<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Schio

Un canile per i 32 Comuni dell'Alto Vicentino. «Era atteso da 20 anni»

I cani saranno ospitati nella nuova struttura. Ci sono box, zona sanitaria, spazio per lo sgambamento e il deposito.

Per il canile di Schio un taglio del nastro baciato dal sole e dalla prima adozione. «Per noi è il più bel giorno di sempre. Questo territorio attendeva da vent'anni una struttura dignitosa». Cerimonia di inaugurazione e benedizione con il parroco don Luigino Perin per la nuova struttura, alla presenza di 12 dei 32 sindaci soci e i consiglieri regionali Milena Cecchetto, Cristina Guarda e Andrea Zanoni, oltre che i referenti locali e regionali di Enpa.

La nuova area socio-didattica adibita a canile sanitario e rifugio per tutto l'Alto Vicentino rientra in un contesto di oltre 8 mila metri quadrati, in via Fornaci, vicino alla sede della Protezione civile.

Un canile progettato per il benessere degli animali

Una struttura progettata con attenzione al benessere degli ospiti a quattro zampe e innovativa per quanto riguarda l'area socio-didattica, che punta a promuovere il rapporto "uomo-animali". Per la sua realizzazione il Comune di Schio ha investito 350 mila euro e attraverso un bando l'Ulss 7 ha affidato la gestione all'Enpa di Thiene-Schio. «Non chiamiamolo solo canile - ha esordito il sindaco Valter Orsi - perché è un parco-canile all'interno di un'area socio-didattica che svilupperà tutta una serie di attività. Sono anni che lavoriamo per arrivare a questo risultato e nonostante i contrattempi ora finalmente siamo ad una svolta. Un cambio di passo. Viviamola bene questa struttura che è inserita in contesto molto bello. È parte di una visione più ampia, un progetto di conoscenza ed avvicinamento al mondo animale».

«Ancora una volta il territorio si dimostra di grandi capacità - commenta il direttore generale dell'Ulss 7 Carlo Bramezza -. Giusto che i nostri servizi veterinari siano presenti». In questa nuova struttura saranno accolti tutti i randagi ritrovati nel territorio dei 32 Comuni del Distretto 2 Alto Vicentino dell'Ulss 7 Pedemontana.

Ecco come è strutturato il nuovo canile-rifugio

Nello specifico l'area è suddivisa in canile sanitario, canile rifugio, aree esterne, viabilità di accesso e parcheggi. Il canile sanitario è composto da 8 box per accogliere altrettante bestiole. Ogni box è suddiviso in tre moduli di cui uno completamente chiuso, uno solo coperto ed uno del tutto aperto. Qui si trova anche una stanza ad uso infermeria con adiacente sala degenza, una stanza per la toelettatura sanitaria, un'area deposito per le piccole attrezzature con un punto acqua per la pulizia delle ciotole, un angolo ad uso "sala spoglie", i servizi igienici e un ufficio per gli addetti ed un'area esterna di sgambamento privata di 140 metri quadrati.

Il canile rifugio è invece composto da 4 box, per accogliere fino a un massimo di 12 cani. Ogni modulo ha una superficie di 27 metri quadrati e prevede una parte chiusa, una parte aperta ma protetta con una tettoia e una aperta in ghiaia. Quest'ultima, di 13 metri quadrati, consente all'animale di potersi muovere. Per i 4 box c'è un'area verde di sgambamento di 305 metri quadrati. Tutti i box hanno lampade ad infrarossi da usare nei periodi più freddi dell'anno.

Durante l'inaugurazione, è stata svelata al pubblico anche la scultura in ferro battuto realizzata dallo scultore Mario Converio e donata all'Enpa. L'opera ritrae un cane felice, come dovrebbero essere tutti i cani. Intanto, è già scattata la prima adozione. 

Rubina Tognazzi

Suggerimenti