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SOVIZZO/GAMBUGLIANO

Nasce il nuovo Comune. A giugno si vota il sindaco

Voto unanime dal Consiglio regionale per la fusione e ok alla pubblicazione a gennaio sul Bur: poi scatta il commissariamento
L’assessore Calzavara in Consiglio regionale
L’assessore Calzavara in Consiglio regionale
L’assessore Calzavara in Consiglio regionale
L’assessore Calzavara in Consiglio regionale

Quel matrimonio s’ha da fare.E, alla fine, così è stato. In barba a quei 25 voti mancanti per raggiungere il quorum del referendum dello scorso fine ottobre. La cerimonia, chiamiamola così, è avvenuta ieri pomeriggio a Venezia, a palazzo Ferro Fini. Lì il Consiglio regionale ha votato all’unanimità per la fusione tra i Comuni di Sovizzo e di Gambugliano.

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Un voto fondamentale

Un voto fondamentale e molto atteso dalle due comunità, come è stato sottolineato dai due consiglieri vicentini che ieri hanno preso parola in aula, Stefano Giacomin, Lega, e Chiara Luisetto, Pd. L’assessore ai rapporti con gli enti locali, Francesco Calzavara, ha sottolineato come il Veneto riduca così il numero dei Comuni arrivando a quota 560. «E sono ancora troppi - dichiara -. Con questo passaggio si chiude un primo round di applicazione della nuova legge sulle fusioni. Il Veneto deve iniziare a ripensarsi e a ridurre la frantumazione degli enti locali lasciando spazio a forme di miglioramento ed efficienza per i servizi ai cittadini attraverso razionalizzazioni come questa fusione, appunto, o il processo di unione. Speriamo che il percorso fatto da Sovizzo e Gambugliano abbia dato fiducia anche ad altre amministrazioni per comprendere che è possibile fondersi e ci sono gli strumenti corretti per farlo».

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Decisivo l'emendamento

Calzavara ha presentato e fatto approvare un emendamento per definire la pubblicazione sul Bur, bollettino regionale, del provvedimento che equivale a stabilire la data di quando rendere operativa la fusione. Solo allora infatti il prefetto può sciogliere i consigli e inviare il commissario. «Per evitare il lungo periodo di commissariamento - motiva - è stata scelta la data di pubblicazione: il 22 gennaio». Il 9 giugno (si vota pure per le europee) i cittadini di quei territori saranno chiamati per la prima volta a votare il nuovo e unico sindaco e consiglio. 

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La storia della fusione

Giacomin ha presentato in aula la storia della fusione, spiegando come l’esito referendario abbia stupito: «Di solito sono i piccoli Comuni ad essere più reticenti, invece stavolta è stato Sovizzo, più grande, a non aver raggiunto il quorum. Ma va sottolineato che lì quasi il 14% dei votanti sono iscritti all’Aire e che solo nell’ultimo anno e mezzo quasi 400 figli di brasiliani si siano iscritti per ottenere la cittadinanza».

Luisetto ha sottolineato come sarà Gambugliano a perdere il proprio nome, eppure lì il quorum è stato ampiamente superato: «Un evidente segnale di volersi aggregare, peraltro a seguito di una effettiva condivisione di funzioni e servizi già gestiti da Sovizzo da anni. Ciò che ora deve muovere una riflessione politica è valutare quel mancato quorum per un soffio, rispetto al provvedimento di riduzione del quorum votato mesi fa. Va pensato il rischio di una demotivazione alla partecipazione al voto: l’abbassamento aiuta o no i processi di fusione?».

Cristina Giacomuzzo

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