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Allarme in Veneto

Shopping natalizio e assembramenti fuori controllo: Zaia convoca i sindaci

Così si presentava Verona domenica 13 dicembre (foto Marchiori)
Così si presentava Verona domenica 13 dicembre (foto Marchiori)
Così si presentava Verona domenica 13 dicembre (foto Marchiori)
Così si presentava Verona domenica 13 dicembre (foto Marchiori)

«Mi sembra chiaro che non abbiamo più paura di morire. Io non sono per uno stato di polizia, ma deve essere chiaro a tutti che certi comportamenti hanno delle conseguenze. Nonostante la zona gialla, io ho adottato un’ordinanza che chiudeva le grandi e medie strutture di vendita al sabato, tutti i negozi alla domenica e imponeva un cliente ogni 20 metri quadrati. Ma il punto è che il Veneto, come le altre regioni, ha accettato la classificazione nazionale. Fatta non dal circolo della scopa, ma dall’Istituto superiore di sanità retto dal professor Brusaferro, che gode della mia stima». Così il governatore del Veneto Luca Zaia sul "Corriere della sera". 

 

«Il nostro picco di ricoveri in lockdown è stato il 4 aprile con 2.028 ricoverati - osserva - oggi siamo a 3.244 ricoverati. In intensiva, la punta massima era stata di 356 persone, oggi siamo a 369». Cosa sta succedendo? «Lo vedete in tutti i telegiornali: questo weekend le città italiane sono state prese d’assalto. Per rimanere in Veneto, il sindaco di Treviso, Marco Conte, ha dovuto chiudere il corso a metà pomeriggio perché è venuto fuori che, su una città di 80mila persone, a spasso per il centro in quel momento c’erano oltre 50mila persone».

 

«Oggi per alcuni il Covid è un problema dell’ospedale, è la parte triste della vicenda - rileva - e poi diciamolo: c’è una cultura strisciante e ripugnante secondo cui questa è la malattia degli anziani. Ma gli over 70 hanno il diritto di vivere come tutti». Un’ulteriore restrizione non sarebbe opportuna? «Oggi incontrerò i sindaci di tutti i capoluoghi di provincia per valutare la situazione. A me sembra davvero strano il dover fare un’ordinanza per qualcosa che è già previsto dalla legge. E dunque, dovrei fare un’ordinanza per dire di rispettare la legge?».

 

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ASSEMBRAMENTI FUORI CONTROLLO. Ieri su Facebook anche il Gruppo consiliare del Pd Veneto aveva lanciato l'allarme. «La giornata di ieri non può che destare una forte preoccupazione. In uno scenario che vede già il Veneto in pesante difficoltà sul fronte dei contagi e delle vittime, gli assembramenti registrati nelle principali città sono segnali allarmanti di una situazione che appare fuori
controllo». «Non bastano più - proseguono i consiglieri dem - gli appelli alla responsabilità dei cittadini da parte del presidente Zaia. È evidente che di fronte a un quadro che si presenta sempre più serio servono misure e ordinanze chiare, che non siano "usa e getta" dopo qualche giorno e che diano un messaggio preciso alla cittadinanza: il Veneto non può più permettersi di temporeggiare di fronte a un bollettino - concludono - che segna cento decessi ogni giorno».

 

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