Tutto pronto per la discesa in campo di Nicola Finco. Si fanno sempre più insistenti, in città, le voci che vogliono imminente l’annuncio della candidatura a sindaco del vicepresidente del consiglio regionale.
Voci qualificate, di nomi storici del Carroccio, ma anche di fonti prossime a Fratelli d’Italia i cui vertici sono dati in fibrillazione. E mentre si susseguono incontri e telefonate per tentare la ricucitura dell’ultimo minuto sempre possibile in politica, tra FdI e Lega la crepa aperta nelle scorse settimane non accenna a chiudersi e l’ipotesi data come più probabile è che gli ormai separati in casa corrano ognuno per conto proprio.
Tra strappo o arrivederci
Se si tratterà di una scelta definitiva o di un arrivederci destinato a ricomporsi in un eventuale secondo turno, lo dirà l’evolversi della situazione. Di certo c’è, mentre le segreterie dei partiti hanno la consegna rigorosa del silenzio, che l’attuale situazione regala al centrosinistra di Roberto Campagnolo delle chance insperate fino a poche settimane fa.
Succederà come a Verona?
E a Bassano, più che la situazione di Vicenza segnata da un testa a testa all’ultimo voto tra Possamai e Rucco, potrebbe riproporsi quanto accaduto a Verona due anni fa: città di destra, destra spaccata in due liste e la sinistra che, contro ogni pronostico, porta il proprio candidato alla poltrona di sindaco.
Se le voci che si rincorrono in queste ultime ore, la candidatura di Finco, sostenuto accanto alla Lega da Forza Italia e dalla rinata Dc-Popolari per Bassano, farebbe chiarezza dopo mesi di tensioni aperte l’estate scorsa dal caso S. Lazzaro, proseguite con l’elezione della presidente del consiglio comunale, Chiara Tessarollo, ed emerse nuovamente con l’elezione della presidente di commissione cultura, Paola Bertoncello.
Tre occasioni in cui, nell’assemblea cittadina, sono andati in scena l’alleanza inedita tra Lega e FI con le opposizioni e l’isolamento di Fratelli d’Italia.
La campagna elettorale
La campagna elettorale, nella quale il sindaco uscente Elena Pavan è stata scaricata dal suo partito, la Lega, salvo rientrare in gioco su proposta di FdI, non è servita a ricomporre e la fuga in avanti di due sabati fa da parte di Lega, FI e Dc è servita solo ad allargare le fratture. Negli incontri successivi, a quanto riferiscono alcuni dei presenti, la quadra non è stata trovata e a certificare la rottura imminente è arrivata una frase del segretario provinciale (e onorevole) di FI, Pierantonio Zanettin: «Siamo preparati anche ad andare da soli».
Poi, è stato sufficiente anche solo l’annuncio della possibile candidatura di Finco perché il coordinatore di Italia Viva, Gianni Castellan si dichiarasse pronto a essere della partita «con una Lega più orientata al centro e un programma riformista».
E se la lista Impegno per Bassano di Roberto Marin pare intenzionata a procedere per la propria strada, è ragionevole ritenere che i telefoni di Azione nelle ultime ore siano bollenti.
La posizione di Elena Pavan
Quanto a FdI, se le voci saranno confermate, si troverebbe a correre solo con l’appoggio della civica di Elena Pavan, passata da leghista a civico-meloniana.
E Campagnolo? Dopo aver ottenuto nei giorni scorsi l’appoggio di Più Europa è ragionevole che cerchi di estendere l’alleanza così da scongiurare il rischio di non passare al secondo turno.
E se in queste ore i telefoni di Azione squillano in continuazione, quelli di Europa Verde, Bassano per Tutti ed È il momento non devono certo essere silenziosi.