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VICENZA

Ex Zambon e la bonifica, il progetto torna al vaglio. In bilico la parte residenziale

Amministrazione e privati starebbero dialogando per rivedere il piano. Spunta l’ipotesi di realizzare spazi a uso collettivo
Una visione aerea dell’area compresa tra via Cappuccini e via Monte Zovetto, oggetto di bonifica e futura riqualificazione
Una visione aerea dell’area compresa tra via Cappuccini e via Monte Zovetto, oggetto di bonifica e futura riqualificazione
Una visione aerea dell’area compresa tra via Cappuccini e via Monte Zovetto, oggetto di bonifica e futura riqualificazione
Una visione aerea dell’area compresa tra via Cappuccini e via Monte Zovetto, oggetto di bonifica e futura riqualificazione

C’è la bonifica e c’è il post bonifica, ossia quello che sarà realizzato una volta che l’area dell’ex Zambon di via Cappuccini sarà stata ripulita dagli inquinanti. E se per il momento non vi sono carte o disegni depositati che modificano le idee urbanistiche iniziali, vi sarebbero comunque delle interlocuzioni in corso tra amministrazione comunale e rappresentanti della società per trovare una quadra che tenga conto dei tempi attuali e delle esigenze delle parti in causa. 

La discussione

Discussione che, a quanto pare, potrebbe anche portare ad abbandonare l’idea di realizzare delle cubature a destinazione residenziale per lasciare spazio a strutture a uso collettivo e maggior respiro al parco. 

Di certo c’è che la convenzione attuale è ormai datata: si parla di un documento del 2013, ma che affonda le radici, prima di arrivare alle firme, ai primi anni Duemila. Un piano che prevederebbe la realizzazione da parte dei privati nel settore nord (vale a dire nella zona che si affaccia su via Monte Zovetto) di una zona residenziale di circa 7.050 metri quadrati in cui ricavare 5 mila metri quadrati di autorimesse al piano terra e 30 mila metri cubi a destinazione residenziale ai successivi 8 livelli, suddivisi in tre torri per 75 unità abitative. E poi una strada, parcheggi e 16 mila metri quadrati di parco.

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Le richieste dei privati

I privati, ancora nel 2021, avevano chiesto in realtà di poter spostare gli edifici a sud (in prossimità della rotatoria di via Cappuccini) dimezzando la volumetria e di conseguenza l’altezza di quelle torri, destinate a diventare tre edifici alti quattro piani. Spostamento contro il quale si erano levate anche le voci dei residenti.

Alla fine l’accordo sul trasferimento dei volumi non è stato trovato e l’ipotesi sembra definitivamente accantonata. Il che non significa un ritorno senza variazioni all’impostazione iniziale. Anzi. La volontà di ragionare su una riduzione dei volumi è stata ribadita da più parti, ma ora amministrazione comunale - partita che sarebbe seguita in particolare dal sindaco Giacomo Possamai - e privati starebbero dialogando su una modifica più sostanziale del progetto. Con confronti che si sarebbero fatti frequenti. Anche perché i tempi sono ormai maturi per decidere cosa fare.

La bonifica

La bonifica - un lavoro iniziato nel 2017 e che avrebbe dovuto concludersi nel 2020, ma che poi per ragioni varie, tra pandemia, manutenzione delle strumentazioni e integrazione nell’intervento, si è prolungato ad oggi - dovrebbe concludersi entro fine giugno, come emerso anche durante il sopralluogo di novembre con l’assessore all’ambiente Sara Baldinato. Si parla, in sostanza, di altri tre mesi, per poi passare ufficialmente alla fase della “rinascita” dell’ex area d’oro.

Un’area di circa 32 mila metri quadrati bonificata con una spesa di oltre 30 milioni sostenuta da Zambon Group, società che ha in capo l’intervento. La rimozione degli inquinanti sta proseguendo secondo il programma e ormai quasi il 97-98 per cento dell’area ha raggiunto i parametri previsti. Resta una piccola porzione di area, verso sud di via Cappuccini, sulla quale sono stati intensificati gli interventi. E nel frattempo è stata inviata agli enti competenti la richiesta di collaudo di bonifica, con interlocuzioni per poter procedere a stralci. 

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E poi?

Poi, come detto, è da vedere. Fra le varie alternative sarebbe appunto emersa anche l’ipotesi di valutare un utilizzo dell’area con scopi collettivi. Revisione che richiederebbe prima una formalizzazione della richiesta da parte dei privati e poi dei passaggi tecnici, tra cui il cambio di destinazione d’uso dell’area, con passaggio in consiglio comunale. Oltre che valutazioni economiche. Se tutto dovesse proseguire senza intoppi, si potrebbe - condizionale ancora d’obbligo - ipotizzare un inizio lavori per il nuovo volto dell’area nel 2025.

Un'assemblea sul futuro dell'area

Il comitato dei Cappuccini ha organizzato per venerdì 5 aprile un'assemblea pubblica con l'obiettivo di promuovere il confronto sul progetto di riqualificazione dell'area ex Zambon. I residenti si daranno appuntamento a villa Lattes alle 20.30 per fare il punto della situazione in merito allo stato di avanzamento dei lavori e agli scenari post-bonifica. Alla serata parteciperanno anche l'assessora all'ambiente Sara Baldinato e il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, Davide Giacomin. Il comitato, nato per tutelare gli interessi dei residenti, punta a far sentire la propria voce sul futuro utilizzo dell'area dove è in corso la bonifica dei terreni e delle acque sotterranee, sostenuta dalla Zambon Group.

Alessia Zorzan

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