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VICENZA

Vannacci all’Astra. La Piccionaia si dissocia

Il centro di produzione teatrale prende le distanze dall’evento. «Declinata la proposta di gestire la biglietteria»
Bufera sulla presentazione del libro di Vannacci
Bufera sulla presentazione del libro di Vannacci
Bufera sulla presentazione del libro di Vannacci
Bufera sulla presentazione del libro di Vannacci

Non si placano le polemiche scatenate dalla tappa vicentina che Roberto Vannacci ha messo in calendario per presentare il suo nuovo libro “Il coraggio vince. Vita e valori di un generale”, un seguito del primo lavoro in cui il militare esprimeva opinioni contro gay, femminismo e migranti. Dopo le critiche di Arcigay e le proteste di Anpi e Bocciodromo, che hanno annunciato mobilitazioni, è La Piccionaia a intervenire prendendo le distanze dall’evento in programma sabato 23 marzo alle 17, al teatro Astra, cioè all’interno della sala per spettacoli che il Comune ha affidato in concessione al centro di produzione teatrale.

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La Piccionaia: «Non c'è collaborazione»

L’appuntamento - è il senso della nota diffusa ieri - nasce da una richiesta di utilizzo degli spazi del teatro, inoltrata direttamente al Comune. Anzi, la decisione di affidare il servizio di biglietteria al teatro comunale - sul relativo sito è possibile acquistare i biglietti - deriverebbe proprio dal rifiuto opposto da La Piccionaia alla richiesta di collaborazione avanzata dagli organizzatori.

«L’Astra è in concessione a La Piccionaia per svolgere un programma teatrale e gestire l’immobile - specifica la direzione -. All’interno di questa concessione, all’amministrazione è riservato un numero di giornate per il noleggio della sala. Ciò significa che chiunque può fare domanda di utilizzo del teatro attraverso il portale del Comune pagando una quota».

Morellato & Cruciani

Ed è questo l’iter seguito dai promotori dell’evento, curato da Michela Morellato, con la partecipazione del giornalista radiofonico e conduttore de La Zanzara, Giuseppe Cruciani. «Si tratta di una procedura pubblica su cui La Piccionaia non ha nessuna possibilità di influenza», chiariscono i vertici, aggiungendo di aver «declinato la proposta di Vannacci e dei suoi sponsor, di gestire l’evento con il proprio personale e la propria biglietteria, vedendola in contrasto con il lavoro portato avanti quotidianamente che va in una direzione opposta alle idee promulgate dal Vannacci».

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La clausola antifascista

L’evento ha riportato all’attenzione il tema della clausola antifascista per la concessione di spazi comunali. Un dibattito cui Cruciani sul profilo “X” de La Zanzara ha reagito così: «Perché uno per affittare una sala di un Comune o avere una commessa pubblica (parlo del comune di Vicenza) deve fare per forza una dichiarazione di antifascismo? Allora perché non firmare una dichiarazione contro la guerra in generale?». E ancora: «Vannacci si rifiuta di dichiararsi antifascista, non vuole nessun bollino di qualità. Il generale ha perfettamente ragione!».

Laura Pilastro

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