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Altopiano

Il dramma di Asiago
«Ha ucciso i genitori
poi si è tolta la vita»

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I carabinieri sul luogo della tragedia. ARCHIVIO
I carabinieri sul luogo della tragedia. ARCHIVIO
I carabinieri sul luogo della tragedia. ARCHIVIO
I carabinieri sul luogo della tragedia. ARCHIVIO

ASIAGO. Silvia Marzaro ha sedato con un ansiolitico e soffocato il padre Italo e la madre Ubaldina. Dopodiché, ha messo fine anche alla propria vita nello stesso modo. La procura ha ricevuto i risultati delle autopsie e degli accertamenti dei carabinieri del Ris di Parma che hanno permesso di fare piena luce sulla tragedia familiare avvenuta nella notte tra il 3 e il 4 febbraio in contrada Pennar ad Asiago. In base alle risultanze investigative, il pm ha escluso il coinvolgimento di altre persone e chiederà dunque al giudice l’archiviazione del fascicolo.

 

In base alla ricostruzione la Marzaro, 43 anni, che da tempo soffriva di depressione, ha somministrato ai genitori l'ansiolitico che le veniva prescritto dal proprio medico e ha quindi ucciso il padre, 85 anni, e poi la madre, 83, strangolandoli con le cinture di stoffa degli accappatoi. La donna ha poi scritto due bigliettini, è uscita girovagando per la contrada e una volta rientrata in casa ha a sua volta assunto una dose massiccia di farmaco e si è stretta attorno al collo un altro laccetto per soffocarsi. I carabinieri l’hanno trovata in una pozza di sangue sul pavimento perché ha battuto la testa contro uno spigolo durante la caduta.

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