzioni - aggiunge Ruggero Camerra, presidente del raggruppamento Confartigianato di Montecchio Maggiore -. Dobbiamo dare certezze. Un esempio su tutti: diciamo una volta per tutte quando il nuovo ponte del cavalcavia sarà terminato. Si parla di fine febbraio, ma uno sguardo al cantiere dice un'altra realtà. Basta lusinghe, servono risposte certe».

Ma anche i sindaci non stanno a guardare. «Questo ennesimo rinvio fa arrabbiare un territorio che ha subito danni e disagi di vario genere e che comunque si è sempre dimostrato collaborativo per la realizzazione della infrastruttura, cosa che a parti invertite non si è sempre verificata - ha detto il sindaco di Castelgomberto Davide Dorantani -. Questi continui annunci di apertura, seguiti da nuove date più avanti nel tempo, non consentono alle amministrazioni e alle associazioni di categoria di potere fare una programmazione certa del futuro. Siano dati tempi sicuri, una volta per tutte». Sulla stessa lunghezza d'onda il sindaco di Cornedo, Francesco Lanaro: «Non è una bella notizia, non vorrei che la gente perdesse fiducia nelle amministrazioni con tutti questi rinvii». «Non me la sento di credere che sia l'ultima data dell'apertura della Spv», ha concluso Fiorenzo De Franceschi, presidente del mandamento di Confcommercio di Valdagno.

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La replica di Zaia

A sindaci e categorie economiche ha replicato il governatore Luca Zaia, che sul tema Pedemontana ha voluto aprire una parentesi nel corso del punto stampa che si è tenuto oggi (venerdì 30 dicembre) a palazzo Balbi. «Ho letto che c'è gente insoddisfatta - ha detto Zaia -. Noi non abbiamo mai dato brutte notizie, abbiamo sempre detto che nel 2023 si apre la Pedemontana, non capisco perché c'è qualcuno che dice che c'è stato un ulteriore ritardo. Andate a prendere tutte le mie dichiarazioni, troverete primavera 2023 fino a Montecchio e poi entro il 2023 il casello, che però non dipende da noi, non siamo noi a realizzare il casello. Ma le date sono quelle».

Aristide Cariolato

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