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Noventa Vicentina

Ladri pure a casa del sindaco. Rubati i fucili del bisnonno

Ladri nell'abitazione del primo cittadino di Noventa, Mattia Veronese. Il post con l'appello sui social

I predoni non risparmiano neppure i sindaci. L'ondata travolgente di furti in abitazione che sta interessando da settimane tutto il Vicentino e che spaventa cittadini e residenti ha avuto per vittima anche il primo cittadino di Noventa. A Mattia Veronese i soliti ignoti hanno portato via, oltre a qualche spicciolo, anche una medaglia commemorativa sabauda e un armadio blindato, trascinato via con tre fucili e una pistola: oggetti da collezione, che per Veronese avevano un grande valore affettivo.

Il raid

La serata di lunedì ha visto più bande di delinquenti in azione in tutto il Basso Vicentino, da Noventa (Villaggio Cristina) a Barbarano Mossano, fino ad Albettone. «Io di solito rientro verso le 20 - racconta il sindaco, che abita in via Carpino, a due passi dal centro, in una zona residenziale e densamente abitata -, ma lunedì sono tornato alle 19.30 dal Comune, appena finita la riunione di giunta. Ho visto dalla strada la porta d'ingresso aperta, e poi la finestra del salotto spalancata: purtroppo, ho capito cos'era successo». I ladri, almeno un paio, avrebbero agito intorno alle 18, forzando la finestra che dà sulla strada, incuranti del rischio di essere visti. Per scappare hanno aperto, dall'interno, la porta blindata. Nessuno si è accorto di nulla; sul furto sono in corso indagini da parte dei carabinieri della stazione.

Il colpo

«Una volta entrati, hanno rovistato in salotto - spiega Veronese, ancora scosso -. Non hanno toccato i miei libri, ma mi hanno portato via una medaglia, regalo di laurea dei miei amici. Era quella che i Savoia donavano ai soldati tornati a casa dalla Grande Guerra, è un pezzo da collezionisti, impossibile da rivendere. Poi, in camera, hanno messo tutto a soqquadro, buttando i contenuti dei cassetti sul letto; ma non tengo né gioielli né soldi, mi hanno preso qualche spicciolo dallo svuotatasche». Infine, i ladri si sono accorti di un armadio blindato: «Ho il porto d'armi per uso sportivo e da collezione - riepiloga il primo cittadino - e le armi erano tenute regolarmente, come da disposizioni delle autorità». I predoni lo hanno trascinato (è piuttosto pesante), rovinando anche l'intonaco, portando fuori dalla porta. «All'interno avevo tre fucili da caccia, molto datati, ricordi del nonno e del bisnonno, e una pistola di fabbricazione americana degli anni Trenta del '900, senza munizioni». Valore totale: forse qualche migliaio di euro, oltre ai danni. «Forse pensavano che nell'armadio, che ha all'interno una cassettina, vi fossero degli ori».

L'amarezza e l'appello social

«Quello che dispiace davvero - conclude amaro Veronese - è il senso di intimità violata. Sconosciuti hanno messo le mani nelle mie cose, e questo dà grande insicurezza anche fra le mura di casa propria. Spero li prendano, e che la giustizia sia giusta».  Ma il primo cittadino, Mattia Veronese, non si perde d'animo e lancia un appello corale ai suoi cittadini sui social. «Questo post non vuol essere una ricerca di compassione da parte di chi lo legge, bensì un forte monito che da sindaco vorrei che arrivasse ad ogni cittadino: prestate attenzione, soprattutto in questo periodo dell’anno in cui fa buio presto. Fate attenzione a rumori, movimenti sospetti e persone che si aggirano curiose». Il messaggio del sindaco termina con un ringraziamento ai carabinieri della stazione di Noventa Vicentina e con una richiesta ai suoi concittadini: «Aiutiamoci a monitorare i nostri quartieri e a segnalare alle forze dell’ordine eventuali situazioni sospette».

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