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La sfida salvezza

Playout Cosenza-Vicenza, clima “bollente”. Minacce social ai vicentini

La curva dei tifosi cosentini in occasione della gara di andata al Menti
La curva dei tifosi cosentini in occasione della gara di andata al Menti
La curva dei tifosi cosentini in occasione della gara di andata al Menti
La curva dei tifosi cosentini in occasione della gara di andata al Menti

Ormai non passa giorno senza che qualcuno getti altra benzina sul fuoco in vista del ritorno dei playout tra Cosenza e Vicenza. L’ultimo contributo in ordine di tempo è di un tifoso cosentino, che su Facebook è arrivato a minacciare di morte i supporter vicentini che andranno a Cosenza. Nonostante gli inviti alla calma da parte di società sportive e istituzioni, il clima attorno alla partita che vale la permanenza in Serie B è dunque sempre più rovente, tanto da spingere la questura e la prefettura cosentine a predisporre misure speciali in occasione della gara che si disputerà venerdì allo stadio San Vito- Marulla.

Social bollenti L’ultimo post finito sotto la lente di ingrandimento della Digos è iniziato a circolare sui social lunedì sera. «Cari biancorossi m.....i tifosi del Vicenza, non venite a Cosenza, si ritorna ai vecchi tempi... Paccari e coltellate», si legge nel messaggio pubblicato sul profilo di un certo Antonio Caputo. Che si rivolge con toni intimidatori anche agli arbitri e, infine, rincara la dose: «Vi ammazziamo». In poche ore il post ha fatto il giro del web. Gli investigatori stanno cercando di risalire all’autore.

Misure speciali Ieri, il prefetto di Cosenza ha stabilito che i tifosi biancorossi dovranno raggiungere lo stadio solo a bordo di autobus organizzati con capienza minima di 30 posti. Gli ospiti verranno quindi scortati fino all’impianto sportivo per prevenire possibili contatti con la tifoseria locale. Una decisione che, però, non piace al sindaco Francesco Rucco: «Auspico che la prefettura di Cosenza ripensi a questo provvedimento che, di fatto, impedisce ai vicentini la trasferta in quanto molti di loro si sono già organizzati con mezzi propri o di dimensioni ridotte rispetto a pullman da 30 posti. Come avviene in ogni trasferta, bisogna individuare un luogo dove far arrivare i tifosi ospiti per poi portarli allo stadio in assoluta sicurezza. Chiediamo che venga fatto uno sforzo per garantire la presenza di tutti i vicentini alla partita». Del match si parlerà anche oggi durante la riunione dell’Osservatorio nazionale. 

Aggressione e video Nel frattempo la Digos ha ascoltato l’autista del bus navetta aggredito dai tifosi cosentini al termine dell’andata, giocata al Menti. Il malcapitato, che ha riportato sette giorni di prognosi, ha confermato di essere stato colpito con un pugno e di essere riuscito a schivare altri colpi. Appena presenterà una denuncia, scatteranno le indagini. Infine, sempre la Digos depositerà a breve in procura la segnalazione a carico di Mattia Pendin, il tifoso vicentino subito daspato dalla questura per il video con insulti razzisti contro i calabresi, che rischia anche una denuncia per violazione della legge Mancino. Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Joe Formaggio, ieri si è però dissociato dalle condanne piovute addosso all’autore del filmato. «Tutto questo per un coro allo stadio - ha scritto Formaggio sui social -. Vorrei vedere lo stesso pugno duro contro gli stranieri che delinquono e contro chi veramente crea problemi a Vicenza... Che poi vengano fatte interrogazioni in Consiglio regionale e alla Camera fa ancora più scandalo dei cori allo stadio... Quante p.......e».  

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Valentino Gonzato

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