<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Veneto

L'addio a Miriam, investita e uccisa da un'auto. La madre allontana il fidanzato: «Vai via»

A Onè di Fonte i funerali di Miriam Ciobanu. La madre e la sorella hanno avvicinato il ragazzo con cui la 22enne aveva trascorso l'ultima serata prima dell'incidente invitandolo ad andare via.
Il dolore dei familiari di Miriam Ciobanu
Il dolore dei familiari di Miriam Ciobanu
Il dolore dei familiari di Miriam Ciobanu
Il dolore dei familiari di Miriam Ciobanu

«Per piacere, vai via, dovevi capirlo da solo»: non ha fatto una piega Tommaso Dal Bello, il fidanzato di Miriam Ciobanu, di fronte al fermo invito della mamma Adriana e della sorella Charlie alle esequie della ventiduenne rimasta uccisa nel terribile incidente stradale del primo novembre a Pieve del Grappa.

In modo molto discreto, appena si sono accorte della presenza del giovane, ancora con le stampelle del precedente incidente dove era stata coinvolta anche Miriam, lo hanno avvicinato e invitato a lasciare la scalinata della chiesa parrocchiale, dove seguiva defilato l'ultimo saluto alla ragazza. Un segnale che se sarà già molto difficile, se non impossibile, accettare la perdita di una figlia amatissima, lo sarà altrettanto ricomporre i rapporti, dopo quella maledetta serata.

Anche il papà di Miriam, Giovanni, nei giorni scorsi ha imputato al giovane la grande responsabilità di aver lasciato che la figlia abbandonasse l'auto e si dirigesse a piedi verso il punto dove poi è stata travolta dall'auto guidata dal 23enne operaio sanzenonese Alessandro Giovanardi, ora con obbligo di permanenza nel suo paese, in attesa delle decisioni della giustizia. «Sono pieno di rabbia - aveva dichiarato nei giorni scorsi il papà - anche se io non avevo sentito la telefonata di Miriam alle 3 di notte, loro potevano insistere a telefonarmi dopo che si era allontanata per avvertirmi che si era avviata a piedi verso casa. Invece non l'hanno fatto». Una eventualità che secondo papà Giovanni avrebbe salvato la vita a sua figlia.

La disperazione del padre di Miriam
La disperazione del padre di Miriam

Leggi anche
Scarcerato il 23enne che ha investito Miriam. Il padre: «Mia figlia all'obitorio, lui già libero»

Tre paesi uniti nell'addio a Miriam Ciobanu

Poche persone, solo quelle più vicine, si sono accorte di questa parentesi alla fine della celebrazione che ieri pomeriggio ha radunato oltre cinquecento persone nella chiesa di Onè di Fonte dove in tanti hanno seguito le esequie all'aperto: tantissimi gli amici di Miriam, della sua famiglia, i colleghi di lavoro di papà Giovanni che hanno accolto la bara in legno chiaro arrivata dall'obitorio di Montebelluna. Il funerale è stato celebrato dal parroco di Onè don Gabriele Fregonese, mentre hanno voluto essere presenti i tre sindaci le cui comunità sono state coinvolte da questa tragedia: quella di Fonte con Massimo Tondi, quella di Pieve del Grappa con Annalisa Rampin e quella di San Zenone con Fabio Marin.

Leggi anche
Studentessa travolta e uccisa. Il padre dell'investitore: «Mio figlio distrutto, voleva farla finita»

 

L'omelia: «Qui con la forza di quello che è un arrivederci»

Don Gabriele nella sua omelia ha più volte ripetuto la parola "bellezza" in riferimento a Miriam: «Nessuno di noi vorrebbe essere qui oggi, ci siamo con la forza e la speranza che ci arriva da questo arrivederci. Tu sei bella Miriam nella tua giovinezza, nel tuo essere figlia, bella anche nel tuo nome che tra i significati ha anche quello de "l'amata". C'è la bellezza dei tuoi sogni con cui hai sempre cercato il senso della vita. In questo momento straziante, nella preghiera di chi crede e di chi non crede, vogliamo parlare di bellezza, non quella effimera, ma quella che oggi è nascosta dal dolore. Miriam, dacci la forza di guardare quella bellezza che ci appartiene». Al termine, il feretro è stato avviato verso la cremazione, ma prima della sua partenza la famiglia si è intrattenuta a lungo con chi ha partecipato alla funzione, salutando tutti coloro che anche solo con la loro presenza hanno portato un abbraccio, una parola di conforto ai genitori, alla sorella e ai nonni che hanno perso il più caro dei loro affetti. 

Suggerimenti