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Val Liona

Altro sindaco derubato. Questa volta i ladri vanno in casa di Fipponi

Finito nel mirino due giorni dopo Mattia Veronese, primo cittadino di Noventa. «Invito a segnalare persone sospette»

Ladri a casa del sindaco di Val Liona. Maurizio Fipponi nuova vittima. Il furto segue di appena un paio di giorni quello al collega di Noventa, Mattia Veronese. E nelle stesse ore solo nel raggio di qualche chilometro, tra tentati e andati a segno, se ne contano almeno altri tre: uno ai danni di una famiglia di Val Liona e un paio in appartamento nella vicina Zovencedo. Altri ancora nelle settimane scorse, con un raid di una decina di colpi in una sera tra Sarego e Monticello di Fara.

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Un magro bottino per i ladri

Si teme che a operare sia una banda organizzata. «Il bottino non è stato granché, mi consola perlomeno questo», afferma Fipponi, per lui è il primo furto. «Hanno portato via qualche piccolo oggetto d'oro, più che altro di valore affettivo perché si trattava di regali a me cari, ricevuti dai miei familiari. Per il resto, ho ormai smesso da tempo di tenere in casa gioielli e cifre rilevanti in contanti». Qualche centinaia di euro di refurtiva in tutto, oltre ai danni allo stipite dell'infisso, forzato con un attrezzo a leva, come un cacciavite o un piccolo piede di porco.

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I ladri entrati dalla porta principale di fronte alla strada provinciale

A destare preoccupazione sono però altre circostanze. «Sono entrati dalla porta del piano terra sulla facciata davanti, che si trova lungo la strada provinciale di Pederiva, molto trafficata e ben illuminata dai lampioni pubblici che ne fanno un posto piuttosto visibile, praticamente sotto gli occhi di tutti». Per dileguarsi hanno invece usato la porta sul retro, lasciata aperta. Il furto è stato commesso tra le 17 e le 19, gli orari di partenza e rientro da casa dei coniugi Fipponi. «Temo che ci possa essere stato qualcuno che ha studiato la zona e che probabilmente ha tenuto d'occhio i movimenti», sottolinea il sindaco derubato.

Furti registrati anche nei paesi vicini

«Spero davvero che a operare non sia stata una banda che si è messa a girare in zona, perché anche nei paesi vicino si stanno ormai registrando diversi furti, tanto da far pensare che non si tratti semplicemente di qualche balordo che agisce da solo e che ruba in maniera occasionale, ma che i responsabili agiscano in maniera professionale e organizzata per rubare a tappeto». Per uscirne l'appello è ai cittadini. «Occorre - chiede Fipponi - che quanti notano persone o situazioni sospette chiamino subito i carabinieri per fornire elementi utili a far fallire altri colpi e magari cogliere con le mani nel sacco i responsabili».

Matteo Guarda

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