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L'emergenza

Allarme furti, decine di raid nel Vicentino: presi di mira anche i sindaci

di Matteo Carollo
La provincia è stata battuta praticamente ovunque. I ladri rubano soldi e oggetti preziosi. La bande più organizzate aprono anche le casseforti

Entrano in casa forzando porte e finestre, poi mettono tutte le stanze a soqquadro alla ricerca di contanti e monili. Infine fuggono via, sparendo nel nulla. Hanno tutti la stessa dinamica, i furti in abitazione che in queste settimane stanno tempestando il Vicentino. Un'ondata di incursioni nelle case che non sta risparmiando alcuna zona: dall'Ovest Vicentino al Bassanese, dalla valle dell'Agno all'area di Schio e Thiene, fin giù nella parte più meridionale della provincia. Arzignano, Montecchio Maggiore, Montebello, Trissino, Marano, la stessa Vicenza, e poi ancora Noventa, Val Liona, Sossano. Negli ultimi giorni Caldogno e Montecchio Precalcino.

Il fenomeno dei furti si ripropone ogni anno

Un fenomeno che con modalità simili si ripropone ogni anno, in questo periodo, quando intorno alle 18 fa già buio ma i residenti sono ancora fuori casa perché non ancora tornati dal lavoro. E al loro rientro, la scena è sempre la stessa: armadi e cassetti svuotati, mobili passati al setaccio; non c'è nascondiglio dove non riescano ad arrivare i ladri, i quali agiscono con perizia e dotati di una buona attrezzatura.

Colpiti anche i sindaci di alcuni paesi

A Caldogno, nei primi giorni del mese, i banditi sono ad esempio riusciti a sventrare una cassaforte utilizzando un flessibile, per poi fuggire con gioielli per un valore di 20 mila euro. Numerosi sono stati i casi anche a Montecchio Maggiore, nella zona di Alte ma anche in altre aree residenziali, con colpi nelle case e sulle auto in sosta. Lo stesso sindaco castellano, Gianfranco Trapula, è stato vittima di un furto nella sua abitazione, dalla quale i banditi hanno sottratto gioielli e denaro. «Credo che i cittadini debbano avere la possibilità di difendersi in casa propria e non rischiare pure di pagare i danni, magari perché il ladro, che poi la fa franca, viene ferito», è stato il commento del primo cittadino. «E soprattutto ci vogliono pene certe per i malviventi». Trapula non è stato l'unico sindaco a cadere nelle mire dei topi di appartamento: la stessa sorte è toccata ai primi cittadini di Val Liona Maurizio Fipponi e di Noventa Mattia Veronese; tra la refurtiva, monili in oro e una medaglia commemorativa sabauda; i fucili trafugati sono stati poi recuperati in campagna dove i predoni li avevano abbandonati. A casa dell'assessore al sociale di Sossano Luciano Nicolini, invece, è stato sottratto un collier d'oro.

I testimoni parlano di ladri robusti ma agili

Ad agire sono, secondo le testimonianze, persone robuste ma agili, in grado di saltare siepi e di arrampicarsi ai primi piani delle abitazioni; uomini spesso incappucciati, che agiscono in gruppo, con un complice posizionato all'esterno con il compito di fare da palo. I malviventi non si fanno scrupoli ad agire durante il giorno, approfittando del fatto che i residenti si trovano fuori per il lavoro; alcuni hanno anche colto l'occasione del ponte dell'Immacolata per entrare in azione, come a Marano, dove i banditi hanno colpito nell'alloggio di una donna che si trovava in vacanza, per qualche giorno, con il figlio. Tra le vittime, c'è anche chi ha visto la propria casa "visitata" più volte, come accaduto per una famiglia che vive nel quartiere di Santa Croce, a Schio: nei giorni scorsi i malviventi sono entrati nella loro abitazione per la terza volta.

«Ormai non ho quasi più nulla di valore in casa», ha commentato una dei residenti. Il senso di frustrazione spesso si accompagna allo smarrimento per aver vista violata la propria abitazione, alla sgradevole sensazione di aver avuto dei malviventi all'interno della propria casa, sconosciuti non graditi che hanno rovistato tra le cose più care. Spesso, infatti, al di là del valore economico, in alcuni casi comunque ingente, a colpire è il danno affettivo dovuto al furto di oggetti che hanno scandito i momenti più belli di una vita o che rappresentano ricordi di un genitore o di un parente che magari non c'è più. E comunque rimane sempre il senso di violazione della propria intimità quando si scopre che all'interno della propria abitazione sono passati i ladri.

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