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VICENZA AL VOTO

L'ultima giornata elettorale degli altri candidati

Si chiude la lunga campagna e i contendenti per la poltrona di palazzo Trissino lanciano sul campo le proprie proposte
I candidati sindaco, l'ultima giornata

S'è chiusa la campagna elettorale. Se Francesco Rucco, candidato sindaco del centrodestra e sindaco uscente, e Giacomo Possamai, candidato sindaco del centrosinistra, hanno scelto rispettivamente il Totem e Corte dei Bissari per le ultime dichiarazioni prima del voto, gli altri sfidanti si sono concessi un'ultima giornata (quasi) di relax, dedicandosi sull'incontro con le persone o alle ultime proposte da lanciare. 


Lucio Zoppello: «Un nuovo Menti a est Al suo posto l'università»
 

Una nuova geografia sportiva e universitaria. La proposta con cui Lucio Zoppello chiude la campagna elettorale corrisponde a una rivoluzione tra viale Trissino e viale dello Stadio, con riflessi anche sulla mobilità. L'idea che il candidato sindaco di Rigeneriamo Vicenza, accompagnato dall'aspirante consigliere Andrea Maroso, ha lanciato ieri da sotto la tribuna distinti del Menti, ha come fulcro il trasferimento dello stadio a sud di strada di Bertesina, dopo il cavalcavia. «Una soluzione - spiega Zoppello - che, oltre a permettere la realizzazione di un impianto sportivo più moderno su un terreno comunale in comodato ma a carico della società sportiva, darebbe anche una risposta ai disagi causati al quartiere dalle manifestazioni sportive, tra caos e carenza di parcheggi. Naturalmente alcuni elementi del Menti dovrebbero rimanere per ragioni affettive, come largo Paolo Rossi». Non finisce qui. Perché la proposta, «una volta liberata l'area - prosegue il candidato -, è quella di pensare allo sviluppo dell'università, realizzando sul sedime dell'impianto un campus, con aule e laboratori». Destinando «l'ex caserma Borghesi ad alloggi per studenti». Nuovi punti di riferimento da collegare tra loro. «La ferrovia Vicenza Schio, nel tratto urbano, sarà una linea tpl che partendo dalla stazione si fermerà all'università, in via Calvi, a Parco città e Anconetta. In mezzo ci sarà la fermata del nuovo stadio, in maniera che il parcheggio dell'impianto sportivo venga sfruttato come parcheggio di interscambio per accedere al centro».  

(Laura Pilastro)

Claudio Cicero: «Tav, serve una moratoria Si sono persi cinque anni»
 

«Ho passato la giornata facendo quello che ho fatto dall'inizio della mia campagna, che poi è ciò che ho sempre fatto da amministratore: ho incontrato i cittadini». L'ultimo giorno di campagna elettorale Claudio Cicero lo ha trascorso nello stesso modo in cui ha trascorso le ultime settimane, compresa una puntatina in viale Risorgimento dove gli hanno segnalato che l'asfalto ha ceduto e si sono create pozze d'acqua. «Per me non hanno senso le kermesse elettorali, io guardo al concreto: ascolto le persone e trovo soluzioni ai problemi». Per Cicero, ex assessore alla mobilità, candidato sindaco con la sua civica Impegno a 360°, di problemi la città ne ha molti. A partire dalla Tav: «Sono stati persi 5 anni per colpa di Rucco, ma siamo ancora in tempo per sistemare le cose. Chiedo una moratoria del progetto da Ponte Alto e Setteccà e mi batterò come un leone». Cicero non è nuovo alle campagne elettorali, con la sua civica di centrodestra è stato spesso nelle passate Comunali l'ago della bilancia, ma questa non gli è piaciuta: «È stata una brutta campagna, anomala, perché il sindaco uscente, avendo pochi risultati da portare, ha cercato di avvelenare il clima attaccando tutto e tutti: non ha giovato a un dibattito sereno e costruttivo». Ora ci siamo. «Previsioni? Siamo moderatamente ottimisti. Io non ho paura di misurarmi con il consenso. Spero che i vicentini mi diano fiducia perché penso di poter essere utile. Se invece non sarà così, non tornerò in consiglio». Se per lui la partita decisiva è quella di domenica e lunedì, è però convinto: «Ci sarà il ballottaggio».

(Roberta Labruna)

 

Edoardo Bortolotto: «Nuova visione della città per guardare al futuro»

 

Il Movimento cinque stelle ha chiuso la campagna elettorale giovedì, a Debba, con un incontro pubblico. La giornata di ieri, quindi, per il candidato sindaco Edoardo Bortolotto, è stata quella degli ultimi dettagli che hanno concluso un mese «che mi ha arricchito». «Il nostro programma è nuovo e innovativo per Vicenza - spiega l'avvocato che corre per la carica di primo cittadino - Siamo gli unici ad aver portato una nuova visione della città che, fino a oggi, è mancata con progetti di breve respiro senza una chiara indicazione su dove portare la città e una chiara destinazione su dove indirizzarla per affrontare le sfide del futuro». Tutto questo, aggiunge Bortolotto «senza dimenticare le persone più fragili e deboli, con particolare attenzione inoltre alla salute e anche all'ambiente». E, quindi, come è stato il primo approccio con la politica per Bortolotto e quale il bilancio di questa prima campagna elettorale? «Stamattina abbiamo partecipato a un'ultima tribuna elettorale a Venezia e ora sto concludendo le ultime telefonate e le ultime comunicazioni con le associazioni e i cittadini che ci hanno contattato in questi giorni. È stata un'esperienza per confrontarmi con un mondo che non conoscevo, quello della politica con cui non avevo mai avuto contatti. E stata un'esperienza arricchente sotto tutti i punti di vista. Ho avuto la possibilità di confrontarmi con situazioni che non conoscevo direttamente, come per esempio il terzo settore, ma è stata anche una maturazione personale con una sfida che non avevo mai affrontato».

(Karl Zilliken)

 

Annarita Simone: «La salute al primo posto. Allarme carenza medici»

 

L'ultimo appuntamento sotto la pioggia, per la candidata sindaca Annarita Simone e una rappresentanza della sua lista La Comune che raggruppa Unione popolare, Partito del sud e Pci, è stato davanti alla sede Ulss 8 di corso San Felice. Un luogo scelto perché «al primo posto viene messa la salute dei cittadini e abbiamo scelto questo presidio perché stanno scomparendo i medici di base ma anche quelli ospedalieri - spiega la candidata Simone - Molta gente sta avendo difficoltà ad accedere alle cure non possono rivolgersi alle strutture provate perché si ritrovano in difficoltà economiche. In più, ci sono tempi eterni per una visita».Un altro punto su cui insiste Simone è quello del peso dei territori nelle scelte delle Ulss: «Non crediamo nella figura del direttore delle Asl nominato dalla regione e non dai territori - la spiegazione - Se la conferenza dei sindaci nominasse il cda, questo avrebbe più il polso della situazione». In chiusura del presidio, Simone ha ricordato che «c'è infine il discorso delle paghe basse del personale della sanità pubblica, medici compresi, che spinge tutti a preferire un impiego nel privato». Che campagna è stata per Annarita Simone e La Comune? «Questa campagna é stata molto impegnativa ma bella e appassionante - ha concluso con il sorriso sulle labbra la candidata Simone - Devo dire che hanno dato modo a tutti di poter concorrere allo stesso modo e, come lista, abbiamo avuto una grande opportunità per farci conoscere. Sono convinta che siamo riusciti ad avvicinare un po' gli elettori. È stata di sicuro un'esperienza intensa, in cui ho pianto e riso». 

(Karl Zilliken)

 

Stefano Crescioli: «A difesa di diritti e libertà Il commercio va aiutato»
 

La campagna elettorale di ContiamoCi! si è conclusa in piazza Matteotti giovedì sera, con il maltempo che non ha impedito a simpatizzanti, sostenitori, candidati consiglieri e i vertici dell'associazione nata per contrastare l'obbligo vaccinale e del green pass durante la pandemia, di raccogliersi per suonare la carica in vista del voto di domani e lunedì. Ma l'ultima battuta spetta al candidato sindaco, il medico Stefano Crescioli, che prima del silenzio elettorale rivolge un ringraziamento agli elettori: «Non sono un professionista della politica, ho cercato di documentarmi il meglio possibile per rispondere alle richieste della città. Non nego la delusione per la scarsa partecipazione dei giovani». Poi l'appello al voto, che fa leva soprattutto sul tema principe della lista: «Gli elettori sappiano che tutti gli altri sei candidati non si sono mai espressi per la tutela dei diritti dei cittadini. Non penso, quindi, sia difficile scegliere chi si schiera in prima linea per la libertà». Crescioli si riferisce «al diritto di libera espressione, di potersi muovere, al diritto al lavoro, a quello della scelta farmaceutica. In questi anni è stata negata la libera espressione del pensiero». L'appello continua sui temi della città: «Noi vogliamo prima di tutto rimettere in funzione le attività commerciali e artigianali della città, quello è importante perché funzioni tutto il resto. Attività che ora sono schiacciate dagli alti costi di gestione, da tasse e balzelli. Per fare questo bisogna rendere la vita più semplice a chi vuole aprire un negozio. Se c'è un problema affitti, occorre calmierare le pretese. Un intervento del genere migliorerebbe la sicurezza di tutti, evitando il degrado».

(Laura Pilastro)

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