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Italia

«Vite strappate da una violenza stupida». L'ultimo saluto all'ambasciatore e al carabiniere uccisi in Congo

I feretri dell'ambasciatore Attanasio e del carabinieri Iacovacci (foto ANSA/ALESSANDRO DI MEO)
I feretri dell'ambasciatore Attanasio e del carabinieri Iacovacci (foto ANSA/ALESSANDRO DI MEO)
Funerali di Stato per Attanasio e Iacovacci

Funerali di Stato per l'Ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci uccisi in un agguato in Congo. I feretri, avvolti nel tricolore sono stati trasportati nella chiesa dai carabinieri del 13/o reggimento, quello di Iacovacci. Presenti il premier Mario Draghi, i ministri Lorenzo Guerini, Luigi Di Maio, Luciana Lamorgese, Giancarlo Giorgetti e i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Maria Elisabetta Casellati, oltre alle famiglie degli scomparsi.

In prima fila, oltre ai rappresentanti delle massime istituzioni italiane, tra i familiari delle vittime c'è la moglie di Luca Attanasio, la fidanzata e il fratello di Iacovacci. A celebrare i funerali di Stato dei due italiani uccisi in un agguato in Congo è il cardinale Angelo De Donatis.

 

Funerali di Stato per Attanasio e Iacovacci a Roma, bare avvolte nel tricolore

 

«C'è angoscia per i troppi uomini invaghiti dal denaro, che tramano la morte del fratello». C'è «angoscia» perché la giustizia è «disattesa». Luca Attanasio e Vittorio Iacovacci «sono stati strappati da questo mondo dagli artigli di una violenza stupida e feroce, che porterà altro dolore. Dal male viene solo altro male». Così il vicario del papa Angelo De Donatis nella sua omelia durante i i funerali. Il cardinale De Donatis ha anche portato il cordoglio di papa Francesco.

 

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Il personale diplomatico del ministero degli Esteri ha voluto onorare il collega e amico Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci uccisi in un agguato in Congo. All'ora d'inizio dei funerali di Stato i diplomatici, che non hanno potuto partecipare alla funzione nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma per il contingentamento causato dal Covid, sono scesi nel piazzale antistante la Farnesina e si sono raccolti in silenzio. Distanziati e con la mascherina, hanno preso parte numerosi all'iniziativa.

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