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Valdastico

Un intero paese senza medico di base. «L'Ulss ci ha abbandonati»

Il sindaco di Valdastico, Sartori, è inviperito: «Dovrebbero vergognarsi». Attivato un servizio gratuito per portare i malati ad Arsiero

Valdastico, 1.156 abitanti, è un paese senza medico di base. Non ne è rimasto nemmeno uno in servizio. Dapprima, c’è stata la discussa vicenda del dottor Jamal Basal, a cui l’azienda sanitaria non ha rinnovato il contratto, a seguito anche dell’intervento del sindaco Claudio Sartori, e di 16 segnalazioni giunte dalla cittadinanza. In seguito, è arrivata la dottoressa Francesca Cesarotto, che era apprezzata, che ha vinto un concorso a Schio, dove si è trasferita avendo là la sua famiglia. Poi, più nulla.

Attivato un servizio gratuito per portare i malati ad Arsiero

«Obbligatoriamente – dice lo stesso sindaco – io ho convocato delle riunioni pubbliche, in cui ho detto ai nostri compaesani che potevano spostarsi ad Arsiero, dove operano 4 medici. Oggi ho messo a disposizione un servizio del tutto gratuito di trasporto, credo unico nel Vicentino, che permette ai pensionati, ai fragili, alle persone con figli che lavorano, o che vivono da sole, di servirsi di un mezzo del Comune per essere trasportate all’ambulatorio del proprio medico, sia ad Arsiero, che a Piovene, o altrove. L’ho fatto per far sentire al loro fianco il municipio». 

Il trasporto viene fatto, su domanda dell’interessato, da presentare, 24 ore prima, all’ufficio segreteria comunale, grazie ai volontari dell’associazione pensionati, autorizzati e assicurati. Una situazione al limite; le iniziative, prese obtorto collo, non soddisfano lo stesso primo cittadino. 

Lo sfogo del sindaco Sartori

«Noi – afferma Sartori - stiamo facendo il massimo per affrontare l’emergenza. Però, credo che l’azienda sanitaria abbia l’obbligo di inviare un medico. È fuori luogo dire, anche ai massimi vertici, che la nostra sanità veneta è la migliore in Italia. Io mi vergognerei, se fossi un responsabile della nostra Ulss, di lasciare un paese senza medico. Qui ci si dimentica che i nostri piccoli centri della valle non possono essere sguarniti dei servizi essenziali».

Il sindaco rincara la dose quando parla di se stesso. «Io – dice – sono una voce fuori dal coro. Per questo preferisco non scegliere alcun medico di altre zone. Se avrò bisogno, mi rivolgerò al pronto soccorso. Dirò che vivo a Valdastico, dove l’Ulss non mi dà il medico, e che non ho alcuna intenzione a spostarmi ad Arsiero e dintorni. Sto facendo l’impossibile per aiutare la mia gente, ma la situazione non può più andare avanti». Affermazioni che nelle sue intenzioni potrebbero fare scuola, e portare i valligiani a una protesta collettiva, col risultato di intasare il pronto soccorso con pazienti del paese.

La replica dell'Ulss 7 Pedemontana

Pronta la replica dell’Ulss 7 Pedemontana: «La situazione è temporanea, dovuta alle dimissioni improvvise al 31 dicembre 2023 del medico che aveva in gestione l’ambulatorio di Valdastico. L’azienda è consapevole della problematica, tuttavia il fatto che molti utenti hanno scelto di essere assistiti da medici al di fuori di Valdastico, anche quando era attivo l’ambulatorio, rende difficile inserire un nuovo medico per il numero troppo esiguo di pazienti. In ogni caso l’Azienda sta cercando una soluzione, anche coinvolgendo i medici già presenti nel territorio».

Giovanni M. Filosofo

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