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La 94ª Adunata

Sfila l’orgoglio alpino. La carica degli 8 mila vicentini a Udine

Domenica, col passaggio della “stecca”, si apre il conto alla rovescia ufficiale in vista del maxi raduno a Vicenza del 2024
Al termine della sfilata è previsto il passaggio della “stecca” dalla sezione di Udine alla “Monte Pasubio”
Al termine della sfilata è previsto il passaggio della “stecca” dalla sezione di Udine alla “Monte Pasubio”
Al termine della sfilata è previsto il passaggio della “stecca” dalla sezione di Udine alla “Monte Pasubio”
Al termine della sfilata è previsto il passaggio della “stecca” dalla sezione di Udine alla “Monte Pasubio”

Da Vicenza, la carica degli 8 mila. Tanti sono gli alpini, i familiari e i simpatizzanti delle penne nere beriche che nei prossimi giorni partiranno alla volta di Udine per partecipare alla 94esima adunata nazionale in programma nella città friulana dall’11 al 14 maggio. Un appuntamento che a queste latitudini è vissuto con particolare emozione. Perché tra un anno, toccherà proprio a Vicenza ospitare l’evento nazionale che celebra l’orgoglio alpino. Ecco perché in vista di quella quattro giorni, in calendario dal 9 al 12 maggio 2024, la sfilata udinese assume i contorni di una cerimonia della vigilia.

L'Adunata degli alpini a Udine e il passaggio della "stecca" a Vicenza

Anche a livello simbolico: domenica sera, infatti, al termine del grande corteo, è previsto il passaggio da Udine a Vicenza della “stecca”, un’asse di legno, che viene assegnata di volta in volta alla sezione che si è aggiudicata l’adunata, sul quale sono ricordati tutti i maxi raduni dalle origini ad oggi. Ed è proprio da quel momento che partirà ufficialmente il conto alla rovescia per l’adunata vicentina del prossimo anno. 

La macchina organizzativa Adunata alpini 2024

La macchina organizzativa, invece, è già entrata nel vivo, come ha confermato ieri mattina il presidente della sezione vicentina dell’Ana “Monte Pasubio”, Lino Marchiori, a margine dell’annuncio della modifica contrattuale che amplia la durata della concessione alle penne nere dell’ex Caffè Moresco. Dopo la prima riunione degli “Stati generali”, durante la quale sono stati passati in rassegna tutti gli aspetti, il lavoro continua. «Le aree di lavoro sono state definite, così come i rispettivi referenti. La macchina operativa è in pieno movimento - puntualizza Marchiori -. Abbiamo anche costituito una società, la Adunata alpini 2024 srl, che opererà a supporto per tutti gli aspetti commerciali ed economici, visto che noi ci occuperemo del cerimoniale. Entrerà in azione subito dopo l’adunata di Udine».

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Anche sul fronte dell’ospitalità, si procede spediti: «Abbiamo già firmato delle convenzioni con gli alberghi e le attività ricettive e individuato le aree per l’accoglienza, tra campi sportivi, palestre, aree messe a disposizione dalle parrocchie, anche se questo era un lavoro già fatto in fase di candidatura. Sono stato ospite dei fratelli di Udine 2023, partecipando a riunioni in prefettura, e mi sono reso conto che le problematiche da risolvere sono tante, legate alla sicurezza, alla viabilità, alla mobilità. Sappiamo bene che dobbiamo mettere giù mattoncino dopo mattoncino».

L’evento, del resto, sarà imponente anche dal punto di vista dell’affluenza. «Si calcolano dalle 350 mila alle 400 mila persone nei quattro giorni di programma, con le altre sezioni del territorio vicentino che parteciperanno attivamente». 

Le partenze degli alpini verso il Friuli

Intanto, si guarda a Udine. Una prima tranche di alpini, familiari e simpatizzanti si muoverà tra domani e giovedì con camper e pullman, per partecipare alle commemorazioni in programma ad Aquileia, al sacrario di Redipuglia e a Gemona. «Venerdì saremo a Udine per l’alzabandiera e domenica il momento clou con la sfilata - scandisce Marchiori -. Il nostro raggruppamento partirà alle 16 con circa 2 mila alpini della “Monte Pasubio”, più altri 3 mila delle sezioni vicentine».

Alle 19.30 è in programma il passaggio della stecca, dal nome dell’arnese che serviva per lucidare i bottoni delle divise. Una “staffetta” che avverrà davanti alla tribuna delle autorità, alla presenza, oltre che dei presidenti Ana di Udine e Vicenza, anche del sindaco Francesco Rucco e dell’assessore-alpino Marco Zocca. Con la bandiera di Vicenza e i vessilli alpini a fare da sfondo.
La delegazione delle penne nere vicentine porterà la stecca in città per conservarla nel torrione di viale D’Alviano. Lì rimarrà fino all’adunata vicentina, prima di un nuovo rito che permetterà di passare il testimone alla sezione che si aggiudicherà la kermesse del 2025. Ma prima, tocca a Vicenza. 

 

Laura Pilastro

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