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Il decalogo

Dieci regole d’oro per difendersi dai malviventi

I carabinieri del comando provinciale hanno intensificato gli incontri informativi con gli anziani
I carabinieri del comando provinciale hanno intensificato gli incontri informativi con gli anziani
I carabinieri del comando provinciale hanno intensificato gli incontri informativi con gli anziani
I carabinieri del comando provinciale hanno intensificato gli incontri informativi con gli anziani

Evitare di cadere in trappola è possibile. Oltre a intensificare il calendario di appuntamenti per sensibilizzare gli anziani, i carabinieri hanno stilato un decalogo disponibile sia sul sito internet dell’Arma sia in un opuscolo distribuito in tutte le caserme. Prima di tutto, bisogna diffidare dagli sconosciuti che propongono offerte e iniziative vantaggiose dal punto di vista economico, soprattutto se non vengono presentate con chiarezza e non è possibile verificarle. È facile che si tratti di una truffa perpetrata di persona, per telefono, per mail oppure tramite posta. 

La seconda regola d’oro è quella di diffidare delle apparenze. I truffatori si presentano con un aspetto tranquillizzante, dispensano sorrisi, fingono massima disponibilità. Così facendo tentano di carpire la fiducia delle vittime per riuscire a entrare nelle loro case e derubarle. I delinquenti possono approfittare dell’ingenuità delle persone anche durante un incontro (non casuale) per la strada e sanno interloquire molto bene pure al telefono.

Altro consiglio fondamentale: non aprire la porta o il cancello di casa agli sconosciuti. Un impiegato del Comune, un funzionario delle Poste, un incaricato dell’Inps o dell’Inail, un tecnico del gas, della luce o dell’acqua non si presenta a casa senza preavviso. Tra l’altro, non compete a queste figure la riscossione di bollette o il controllo dei pagamenti. In caso di dubbio, è sempre possibile contattare telefonicamente l’ente oppure l’azienda interessata. Ma attenzione: è necessario controllare bene il numero di telefono al quale rivolgersi, perché il malintenzionato potrebbe fornire quello di un complice.

Tutt’altro discorso vale per i venditori porta a porta. Meglio diffidare da affari troppo vantaggiosi e, comunque, mai pagare in contanti in caso di acquisto. Se la scusa per entrare in casa è invece quella di un fantomatico pacco che sarebbe stato ordinato da un parente, è consigliabile farselo lasciare sul pianerottolo. Se proprio bisogna firmare la ricevuta, meglio aprire la porta lasciando però la catena di sicurezza.

Ci sono poi i truffatori che si presentano sul pianerottolo in abiti civili, mostrano un tesserino e si spacciano per membri delle forze dell’ordine. Carabinieri, poliziotti e finanzieri indossano sempre l’uniforme quando intervengono in un’abitazione. In ogni caso, è possibile verificare contattando il 112 o gli altri numeri di sicurezza.

Altro consiglio: mai fare confidenze agli estranei anche per telefono, ricordando che enti o società pubbliche non ricorrono alle telefonate se devono effettuare controlli o risolvere questioni amministrative. Lo stesso discorso vale per le mail e sul web. Dopodiché, mai mandare il nipotino ad aprire la porta e attenzione a non farsi distrarre da sconosciuti per la strada. Infine, è consigliabile mantenere un buon rapporto con il vicinato, che può essere fondamentale in caso di bisogno. 

 

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