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Vicenza

Sos truffe agli anziani: ogni mese 5 denunce. Ecco i corsi anti-bluff

Le truffe agli anziani sono tornate in pochi mesi ai livelli pre-pandemia (Foto Archivio)
Le truffe agli anziani sono tornate in pochi mesi ai livelli pre-pandemia (Foto Archivio)
Le truffe agli anziani sono tornate in pochi mesi ai livelli pre-pandemia (Foto Archivio)
Le truffe agli anziani sono tornate in pochi mesi ai livelli pre-pandemia (Foto Archivio)

È uno dei reati più «odiosi», perché colpisce la fascia più debole della popolazione. Dopo una flessione significativa e inevitabile durante il lockdown, perché la gente era costretta a rimanere in casa, le truffe agli anziani sono subito tornate ai livelli pre-pandemia. Dal 1° gennaio del 2021 alla fine di marzo di quest’anno il comando provinciale dei carabinieri ha raccolto 82 denunce di truffe o raggiri. Ma quasi certamente è solo la punta dell’iceberg, perché l’esperienza dei militari insegna che non tutte le vittime chiedono aiuto alle forze dell’ordine perché si vergognano di essere cadute in un tranello. Tra gli episodi segnalati al comando provinciale dell’Arma, 67 sono quelli andati a segno. Ecco perché, oltre all’azione di contrasto messa in campo che ha consentito di individuare gli autori di 33 reati (circa il 40 per cento del totale) denunciando 22 persone e arrestandone altre 2 in flagranza, i carabinieri hanno ripreso gli incontri in presenza per mettere in guardia le vittime e dispensare loro alcuni consigli affinché possano avere gli strumenti per difendersi dai delinquenti senza scrupoli.

Le tecniche. I criminali utilizzano svariate tecniche e prendono di mira soprattutto persone sole. C’è chi si presenta direttamente a casa delle vittime ultrasettantenni spacciandosi per assistenti sociali, conoscenti, tecnici del gas, della luce o dell’acqua incaricati di effettuare dei controlli. Addirittura per membri delle forze dell’ordine. In altri casi i truffatori contattano i pensionati per telefono, si fingono avvocati e chiedono soldi o gioielli per evitare che un parente del malcapitato di turno finisca in prigione perché ha causato un fantomatico incidente oppure è stato arrestato per aver commesso un reato. Contante e preziosi che vengono ritirati da un complice del sedicente legale, qualora la vittima cada in trappola. Ma c’è pure chi, sempre per telefono, riesce a svuotare i conti correnti degli anziani spacciandosi per impiegati di banca che promettono investimenti molto redditizi. Indipendentemente dal modus operandi utilizzato, dietro alle truffe c’è spesso una preparazione meticolosa da parte dei banditi, nella maggior parte dei casi “trasfertisti” che abitano in altre province, che riescono a carpire informazioni sulla vita e sui parenti dei loro bersagli prima di passare alla fase operativa del piano criminale. Nel corso degli anni i carabinieri stanno comunque registrando un aumento di chiamate al centralino del 112 fatte da anziani che avvisano (qualcuno anche in tempo reale) della visita o della telefonata sospetta da parte di uno sconosciuto. In due episodi la tempestività delle segnalazioni da parte delle vittime ha permesso ai militari di intervenire e di bloccare i truffatori prima che mettessero a segno il raggiro. 

Gli incontri. «Per noi una truffa solo tentata è un risultato importante, perché vuol dire che le campagne informative funzionano», ha sottolineato il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Bianchi. Ecco perché, dopo la pausa forzata a causa della pandemia, l’Arma ha ripreso gli incontri informativi rivolti agli anziani. Nei primi mesi dell’anno ne sono già stati svolti 22 tra la città e la provincia, ma «l’obiettivo è quello di aumentare i servizi di prevenzione», ha puntualizzato il colonnello Bianchi. Che ha aggiunto: «L’attività di sensibilizzazione in favore della popolazione anziana proseguirà in modo sistematico e periodico su tutto il territorio provinciale da parte dell’Arma nell’anno in corso. In particolare, è già stata pianificata una serie di incontri che si svolgeranno sia nei Comuni della provincia sia in città da parte dei comandanti di compagnia e delle stazioni, al fine di rendere sempre più efficace e costante l’azione di tutela e rassicurazione sociale sul territorio». Il prossimo incontro in città è fissato per venerdì al Villaggio del Sole mentre il 13 maggio ci si sposterà alla sede del gruppo pensionati “La Rondine” a San Pio X. «I numeri delle truffe agli anziani sono importanti - ha affermato il sindaco del capoluogo e presidente della Provincia, Francesco Rucco -. Ecco perché il Comune di Vicenza, in particolare l’assessorato ai servizi sociali, pone un’attenzione particolare al fenomeno». 

 

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Valentino Gonzato

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