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La tragedia di Asiago

Omicidio-suicidio
e quei due biglietti
«La pagherete»

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Il condominio in contrada Pennar teatro del dramma
Il condominio in contrada Pennar teatro del dramma
Il condominio in contrada Pennar teatro del dramma
Il condominio in contrada Pennar teatro del dramma

ASIAGO. Due biglietti, di cui uno strappato. La spiegazione del dramma familiare avvenuto nella villetta di contrada Pennar ad Asiago sarebbe in quei fogli di carta, uno dei quali gettato in un cestino, che i carabinieri hanno trovato durante il sopralluogo. "Maledetti" e "La pagherete tutti. Dio vi giudicherà. Maledetti".

 

Sono i messaggi scritti a penna in stampatello con quella che potrebbe essere la grafia di Silvia Marzaro, la figlia che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, ha avvelenato i genitori Italo e Ubaldina, di 85 e 83 anni, e poi si è tolta la vita a sua volta. Per chiudere il cerchio i carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Hans Roderich Blattner, attendono di avere i risultati delle autopsie che verranno disposte oggi. Gli esami chiariranno se e quali sostanze abbiano assunto le vittime e la causa della morte della figlia di 43 anni, che soffriva di depressione, trovata con due cinture dell'accappatoio legate attorno al collo e una ferita profonda sulla testa che si sarebbe provocata una volta persi i sensi, cadendo sullo stipite della porta. Altre due cinture di stoffa, sporche di sangue, sono state rinvenute nel bagno. Un particolare, quest'ultimo, sul quale si stanno interrogando gli inquirenti.

 

L'ipotesi più accreditata è quella del duplice omicidio-suicidio commesso da Silvia, che già lo scorso agosto aveva tentato di togliersi la vita assumendo una dose eccessiva degli psicofarmaci che le vengono prescritti da anni.

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