È trascorso un anno da quel tragico incidente che costò la vita a Davide Rebellin. Il responsabile è stato individuato e il 7 dicembre inizierà il processo che dovrà accertare ufficialmente come andarono i fatti. Ma per la famiglia e tutti i tifosi del ciclista oggi è il giorno del ricordo. Quel maledetto 30 novembre del 2022 Davide era in sella alla sua bicicletta, nonostante non corresse più a livello agonistico da qualche mese (ha avuto una carriera professionistica lunga) continuava ad allenarsi, impossibile smettere di fare ciò che tanto aveva amato in tutta la sua vita.
Giunto a Montebello però il camion di Wolfgang Rieke, tedesco di 63 anni, lo investì causandone la morte. I testimoni riferirono che il camionista rimase per dei lunghissimi minuti a guardare Rebellin ormai privo di vita per poi risalire sul camion e scappare in Germania. Le testimonianze trovarono poi riscontro anche dai filmati raccolti dalle telecamere di un vicino ristorante e dei caselli autostradali. Le immagini aiutarono gli inquirenti a risalire alla targa del mezzo e poi alla persona che lo guidava.
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Rieke ora è in Italia in attesa del processo. Si scoprì poi che già una volta, nel 20002, Rieke aveva investito e ucciso una persona.
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La morte di Rebellin, conosciutissimo, colpì tutto il mondo del ciclismo e non solo.
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