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Duplice femminicidio

Un mese fa l’uccisione di Lidija. «Sto ancora cercando giustizia»

La gioia ritrovata da Lidija Milijkovic assieme a Daniele Mondello
La gioia ritrovata da Lidija Milijkovic assieme a Daniele Mondello
La gioia ritrovata da Lidija Milijkovic assieme a Daniele Mondello
La gioia ritrovata da Lidija Milijkovic assieme a Daniele Mondello

«Il mio futuro? Vado avanti giorno per giorno. Ora penso ai figli di Lidija, ai nostri figli. Li ho sempre considerati così, eravamo e siamo una famiglia». Daniele Mondello da un mese si è ritrovato solo. Zlatan Vasiljevic, l’ex marito della sua compagna Lidija MIljkovic, gliel’ha portata via per sempre. Lo ha fatto scaricandole addosso il caricatore di una pistola, tendendole un agguato in via Vigolo, dove lui è tornato ogni giorno, mentre lei andava al lavoro. Lo ha fatto martoriando il suo corpo, investendola mentre scappava. Lo ha fatto dopo avere ucciso Jenny Gabriela Serrano, che si trovava in auto con lui.

«All’inizio, nell’incredulità, avevo in qualche modo “accettato” quello che era accaduto. Adesso, casella dopo casella, faccio un po' fatica ad accettarlo. Io so chi è Lidija, ne voglio parlare ancora al presente, ma più passano i giorni e più mi rendo conto di quello che ha lasciato. Qualche volta, forse in attimi di mia pazzia, penso ancora che torni qui». In più di due anni di relazione, il rapporto si era cementato anche con i due figli di Lidija: «Io avrei piacere che i bambini stessero con me ma è presto per parlarne. Voglio che possano crescere al sicuro e mi sto occupando anche del loro futuro». Lidija poteva essere salvata? «Doveva essere salvata. Dovrebbe esserci un sistema organico, come per l’associazione mafiosa. Una formula per accomunare alcuni reati sotto un unico cappello. Se uno ti punta una pistola e te la passa addosso, non importa se poi ti dice che è finta. Se uno ti fa bere una boccetta di tranquillanti sotto la doccia fredda, e poi ti salvi perché lui si addormenta e tu esci di casa mezza nuda a chiedere aiuto, può anche essere tentato omicidio. E invece, nessuno ha mosso un dito. Per questo mi monta la rabbia». Orta Lidija è un simbolo: «C’è chi la sta prendendo come esempio: una mia amica, dopo quello che è successo, ha trovato il coraggio di avviare le pratiche di separazione dal marito e non ne aveva mai trovato il coraggio».  

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Karl Zilliken

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