<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
L'ASSEMBLEA

La “nuova” ex Zambon. «Niente edificato a sud»

Il quartiere chiede rassicurazioni sulla presenza di verde e sulla ricucitura. Il sindaco: «Non c’è volontà di costruire a bordo strada»
Una veduta aerea dell’area compresa tra via Cappuccini e via Monte Zovetto
Una veduta aerea dell’area compresa tra via Cappuccini e via Monte Zovetto
Una veduta aerea dell’area compresa tra via Cappuccini e via Monte Zovetto
Una veduta aerea dell’area compresa tra via Cappuccini e via Monte Zovetto

La conferma che si stia ragionando per una revisione del piano urbanistico dell’area ex Zambon è arrivata l’altra sera, a villa Lattes, durante l’incontro chiesto dal comitato dei Cappuccini con l’amministrazione comunale per fare il punto sulla maxi bonifica da 30 milioni di euro, in capo a Zambon Group. L’assessore all’ambiente Sara Baldinato, intervenuta con i consiglieri comunali Beatrice Restuccia e Davide Giacomin, ha confermato che il confronto tra amministrazione e proprietà è aperto e anche che ormai la bonifica si avvia alla conclusione; rimane una porzione contenuta di terreno e la conclusione è prevista a fine giugno. 

Poi bisognerà decidere cosa fare

E il quartiere non ha dubbi: priorità alla ricucitura urbana e al verde. Tra il pubblico, in qualità di residente, anche Achille Variati, ex sindaco, che ha ricordato «l’importanza di realizzare un parco urbano e di non creare una divisione, un muro tra parco e quartiere, che si aspetta di vedere il verde». Il riferimento è alla richiesta, avanzata ancora nel 2021 dai privati, di modificare in parte il piano inserito nella convenzione del 2013, spostando gli edifici a sud (in prossimità della rotatoria di via Cappuccini), dimezzandone al contempo la volumetria. Ipotesi, quella dello spostamento, che il quartiere aveva subito chiarito non gradire, e che già con la scorsa amministrazione sembrava comunque accantonata. Ma ora che l’accordo potrebbe essere rivisto, i residenti chiedono ulteriori garanzie. 

Leggi anche
Ex Zambon e la bonifica, il progetto torna al vaglio. In bilico la parte residenziale

Gli incontri con la proprietà

«Abbiamo avuto più incontri con i rappresentati della proprietà - conferma il sindaco Giacomo Possamai - dai quali è arrivata una grande disponibilità a ragionare sul futuro dell’area. Siamo ben consapevoli che il quartiere non vuole che l’edificazione di fatto sia spostata e portata ai limiti dell’area. È una delle questioni di cui abbiamo discusso e possiamo dire che è un dato acquisito che non ci sia la volontà della proprietà di spostare l’edificazione residenziale in quel punto», e comunque «di costruire a bordo strada». La parte residenziale sarebbe tra l’altro in bilico. «Stiamo ragionando con la proprietà sulle prospettive, cercando di mantenere la maggior parte possibile destinata a verde e anche di capire se invece del residenziale sia possibile pensare a funzioni destinate alla collettività, una forma di servizio per il quartiere e la città. Le notizie da questo punto di vista sono positive, il dialogo prosegue e la proprietà sta facendo ulteriori approfondimenti».

Assessori al lavoro

È al lavoro anche l’assessore all’urbanistica Cristina Balbi: «Come amministrazione puntiamo molto sull’importanza della parte verde e stiamo anche ragionando sulla strada interna, per capire se si possa valutarne il depotenziamento a collegamento ciclopedonale». «Come residenti - spiega il vicepresidente del comitato Marcello Milano - seguiamo la vicenda da anni. Diamo merito alla Zambon di aver portato avanti una bonifica che è un unicum e ci spettiamo che anche il successivo intervento sia curato con pari attenzione e visione. Il Comitato si pone l’obiettivo di dare un contributo ed essere coinvolto come interlocutore con l’amministrazione comunale rispetto al futuro dell’area». 

Alessia Zorzan

Suggerimenti