Qualcuno la definisce una performance artistica. L'assessore Mattia Ierardi una forma di follia. Quel che è certo, però, è che chi nei giorni scorsi ha pensato bene di lasciare il segno, nel vero senso della parola, in centro storico a Vicenza non ci è andato per il sottile. Cestini, mattonelle, grate, cartelli turistici, cabine telefoniche, pareti ma anche colonne, portoni e palazzi di pregio. Un palazzo di pregio su tutti: il municipio. Difficile non essersene accorti. Un po' ovunque sono comparse pennellate di colore rosso. Non sono adesivi. Non sono nemmeno stencil (maschere predefinite). Quelle strisce più vicine alla vernice che all'acrilico sono realizzate a mano. Ricordano dei petali, dei fiori. E stanno scatenando la curiosità di residenti, passanti e commercianti, oltre che la rabbia dell'amministrazione comunale.
E mentre il comando della polizia locale sta visionando le telecamere per scovare il responsabile, l'autore è uscito allo scoperto. «Qualcuno la definisce una forma di follia, noi una performance artistica», è il comunicato diffuso nel pomeriggio di ieri da Freaks of nature, progetto di Federica Agnoletto. «Le pennellate rosse comparse nella città di Vicenza - si legge - sono un regalo per la città, i cittadini e i turisti donate da un’artista locale. Freaks Of Nature è un’artista vicentina che dal 2008 infonde il suo concetto di natura invasiva aggredendo tele, infiltrandosi in contesti urbani o più semplicemente aggrappandosi a oggetti di uso quotidiano, facendo riflettere noi tutti su cosa avrebbe fatto la Natura se fosse stata libera di agire».
