<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Bassano

Vandalismi a raffica lungo il Brenta. «Pronti a riparare tutto»

Il presidente del quartiere Sant'Eusebio, Cesare Pace, però, chiede l'aiuto del Comune di Bassano anche per un intervento di riqualificazione
Il presidente Cesare Pace e due delle sculture rubate (Foto CECCON)
Il presidente Cesare Pace e due delle sculture rubate (Foto CECCON)
Il presidente Cesare Pace e due delle sculture rubate (Foto CECCON)
Il presidente Cesare Pace e due delle sculture rubate (Foto CECCON)

Vandalismi a ripetizione, nelle scorse settimane, sul Lungobrenta entro i confini di S. Eusebio, a Bassano. Gli incivili non demordono, ma il quartiere non si arrende e, dopo la devastazione delle sculture in legno installate sulla riva destra del fiume, rilancia con due progetti di riqualificazione. «Il primo - spiega il presidente della frazione, Cesare Pace - riguarda la sistemazione del sentiero, anche in vista della primavera, con pieno ripristino del percorso artistico-naturalistico; il secondo, la riqualificazione di un'area abbandonata a ridosso dell'abitato di Sarson».

Ripetuti blitz dei vandali

La questione vandalismi è da oltre un anno una spina nel fianco di uno dei quartieri più attivi nella valorizzazione del proprio patrimonio. «Avevamo deciso di impreziosire il paio di chilometri di riva di nostra competenza coinvolgendo alcuni artisti - dice Pace -. Così in pochi mesi è stata collocata una serie di sculture di legno dedicate perlopiù alla fauna delle nostre zone». Gufi, cormorani, rapaci, lepri, ricci. Poi e i vandali sono partiti all'attacco, danneggiando alcune statue e sottraendone altre. Ripetuti i loro blitz. «A colpi di motosega hanno tagliato le sculture alla base e rubandole. In altri casi le hanno mutilate».

Valorizzazione del Lungobrenta

I raid hanno lasciato l'amaro in bocca a consiglio di quartiere e residenti, non tanto per il danno economico, comunque di diverse migliaia di euro, ma per il disprezzo nei confronti del lavoro di tutto il rione. «Il sentiero con le sculture - riprende il presidente - è concepito a beneficio di chiunque passeggi lungo il fiume e le vandalizzazioni sono una violenza collettiva. Non per questo ci fermeremo, anzi siamo pronti a rilanciare». L'obiettivo è rendere il Lungobrenta patrimonio della comunità bassanese, valorizzandolo in chiave turistica e naturalistica. «Per questo, però - rileva Pace - chiediamo il supporto del Comune per quanto riguarda la logistica e la manutenzione del sentiero, che da soli non riusciamo a sostenere».

La richiesta al Comune di Bassano

Il supporto dell'amministrazione è richiesto dal quartiere anche per riqualificare un'area pubblica di alcune migliaia di metri quadri, a poche decine di metri dalla riva del Brenta, all'altezza delle prime case di Sarson. Abbandonata da una quindicina d'anni, in passato ospitava delle vasche di decantazione destinate alla raccolta dell'acqua piovana che scendeva dalle colline verso il fiume. «Oggi è rimasta la recinzione - spiega Pace - e dietro la recinzione solo rovi e piante selvatiche. Le vasche, oggi obsolete, nel frattempo si sono riempite di foglie e terra. Ecco che, con una semplice pulizia, potremmo recuperare all'uso condiviso un'area oggi inutilizzata. Ne abbiamo parlato anche con altri quartieri e l'idea piace».

Per ripulire l'appezzamento, aprirlo al pubblico e trasformarlo in zona di sosta, con tavoli e panche, il presidente chiede nuovamente aiuto all'Amministrazione. «Anche in questo caso - conclude - da soli non ce la possiamo fare. Mettiamo a disposizione tempo e braccia, ma chiediamo all'assessore ai lavori pubblici di confrontarsi con noi e far intervenire le squadre comunali con i loro macchinari».

Lorenzo Parolin

Suggerimenti