<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Vicenza

Campo Marzo, il Comune ci prova. Sorgerà una recinzione nell’area dell’ex ippodromo

di Alessia Zorzan
Al vaglio l’idea di delimitare la parte ovest del parco, seguendo il camminamento circolare e creando dei varchi

Una recinzione a Campo Marzo. Non “la” recinzione che periodicamente scatena il dibattito e che riguarda l’intera area nei suoi due emisferi, ma una cancellata che racchiude praticamente la parte ovest del grande polmone verde cittadino. È l’idea allo studio dell’amministrazione comunale e che avrebbe preso forma in fase di revisione dei progetti Pnrr ereditati dalla passata giunta.

Dal progetto di riqualificazione spunta la cancellata

Sull’area ovest di Campo Marzo è già pianificata infatti una riqualificazione - inserita in quello che era stato definito il “quartiere verde” alle porte del centro - che prevedeva anche una sistemazione del parco giochi di viale dell’Ippodromo con un rinnovo e un incremento delle giostrine. Un piano che la giunta attuale vorrebbe ora ampliare, inserendo, appunto, una recinzione dell’area verde con più varchi in corrispondenza dei camminamenti. Il tracciato, in sostanza, ricalcherebbe l’attuale camminamento circolare, ossia si avvicinerebbe agli ingressi del parking Verdi, si svilupperebbe poi verso viale Roma, passando vicino al monumento di Pigafetta, proseguendo in direzione viale Milano e ricollegandosi al parco giochi Ippodromo passando sul retro del distaccamento della polizia locale e dell’ex chiosco appena abbattuto.

L'intenzione è di cominciare i lavori tra alcuni mesi

Quando? Si vorrebbe agire in alcuni mesi. Prima, in sostanza, dell’adunata degli alpini. Ma difficile oggi poter mettere il timbro sulle tempistiche, visto che l’iter è agli inizi. 
Le prime voci, senza conferme, erano filtrate nelle scorse settimane; il tema sarebbe stato poi affrontato nel corso del ritiro a Tonezza e se ne sarebbe parlato anche in maggioranza. Tasselli che lasciano intendere che la volontà di agire ci sia. L’intervento prima di passare dall’idea alla pratica deve ottenere comunque i pareri necessari, tra cui il via libera delle Belle arti, dato che Campo Marzo è zona tutelata, ma una prima interlocuzione, informale, ci sarebbe già stata. Servirà, ovviamente, un progetto puntuale, ma il punto di forza su cui potrebbe far leva l’amministrazione comunale è il fatto che la recinzione non sarebbe una novità assoluta, visto che andrebbe a sorgere sul tracciato della vecchia delimitazione dell’Ippodromo.

I soldi per la recinzione arriverebbero da alcune economie di progetto

A far intendere che i ragionamenti a Palazzo siano concreti c’è poi il fatto che sarebbe già stata affrontata anche la questione economica. I soldi per la recinzione infatti potrebbero essere ricavati da alcune economie di progetto e, in particolare, dalla cancellazione dei bagni autopulenti previsti nella zona di Campo Marzo, subito finiti nel mirino dell’attuale giunta, che non aveva nascosto perplessità sul fronte degrado e sicurezza. 
Non si tratterebbe solo di ampliare l’area recintata, ma di pensare anche a nuove funzioni, con futuri investimenti. La chiusura, nelle valutazioni dell’amministrazione, dovrebbe intanto migliorare la fruibilità del parco, in primis da parte di bambini e famiglie, dato che è difficile pensare che si arrivi a spacciare o consumare sostanze in un’area delimitata e presumibilmente custodita.

Il parco giochi manterrebbe la propria recinzione

Il parco giochi, inoltre, manterrebbe la propria recinzione, acquisendo così un doppio “filtro”, ma potrebbe proiettarsi anche all’esterno con altre funzioni aperte ai cittadini. C’è chi vede già, inoltre, una facilitazione nell’organizzare di eventi a Campo Marzo, visto che ci sarebbero dei varchi per controllare e gestire i flussi di persone. 

Come detto, sono escluse dal ragionamento della recinzione tutte le altre parti del grande parco, che resterebbero dunque così come si presentano oggi, con le sistemazioni apportate dai progetti Pnrr già approvati. Resta dunque un’ampia area aperta che in futuro potrebbe anche estendersi, in senso lato, se dovesse andare in porto il progetto di pedonalizzare la parte antistante la stazione, interrando il passaggio delle auto. Opera per la quale il Comune si sta battendo con Rfi.

Suggerimenti