"Liliana Segre ai forni". Questa la scritta, accompagnata da una svastica, comparsa da qualche giorno sul muro di una palazzina di contra' Santa Lucia a Vicenza. Non è il primo episodio del genere che si verifica nel Vicentino.
«Il fenomeno ormai è diffuso. Si tratta di fatti gravi e allarmanti che meritano una risposta forte da parte di tutte le istituzioni e l’individuazione dei responsabili. Nei giorni dell’emergenza per il Veneto e il Paese, gli odiatori seriali e i delinquenti non si fermano». Lo afferma Alessia Rotta, vicepresidente gruppo Pd Camera.
A fine gennaio, a ridosso della celebrazione della Giornata della Memoria, era comparsa una scritta antisemita nella bacheca della sede del Pd di Torrebelvicino, vicino alle sedi locali dell’Anpi e dell’Arci. Scontri sulla cittadinanza onoraria alla senatrice Segre e su mozioni si erano verificate, nelle scorse settimane, anche nei consigli comunali a Bassano del Grappa e Arzignano.
Liliana Segre, ebrea, sopravvissuta ad Auschwitz, è una senatrice a vita. Per lei è stata votata in Senato l’istituzione di una commissione di vigilanza sull’odio razziale.