Avvistamenti sempre più frequenti. Il lupo gironzola indisturbato anche in pieno giorno tra strade e centri abitati e i residenti hanno paura. Intanto il Comune di Pedemonte, avrebbe esposto un cartello, alla luce delle ripetute segnalazioni, dove invita i cittadini a evitare di fare passeggiate, soprattutto con i cani.
Il lupo tra Valli del Pasubio, Tretto e Pedemonte
Tra Valli del Pasubio, Tretto e Pedemonte ci sono state ripetute segnalazioni, in solitaria o in coppia, senza la formazione di veri e propri branchi. Il numero esatto non è noto. C’è chi parla di una mezza dozzina, ma tra gennaio e aprile è il periodo degli amori e, se si formano le coppie, le cucciolate saranno inevitabili.
Le predazioni e gli avvistamento del lupo
Intanto nell’ultima settimana le segnalazioni sono state svariate, tra predazioni e avvistamenti. A Valli del Pasubio e Torrebelvicino un mese fa cinque pecore, due agnellini e due asine sono stati predati in proprietà private e recintate.
Giovedì l’avvistamento in zona Tretto con il ritrovamento di alcune pecore e caprioli smembrati.
Ma ad essere colpita in maniera importante è la zona di Lastebasse e Pedemonte. A Lastebasse la “Casa del Pastore” ha intenzione di chiudere dopo il quarto famelico attacco di un branco di lupi nella fattoria di Montepiano con sette pecore “rare” dilaniate avvenuto nel mese di novembre. Ora una coppia di lupi gira indisturbata in pieno giorno anche nel centro di Pedemonte.
La testimonianza
«Negli ultimi quattro giorni - racconta Sandro Ciechi, che abita a Pedemonte - ci sono state frequenti predazioni di animali selvatici, specie di caprioli. Nella mattinata di venerdì, intorno alle 9, abbiamo incrociato un lupo a Lastebasse, ad un paio di metri dalla preda. Mio figlio in una strada boschiva molto frequentata si è trovato davanti una coppia di lupi. Abbiamo paura ad uscire di casa anche di giorno. Abbiamo paura per i bambini e per i nostri cani».
Una situazione che per molti residenti rischia di sfuggire di mano. I camosci ormai dormono tutti sulle rocce perché, con tutta probabilità, hanno paura di andare nel bosco. «I caprioli stanno vicino alle nostre case e il lupo si avvicina e vederlo soprattutto di giorno, fa paura».
La Riserva alpina di Pedemonte: un patrimonio da preservare
«Venerdì è stato colpito un capriolo, tre giorni fa altri due. Tutte in pieno giorno e vicino alle abitazioni. Una addirittura in centro al paese» spiega il referente della Riserva alpina numero 9 di Pedemonte, Giancarlo Ciechi. «Il problema lupo è grande. Non comprendo perché la Regione non prenda provvedimenti. Noi facciamo caccia di selezione per tenere sotto controllo gli ungulati e far crescere una popolazione sana di animali, non capisco perché sul lupo non debba essere fatto un controllo. Il lupo c’era anche negli anni scorsi, ma faceva predazioni sporadiche e nel bosco. Adesso abbiamo come minimo una coppia fissa che gira sempre assieme e forse un solitario. Sono astuti e non hanno paura di avvicinarsi. La gente fa fatica anche ad uscire di casa. Noi abbiamo un comprensorio da preservare perché siamo l’unico che ha anche il muflone, oltre a cervi, caprioli e camosci».
Mentre nella zona della Lessinia sono almeno tre i branchi di lupo che si sono riprodotti con successo nel 2023, nella zona della val Leogra e valle Astico il lupo ad oggi non sembra aver messo radici.