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L'iniziativa del GdV

Pronto scuola, le domande dei lettori

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Le scuole si preparano ad accogliere gli studenti il 14 settembre
Le scuole si preparano ad accogliere gli studenti il 14 settembre
Le scuole si preparano ad accogliere gli studenti il 14 settembre
Le scuole si preparano ad accogliere gli studenti il 14 settembre

Se l'anno scorso, prima della riapertura della scuola, i pensieri che accompagnavano genitori e ragazzi potevano essere quale zainetto scegliere, da quale agenda farsi accompagnare ogni giorno e come risparmiare un po' nell'acquisto dei libri, sembrano passati anni luce se si considera che oggi proprio la scuola, e la capacità di farla ripartire, sembra il settore su cui si giocherà la credibilità del governo. Ma, al di là delle implicazioni politiche, sono innumerevoli i dubbi che accompagnano le famiglie da una parte e i docenti dall'altra. Dal più scontato "si comincerà davvero il 14 settembre?" alle infinite implicazioni sul come si comincerà. E prima ancora, come si arriverà, perché il nodo trasporti sembra ben lontano dall'essere risolto.

 

Per provare a mettere ordine in questo caos, Il Giornale di Vicenza ha scelto di essere, ancora una volta, a fianco dei suoi lettori, in questo caso, in modo particolare, delle famiglie, facendo da tramite per dare risposte ai mille quesiti.Daremo allora periodicamente spazio, sia sul quotidiano cartaceo che su quello on line www.ilgiornaledivicenza.it alle domande dei nostri lettori e alle risposte degli esperti che andremo a interpellare, sia che si tratti del provveditore, che dei dirigenti delle singole scuole di città e provincia. Senza perdere di vista i protocolli che, di volta in volta, verranno concordati fra Stato e Regioni.

 

Potete già scriverci al 3356605272 o via mail a cronaca@ilgiornaledivicenza.it. Cercheremo di capire intanto se tutti gli istituti saranno pronti per accogliere insegnanti e studenti, se e come verrà garantito il distanziamento, evitando assembramenti all'ingresso e all'uscita, se il controllo della temperatura a casa può essere attendibile o se le scuole pensano di organizzarsi per farne uno, più omogeneo, all'ingresso. E poi ci sono tutti i dubbi legati all'aspetto sanitario: come ci si comporterà, senza farsi prendere dal panico, quando un bambino o un ragazzo avrà qualche linea di febbre, i primi raffreddori o un po' di mal di gola, cose normalissime con l'avvicinarsi dell'autunno in era pre-Covid. Come verrà gestito a scuola e come verranno fatti i necessari controlli, prima che scatti l'eventuale quarantena in famiglia o fra i compagni. Sarà interessante anche capire se tutta la programmazione fatta in questo periodo, figlia di protocolli, ma anche di intuizioni, avrà preso in considerazione tutte le opzioni o lasciato dei vuoti. Tutto lascia intendere che siamo di fronte alla più grande sfida collettiva, che richiede impegno e apertura

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