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Montecchio Maggiore

Gianfranco Trapula: «Mi ricandido... nonostante Cecchetto»

Il sindaco castellano non ha dubbi: «Ho un programma da portare a termine. La Lega? Non sempre ci siamo capiti»
Milena Cecchetto e Gianfranco Trapula dopo le elezioni comunali. Ora i rapporti si sono raffreddati
Milena Cecchetto e Gianfranco Trapula dopo le elezioni comunali. Ora i rapporti si sono raffreddati
Milena Cecchetto e Gianfranco Trapula dopo le elezioni comunali. Ora i rapporti si sono raffreddati
Milena Cecchetto e Gianfranco Trapula dopo le elezioni comunali. Ora i rapporti si sono raffreddati

Gianfranco Trapula è un sindaco che non ha avuto vita facile. Eletto al primo turno, con oltre il 60 per cento delle preferenze, ha dovuto fare i conti subito con i mal di pancia della Lega, il suo partito di riferimento, per via delle nomine di giunta poco gradite. Come se non bastasse, quando ha manifestato l'intenzione di ricandidarsi, il Carroccio si è indignato perché l'annuncio avrebbe dovuto essere concordato e ottenere il gradimento del partito. Mettiamoci poi il fatto che è un osservato speciale di Milena Cecchetto, ex sindaca che molti militanti leghisti guardano ancora con gli occhi a cuoricino.

Eppure, nonostante il percorso disseminato di chiodi, Trapula non intende mollare. «Non mi pare sensato - precisa - avevo un programma da portare a termine in dieci anni e voglio concludere quello, cinque anni sono troppo pochi per un sindaco».

Però la sua candidatura è stata accolta molto freddamente dalla Lega, di cui è militante. E non è la prima volta. Si ricorda come andò appena fatta la giunta?
Sì, a qualcuno non sono andate giù le nomine, ma è stata una cosa più personale che politica. Solo che poi in consiglio comunale sono iniziati i problemi.

Aveva subito pressioni dal partito per le nomine degli assessori?
Guardi, avevo messo in chiaro che una volta eletto avrei scelto io le persone, ma concordando tutto con il partito. Infatti a livello locale, la maggioranza dei militanti ha approvato le mie scelte. Quindi per me era tutto a posto.

Pia illusione. Dalla Lega sono arrivati segnali poco distensivi.
Sì, ma solo perché qualcuno non ha gradito. Era rimasto un fronte aperto.

E come ha risolto poi? Come ha accontentato questo qualcuno?
Ho dato delle deleghe ad alcuni consiglieri, ho cercato di coinvolgerli di più e così abbiamo un po' ricucito le relazioni. Però qualche dissapore personale è rimasto, ho sempre faticato all'interno della maggioranza per portare avanti anche progetti ambiziosi, sono sempre stato frenato da questi rapporti complicati. Che evidentemente pesano ancora dato che quando ho annunciato la mia candidatura c'è stata un'accoglienza tiepida. Lì ho capito che c'erano ancora dei problemi. Devo però anche dire che non arrivano dalla maggioranza della Lega, ma da una parte minoritaria.

Quella innamorata della Cecchetto? L'ex sindaca potrebbe candidarsi?
Non ho notizie in questo senso. Io l'ho avuta come vice, perché pensavo potesse darmi una mano, ma da quando è andata in Regione non l'ho più vista. La intravedo solo a qualche festa pubblica.

Eppure si dice che guardi con attenzione al suo Comune, anche da Venezia.
Bah, io non ho visto dei cambiamenti da quando è andata in Regione e se devo essere sincero nemmeno degli aiuti particolari.

E se Cecchetto si ricandidasse, lei che farebbe?
Io mi ricandido comunque, perché avendo ottenuto un consenso elettorale del 62% ho anche la responsabilità di portare a termine quello che avevo promesso nel mio programma. E comunque io sono il sindaco dei cittadini, e non della politica, per cui rispondo a loro. Abbiamo progetti importanti in città, penso ai cantieri della Pedemontana e dell'innesto sulla A4, al nuovo casello, al nuovo ospedale. Insomma opere di grande portata.

Si parla della discesa in campo di Silvio Parise. Lo teme?
Beh, sicuramente è un potenziale candidato forte, molto conosciuto. Devo dire che non mi sono piaciute le sue uscite sulla stampa. Sembrava che fosse disponibile ad andare sia col centrodestra che col centrosinistra. Questa cosa non mi è piaciuta molto.

E lei che cosa farebbe? Mettiamo che il centrodestra opti per altre soluzioni. Accetterebbe un'alleanza con il centrosinistra?
Io spero che non accada perché sono un uomo di centrodestra, ma se ci fosse un centro moderato, chiamiamolo così, potrei anche pensarci.

E di Joe Formaggio che pensa? Le ha rubato il consigliere Saverio Gonella, passato proprio con FdI e finito nel gruppo misto.
Gonella mi aveva parlato di questo passaggio, però ha anche detto che avrebbe continuato a sostenermi. È stato un cambio di casacca, ma indolore. Joe Formaggio? È sicuramente un politico che ha delle uscite impattanti, forti, però credo che qualche volta si debba fare così. Io, da moderato quale sono non riuscirei.

Che voto si dà come sindaco?
Considerati gli anni difficili del Covid e della crisi energetica, mi do un più che sufficiente.

Crede di farcela ad essere rieletto?
Se mi baso sul rapporto con i miei concittadini mi sento fiducioso. Come dicevo, è a loro che devo render conto, non ai partiti. E credo che loro abbiamo apprezzato ciò che ho fatto.

Dennis Dellai

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